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Salute & Benessere

RALLENTARE O EVITARE LA CADUTA DEI CAPELLI, È POSSIBILE?

2019-05-27 16:57:18

Perché si perdono i capelli

La caduta dei capelli è un processo fisiologico che interessa ognuno di noi, durante la vita di un individuo si stima che si susseguano circa 20 cicli di crescita, caduta e ricrescita dei capelli. La durata del ciclo vitale di ogni capello varia da 2 a 6 anni e la frequenza di caduta varia in relazione a molti fattori ma soprattutto alla quantità di capelli, specie nelle donne con folte capigliature la perdita può anche essere di 100 capelli al giorno. Quindi prima di parlare di perdita patologica è bene comprendere se la caduta rientra nei normali cicli vitali dei capelli.

Esiste una notevole variabilità che riguarda sia la frequenza con cui cadono i capelli che il quantitativo; è soprattutto nel cambio di stagione, per via dei cambiamenti di temperature, che assistiamo alle perdite di capelli più copiose. Dato che i capelli si adattano meglio alle alte che alle basse temperature è l’autunno la stagione che ogni anno mette in allarme milioni di persone per la caduta dei capelli; quindi non bisogna spaventarsi se ad ottobre perdiamo più capelli del solito, fa tutto parte dei normali adattamenti dell’organismo. La maggiore perdita che si ha in autunno, oltre ai cambiamenti di temperature, è legata anche al fatto che d’estate i capelli subiscono molto l’effetto dei radicali liberi prodotti dalle radiazioni solari che danneggiano i bulbi piliferi.

Da dove inizia la caduta dei capelli

La caduta dei capelli, specie nei maschi, inizia già nell’adolescenza o all’inizio dell’età adulta con il progressivo arretramento della linea di attaccatura frontale, questo è un processo molto lento che può durare per anni con cambiamenti minimi. Di pari passo cominciano a comparire delle aree di diradamento, solitamente posteriormente finchè non si arriva al momento in cui le zone di diradamento tendono a confluire dando origine a veri e propri quadri di calvizie. Nelle donne invece non esiste un punto preciso in cui inizia la perdita dei capelli ma si tratta, solitamente, di un diradamento che interessa tutto il cuoio capelluto in egual misura.

Come fermare la caduta dei capelli nella donna

Nelle donne solitamente la perdita dei capelli si verifica in menopausa quando l’organismo perde l’influsso benefico offerto dagli estrogeni, tutto il corpo ne risente, capelli compresi; questi ultimi perdono vigore, lucentezza, diventano sempre più fini e fragili con tendenza a cadere. Per contrastare la caduta dei capelli è estremamente importante seguire uno stile di vita sano, evitare il più possibile gli stress e fare attenzione alle carenze nutrizionali, ricorrendo, se necessario, anche all’uso di integratori.

Come prevenire la caduta dei capelli nell’uomo


Esistono molti tipi di perdita di capelli (o alopecia) nell’uomo ma sicuramente la più frequente è l’alopecia androgenetica che riconosce cause genetiche, ambientali e ormonali soprattutto l’iperproduzione di DHT (diidrotestosterone) un ormone dannoso per il cuoio capelluto che determina perdita dei capelli soprattutto nella parte frontale e superiore del capo. Quando la causa è genetica i presidi a nostra disposizione sono spesso inefficaci, associandoli ad uno stile di vita ci aiutano a rallentare il processo ma difficilmente si riesce ad arrestarlo completamente.

Perdere i capelli a 15-18 anni

Circa un terzo dei ragazzi tra 15 e 18 anni (per le ragazze siamo a circa il 15%) soffre di caduta dei capelli in forma più o meno seria, evenienza questa che può trasformarsi in un vero e proprio disagio sociale e psicologico in una fase della crescita così delicata come l’adolescenza. Le cause sono da ricercare soprattutto nell’ereditarietà, nello stress psicologico e nelle carenze nutrizionali. Solitamente il ragazzo nota un diradamento e un assottigliamento dei capelli associato quasi sempre ad un’eccessiva produzione di sebo.

Prevenire la caduta dei capelli con:

l’alimentazione: esistono molti casi di perdite dei capelli per carenze nutrizionali, non sono rare infatti le alopecie conseguenti a diete molto drastiche, pertanto la prevenzione inizia a tavola apportando quotidianamente il giusto quantitativo di nutrienti soprattutto proteine, aminoacidi e vitamine fondamentali per la sintesi della cheratina che è la sostanza di cui sono costituiti i capelli. Importantissimo è non far mancare mai gli acidi grassi omega-3 contenuti nel pesce, negli oli vegetali e nella frutta secca, una carenza di omega-3 può creare alterazioni a carico del cuoio capelluto con conseguente caduta dei capelli. E’ bene moderare l’apporto di zuccheri troppo raffinati perché tendono ad aumentare la quota di insulina in circolo che è lo stimolo principale alla produzione di cortisolo (l’ormone dello stress). Ovviamente non bisogna trascurare di introdurre con la dieta la giusta quota di vitamine (vit. A, vit. del gruppo B, vit. C e vit. E) e sali minerali(soprattutto selenio, ferro, rame e zinco) sia per prevenire la caduta che per mantenere sani e splendenti i capelli.le erbe: una pianta nota sin dall’antichità per il suo potere rinvigorente sulla capigliatura è l’equiseto (o coda cavallina); è ricchissimo di acido salicilico, calcio, magnesio e potassio, tutte sostanze fondamentali per la rimineralizzazione del capello indebolito e a rischio di cadute. Altro rimedio antico a base di erbe per la cura e il benessere dei capelli è l’ortica ricchissima di vitamine e sali minerali, basta semplicemente far bollire delle foglie di ortica in acqua, dopo di che l’infuso viene filtrato e applicato direttamente sui capelli massaggiando la radice. Questo infuso oltre ad essere un rivitalizzante naturale per i capelli aiuta anche a combattere la forfora perchè ha un’azione seboregolatrice sul cuoio capelluto.metodi naturali: tra i metodi naturali maggiormente utilizzati per prevenire e combattere la caduta dei capelli c’è senza dubbio il lievito di birra, lo troviamo in commercio sotto forma di capsule, compresse, polvere; dobbiamo il suo effetto benefico alla ricchezza di aminoacidi essenziali oltre che sali minerali e vitamine presenti in forma assimilabile. Un altro rimedio largamente utilizzato è l’impacco di estratto di aloe vera, deve essere tenuto in posa almeno mezz’ora prima di procedere al lavaggio; anche assumere un cucchiaino di succo di aloe al giorno, a stomaco vuoto, sembra aiutare per prevenire la perdita dei capelli. Essendo ricchissimo di polifenoli e altre sostanze antiossidanti, l’estratto di foglie di olivo è molto utile per il benessere dei capelli e prevenirne la caduta. L’infuso si applica su 5-6 punti del cuoio capelluto, esercitando un leggero massaggio, è utilissimo perchè riesce a restituire ai capelli il naturale stato nutrizionale, restituendo forza e lucentezza ai capelli fini e spenti.i fiori di bach: sono utilizzati tantissimo per contrastare la caduta dei capelli, soprattutto il Cherry Plum utilissimo anche per la forfora data l’azione regolatrice sulla produzione di sebo. Nel caso di diradamento legato a stress psicologici utilissimi tra i fiori di bach sono Olive e Star of Bethlehem. Per le perdite stagionali un più eccessive del normale è consigliatissimo Sclerathus che dona vigore ai capelli.

Caduta dei capelli per:

  • stress: il diradamento o la vera e propria alopecia da stress (la cosiddetta alopecia psicogena) è un problema sempre più diffuso, per fortuna è una delle poche forme di perdita dei capelli reversibile, nel senso che una volta superato lo stress responsabile la capigliatura dovrebbe ritornare come prima. Solitamente nell’alopecia da stress oltre alla perdita dei capelli abbiamo anche un’eccessiva produzione di sebo da parte del cuoio capelluto che tende ad ostruire il follicolo pilifero soffocando il capello e un’infiammazione dei bulbi piliferi con dolore e prurito del cuoio capelluto.
  • chemioterapia: l’alopecia è uno degli effetti collaterali della chemioterapia più noto e dal fortissimo impatto psicologico. Si manifesta perchè i farmaci antitumorali oltre ad aggredire le cellule maligne inibendone la crescita possono aggredire anche le cellule sane dell’organismo come i follicoli piliferi inducendo quindi la caduta dei capelli. Non tutti i farmaci antitumorali determinano perdita dei capelli e lo stesso discorso vale anche per grado e tempo di comparsa. Solitamente la caduta dei capelli è reversibile perchè i follicoli piliferi si rigenerano rapidamente al termine della terapia. Inizialmente i capelli ricrescono molto fragili e sottili ma dopo 3-6 mesi la capigliatura ritorna quella di prima.
  • dermatite seborroica: è una patologia infiammatoria del cuoio capelluto (che può manifestarsi anche in altre sedi) che si caratterizza per l’eccessiva produzione di sebo, prurito e dolore al cuoio capelluto, arrossamento e formazione di squame giallastre o biancastre (forfora). Il prurito della dermatite seborroica è così intenso che espone i capelli a traumatismi continui che associati alla eccessiva produzione di sebo portano i capelli a cadere con molta facilità. L’ipersecrezione di sebo impedisce anche il fisiologico processo di ricrescita del capello, pertanto se non curata adeguatamente la dermatite seborroica può evolvere in alopecia seborroica.
  • mancanza di ferro: l’anemia sideropenica, cioè l’anemia da carenza di ferro, si può associare a perdita dei capelli perchè il ferro è uno dei minerali che compongono il capello ed è responsabile dell’ossigenazione dell’organismo. Quindi in caso di mancanza di ferro i capelli diventano più deboli e sfibrati ed hanno maggiore tendenza alla caduta.
  • cause ormonali: il ciclo vitale dei capelli è fortemente influenzato dagli stimolo ormonali, infatti crescono grazie all’azione dell’ormone della crescita e vanno incontro a involuzione per azione degli androgeni (soprattutto il DHT); inoltre abbiamo già accennato alla perdita dei capelli in menopausa a causa della privazione di stimolo estrogenico ed all’aumento della produzione di androgeni. Anche disfunzioni della tiroide con alterazione della produzione degli ormoni tiroidei possono associarsi a perdite di capelli. Da non dimenticare poi la perdita di capelli tipica del post-partum per via degli squilibri ormonali che la gravidanza porta con sé a cui molto spesso si associa anche un forte stress psicologico che contribuisce ad alimentare il processo di perdita.
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