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Salute & Benessere

COME ABBASSARE LA FEBBRE

2019-05-21 08:49:24

Cos’è la febbre e perché bisogna abbassarla


Si definisce febbre un aumento della temperatura corporea al di sopra dei valori considerati normali. Nel nostro organismo infatti esiste un sistema di termoregolazione in grado di mantenere la temperatura entro determinati valori, necessari per lo svolgimento di tutti i processi metabolici. La temperatura ottimale è considerata quella compresa tra 36 e 37 gradi centigradi, bisogna però ricordare che anche in un soggetto sano la temperatura ha delle oscillazioni (ad es. nel tardo pomeriggio la temperatura è più alta così come è più alta dopo un esercizio fisico o nella donna nel periodo ovulatorio). La temperatura inoltre può avere delle minime oscillazioni in relazione alla sede corporea in cui viene misurata, quella più precisa è la temperatura rettale, mentre quella sottolinguale e ancor più quella ascellare sono leggermente più basse rispetto alla temperatura corporea reale.


Si definisce febbre un aumento della temperatura corporea al di sopra dei valori considerati normali. Nel nostro organismo infatti esiste un sistema di termoregolazione in grado di mantenere la temperatura entro determinati valori, necessari per lo svolgimento di tutti i processi metabolici. La temperatura ottimale è considerata quella compresa tra 36 e 37 gradi centigradi, bisogna però ricordare che anche in un soggetto sano la temperatura ha delle oscillazioni (ad es. nel tardo pomeriggio la temperatura è più alta così come è più alta dopo un esercizio fisico o nella donna nel periodo ovulatorio). La temperatura inoltre può avere delle minime oscillazioni in relazione alla sede corporea in cui viene misurata, quella più precisa è la temperatura rettale, mentre quella sottolinguale e ancor più quella ascellare sono leggermente più basse rispetto alla temperatura corporea reale.


La febbre di per sé non è una malattia bensì un sintomo 
ed è la spia che si è attivato un “sistema di difesa” nell’organismo in risposta a un agente patogeno, questo avviene perché quasi tutti i microrganismi responsabili sono termolabili (cioè inattivati da temperature superiori a 40°C) perciò il nostro organismo mette in atto una serie di cambiamenti per aumentare il metabolismo cellulare e far innalzare la temperatura che si manifesta con aumento della frequenza cardiaca, delle contrazioni muscolari (brivido), della vasocostrizione cutanea (per disperdere meno calore i vasi sanguigni periferici si costringono in modo da aumentare l’afflusso di sangue a encefalo e tronco mentre le estremità si raffreddano notevolmente) e della produzione di calore endogeno. Questo aumento di temperatura oltre ad inattivare i microrganismi è necessario anche per attivare il sistema immunitario e stimolare la produzione di globuli bianchi che sono le cellule preposte alla distruzione degli agenti patogeni. Una volta che questi meccanismi sono risultati efficaci per sconfiggere l’attacco si attivano i processi inversi soprattutto la vasodilatazione e sudorazione per disperdere nell’ambiente tutto il calore in eccesso.

Quando e perché abbassare la febbre

Essendo la febbre un meccanismo di difesa non sempre va abbassata e soprattutto non repentinamente; quindi quando la febbre non è molto alta sarebbe opportuno evitare l’assunzione di farmaci per abbassarla ricorrendo solamente a rimedi sintomatici come il riposo e un’adeguata idratazione. Abbassare la febbre quando non è eccessivamente alta potrebbe avere come effetto il rallentamento della guarigione proprio perché si bloccano i meccanismi di difesa dell’organismo. Discorso diverso invece va fatto quando la febbre è molto alta e soprattutto in soggetti più a rischio come anziani, bambini o soggetti affetti da patologie croniche quando quasi sempre è necessario il ricorso ai farmaci antipiretici.

In età pediatrica l’evento più allarmante che può verificarsi durante un episodio febbrile è la convulsione che si manifesta in bambini con sistema nervoso particolarmente eccitabile. A volte perché si manifesti la convulsione sono necessarie temperature >40-41°C, altre volte invece può succedere anche a temperature più basse, specie se c’è familiarità. Nel 70% dei bambini la convulsione è unica e non vi è storia di recidive, anche se possono spaventare molto i genitori solitamente le convulsioni febbrili non sono pericolose e anche nel 30% dei casi in cui si hanno recidive tendono comunque a sparire con l’età (solitamente 6 anni). Negli anziani invece è bene abbassare la febbre perché si tratta di pazienti che vanno facilmente incontro a fenomeni di disidratazione con conseguenze, spesso, anche molto serie.

Come abbassare la febbre

Come già detto in precedenza, il ricorso agli antipiretici (cioè i farmaci per abbassare la febbre) andrebbe riservato a pochi casi. Tra gli antipiretici senza dubbio il più utilizzato è il paracetamolo seguito da acido acetilsalicilico e ibuprofene che come tutti i farmaci possono avere effetti collaterali importanti quindi andrebbero assunti sempre dietro consiglio medico. Rimedi naturali molto efficaci per regolarizzare la temperatura in tutte le fasce d’età (dai neonati agli anziani) sono:

  • bere molta acqua per evitare la disidratazione
  • riposo assoluto per evitare il dispendio inutile di energie
  • non coprirsi eccessivamente ma utilizzare abiti leggeri e traspiranti preferibilmente di fibre naturali al fine di non ostacolare la perdita di calore con l’ambiente
  • fare un bagno tiepido
  • spugnature con acqua tiepida (non fredda) su polsi, piedi e tempie da cambiare ogni 10 minuti circa
  • impacchi di acqua e aceto (in parti uguali) sui piedi; un classico rimedio della nonna è quello dei calzini bagnati, in pratica si immergono i calzini in questa miscela di acqua e aceto, poi si indossano e si tengono per almeno 10 minuti
  • altro rimedio classico è quello delle patate che hanno proprietà antinfiammatorie utilissime per abbassare la febbre; basta tagliare le patate crude a fette sottili e metterle sulla fronte, l’applicazione deve durare almeno 10-15 minuti.
Abbassare la febbre senza farmaci

Come abbiamo visto è possibile abbassare la febbre anche senza farmaci grazie alla fitoterapia e questo se è importante in tutte le fasi della vita lo è sicuramente ancora di più in gravidanza quando c’è sempre il rischio che i farmaci assunti dalla madre possano passare al feto creando  dei danni anche molto seri.

Esistono tantissime erbe, utilizzabili anche in gravidanza, utili per abbassare la febbre come:

  • belladonna tintura madre o granuli: è un rimedio omeopatico molto efficace per lenire i sintomi delle sindromi da raffreddamento e della febbre. E’ una pianta velenosa che contiene 3 alcaloidi (scopolamina, atropina e iosciamina), il rimedio omeopatico è ottenuto da varie diluizioni e dinamizzazioni della tintura madre.
  • sambuco: l’estratto di fiori di sambuco ha proprietà molto utili al benessere delle prime vie respiratorie (coinvolte quasi sempre nelle sindromi febbrili); inoltre l’assunzione dell’estratto di sambuco influisce positivamente sulla regolazione della sudorazione e di conseguenza sul processo di termoregolazione dell’organismo.
  • salice: ricco di salicilati da cui deriva anche l’acido acetilsalicilico ovvero il principio attivo dell’aspirina. Del salice si utilizza la corteccia da cui si ottiene un estratto che può essere utilizzato da solo o in associazione ad altre erbe (echinacea, china) per potenziarne l’effetto.
  • china: anche della china, come del salice, si utilizza la corteccia; ha un effetto importantissimo sulla regolazione della vasodilatazione e della sudorazione riuscendo così ad abbassare la febbre.
  • spirea ulmaria: insieme al salice è considerato un salicilato vegetale (il termine aspirina sembra derivare proprio da questa pianta), è molto efficace per abbassare la febbre e a differenza dei salicilati di sintesi non ha effetti lesivi a livello gastrico per la presenza di mucillagini che hanno invece azione protettiva sulla mucosa gastrica. La parte farmacologicamente attiva della pianta è l’infiorescenza.
  • uncaria tomentosa (o unghia di gatto): è una pianta dal forte potere immunostimolante utilissima sia per prevenire che per contrastare la sindrome influenzale e i sintomi da raffreddamento (primo fra tutti la febbre). La parte usata in fitoterapia è la corteccia da cui si ottiene un estratto.
  • tiglio: è ricco di tannini, mucillagini e oli essenziali sostanze efficacissime per abbassare la febbre, anche nei bambini (come per tutti i fitoterapici evitare di somministrarlo ai bambini di età inferiore ai 2 anni). Il tiglio funziona come antipiretico perché riesce a stimolare la sudorazione regolando di conseguenza la temperatura. Si utilizzano i fiori di tiglio sotto forma di tisana o di decotto.
Rimedi omeopatici contro la febbre sono:
  • l’apis, si tratta in pratica della tintura madre ottenuta dall’ape interna e dalla diluizione del veleno in alcol; è indicato in caso di febbre alta specie se associata a faringiti o laringiti.
  • ferrum phosphoricum: è una polvere blu ardesia utilizzata a varie diluizione e indicato negli stadi iniziali delle sindromi influenzali con febbre non molto alta, spossatezza e dolori articolari e muscolari diffusi.
  • aconitum napellus: il principe dei rimedi omeopatici in caso di febbre, specie se molto alta sin dall’inizio; è una pianta erbosa perenne con caratteristici fiori blu, contiene una sostanza chiamata aconitina che è estremamente velenosa tanto che un tempo si usava per avvelenare lance e frecce.
  • bryonia: è una pianta rampicante con grosse radici, dei piccoli fiori a calice e frutti costituiti da bacche rosse; le radici e le bacche sono velenose. Il rimedio omeopatico si ottiene dalla tintura madre delle radici, è utili in caso di febbre non molto alta e che sale lentamente.
  • achillea millefoglie: è un’erba perenne dall’odore aromatico e dai caratteristici fiorellini bianchi; è una pianta dalle innumerevoli proprietà benefiche tra cui regolare la temperatura corporea nelle sindromi influenzali. In omeopatia viene usato  sotto forma di estratto secco, tintura madre, decotto o polvere. E’ controindicata in gravidanza e allattamento.

Quelli appena elencati sono i più diffusi tra i rimedi naturali per abbassare la febbre e sono consigliabili per soggetti sani, mentre per le categorie più a rischio (neonati, donne in gravidanza, portatori di patologie croniche) sarebbe sempre opportuno evitare il fai da te ma chiedere consiglio al proprio medico.



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