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Salute & Benessere

ASTENIA E SONNOLENZA: COME COMBATTERLE

2019-11-17 09:20:04

Capita a tutti di sentirsi particolarmente stanchi ed affaticati, soprattutto nei periodi che seguono uno stato influenzale che, inevitabilmente, indebolisce l’organismo e prosciuga le energie del corpo.

Questa situazione, per fortuna, dura giusto il tempo necessario per permettere all’organismo di ripristinare le condizioni ottimali e riportarle alla normalità.

Quando, però, sonnolenza, stanchezza fisica e mentale e spossatezza durano nel tempo, potremmo essere in presenza di Astenia ( la pronuncia corretta è Astenìa).

Per Astenia (dal greco Astenos, debole) si intende una particolare condizione psico-fisica che si manifesta con stanchezza, sonnolenza e una sensazione di affaticamento e debolezza diffusa. 

L’astenia è debilitante e può incidere molto sulla qualità della vita dei soggetti che ne soffrono, pertanto va affrontata con la giusta importanza.

La sensazione di stanchezza può essere sintomo di disturbi intestinali come la colite, oppure di malattie del sangue come l’anemia, fino a patologie più importanti come l’epatite virale  o il diabete mellito

Per cercare di comprendere le ragioni che portano a tali sintomi, i medici solitamente, sottopongono il paziente ad una lunga serie di indagini.

È bene ricordare come questi sintomi siano riconducibili, in realtà, a moltissime condizioni patologiche e come, essendo piuttosto generici, risultano essere molto diffusi in ambito clinico; pertanto non bisogna allarmarsi immediatamente, in quanto possono essere anche sintomi di situazioni temporanee dovute a stati di stress o ad abitudini alimentari sbagliate.

Se la presenza di astenia in condizioni come gli stati influenzali è del tutto normale, lo è di meno quando l’organismo sembra essere in condizioni normali e non si ha avuto alcun tipo di problema apparente che possa motivare tali sintomi.

Infatti l’astenia senza motivo risulta essere certamente più avvertibile e spinge a porsi delle domande sui motivi apparentemente inesistenti che portino a tale condizione di affaticamento fisico e mentale.

La prima cosa da fare è porre attenzione all’alimentazione ed alla qualità del sonno, più che alla quantità.


Dopo aver verificato che la dieta e le abitudini sonno-veglia corrispondono alla normalità sarà necessario affrontare la situazione clinica con il proprio medico, che attiverà la procedura di individuazione del problema ed eseguirà un controllo sulla base dei seguenti esami:

  • Misurazione della pressione arteriosa, che se troppo bassa può provocare astenia;
  • Test glicemico, una carenza di glucosio nel sangue provoca quasi sempre astenia
  • Stima del sonno e dello stressgeneralizzato;
  • Ricerca di disturbi del sonno attraverso il partner o un familiare che ne osservi le abitudini notturne
  • Analisi del sangue e delle urine
  • Valutazione di una possibile gravidanza o menopausa
  • Indagine su abuso alcolico o stato tossicologico
  • Indagine nutrizionale per scovare eventuali carenze di nutrienti
  • Osservazione di sintomi riconducibili a malattie infettive
  • Valutazione di funzionalità motoria
  • Identificazione di disturbi dell’umore o stati di depressione

Lo stress dovuto ad una vita frenetica ed a un’alimentazione scorretta, svolgono un ruolo fondamentale portando a sonnolenza diurna e stanchezza fisica e mentale.

Come risolvere l’astenia

Per affrontare il problema dell’astenia è possibile adottare dei rimedi omeopatici o dei ricostituenti, senza dimenticare che la giusta dieta tende a migliorare le condizioni sia fisiche che psicologiche dei soggetti.

Vediamone qualcuno.

Omeopatia

Questi sono solo alcuni dei rimedi omeopatici che è possibile assumere per combattere l’astenia:

  • Il Ferrum Metallicum nei soggetti con particolari problemi di spossatezza
  • Il Kali Phosphoricum consigliato dopo un intenso affaticamento mentale
  • Il Phosphoricum acidum usato per stati di esaurimento mentale e fisico
  • L’Arnica Montana è consigliato quando la stanchezza segue ad un particolare sforzo fisico
  • Il Gelsemium viene consigliato per stati di ansia e depressione
  • Nux Vomica usato per spossatezza legata ai ritmi frenetici

Ricostituenti

Per combattere l’astenia è possibile anche aiutarsi con dei ricostituenti come gliintegratori naturali, utili a reintegrare quei valori che presentano delle carenze.

  • La pappa reale è una sostanza davvero molto preziosa e ricca di nutrienti come vitamina b, acido folico, ferro, calcio, fosforo, magnesio zinco enzimi e proteine. Dunque un vero e proprio ricostituente naturale.
  • L’aloe vera è una pianta molto famosa utilizzata per molte problematiche, il suo succo bevuto ogni mattina rappresenta un ricostituente sano ed equilibrato per ridare energia ed eliminare la spossatezza.
  • Le api, oltre alla pappa reale, producono un altro integratore naturale molto utilizzato: il polline. Ricco di selenio, vitamine A, B e C il polline è particolarmente utile come ricostituente in caso di convalescenza e affaticamento psico-fisico.
  • L’olio di lino è, a tutti gli effetti, un integratore naturale di Omega 3 e a questo scopo molte persone lo utilizzano, in particolare chi ha scelto di seguire una dieta vegetariana o vegana.
  • La spirulina  è un’alga molto utilizzata, specie per aumentare la risposta del sistema immunitarioAnch’essa è particolarmente consigliata a vegetariani e vegani in quanto ricca di proteine.

Dieta

Una corretta alimentazione, in caso di astenia, può essere molto d’aiuto, soprattutto se questa è dovuta a carenze nutrizionali.

Ci sono, infatti, diversi cibi utili a dare forza ed energia all’organismo in modo del tutto naturale.

In particolare i vegetali come:

  • Verdure a foglia verde
  • Barbabietola
  • Frutta secca
  • Semi oleosi
  • Cereali integrali (ottima l’avena)
  • Uva
  • Cioccolato fondente (ricco in magnesio)
  • Legumi
  • Yogurt


Come combattere l’astenia primaverile

Particolari problemi di astenia si possono incontrare durante i cambi di stagione e nella fattispecie nella “stagione dei risvegli”, laprimavera.

Infatti in questo periodo dell’anno è possibile risentire maggiormente dell’astenia proprio per via del cambiamento del ritmo circannuale, cioè quello delle stagioni.

Il nostro metabolismo accelera mettendo in subbuglio gli ormoni e questo stanca il fisico che fino ad allora era in una sorta di “letargo”.

Questi processi stressano il corpo al punto da poter scaturire astenia o aggravarne una già esistente.

Combattere l’astenia primaverile è possibile tramite piccoli accorgimenti, ad esempio seguendo le indicazioni già scritte al punto “come risolvere l’astenia” e ponendo particolare attenzione all’equilibrio dell’orologio biologico a cui il corpo è abituato.


Astenia con febbre

Quando ci ammaliamo il nostro organismo è sottoposto ad un lavoro piuttosto gravoso che è quello di sviluppare i giusti anticorpi per rispondere all’azione messa in atto da virus o batteri. Dunque con la febbre e uno stato influenzale in atto, è del tutto normale provare un senso di stanchezza fisica e psicologica, specie se si risponde a questa condizione assumendo antibiotici, farmaci pesanti da smaltire e che tendono ad avere un effetto di “abbattimento” non solo verso i batteri.

L’organismo, comunque, ha bisogno di tempo per recuperare forza ed energia, anche perché in molti casi si mangia poco e male durante la malattia e ci si ritrova disidratati.

Vediamo ora come affrontare l’astenia quando si presenta nelle cosiddette fasce deboli come bambini e anziani.

A volte i genitori notano che i propri figli sono più stanchi del solito, affaticati e senza le energie che hanno solitamente e che li rendono attivi e vivaci. Questo capita solitamente nei periodi di cambio di stagione oppure verso la fine dell’anno scolastico.

Se si tratta di un periodo di particolare stanchezza è consigliabile farli riposare: una settimana di pausa dallo sport, ad esempio, non può che aiutarli a recuperare energie.

Può essere utile anche un adeguato apporto di vitamina C vitamina B che svolgono un’azione energizzante.

Il consiglio per evitare i problemi di astenia nei bambini è sempre quello di tenerli il più possibile all’aria aperta e sfruttare la luce del giorno, evitando di gravare sul loro umore ad esempio con un eccessivo numero di compiti da fare.

Anche l’alimentazione è importante nel giusto equilibrio dell’umore dei bambini, infatti prediligere una dieta con un giusto apporto di vitamina B è altamente consigliato in quanto questa famiglia di vitamine è appunto detta “vitamine energetiche”.

Ma per combattere stanchezza spossatezza sono importanti anche il magnesio, lo zinco, il ferro:

  • frutta secca che fornisce minerali ed energia a lento rilascio
  • yogurt, ricco di batteri buoni, favorisce l’equilibrio della flora batterica intestinale
  • salmone, contiene proteine nobili, vitamina B6, niacina e riboflavina che aiutano a convertire il cibo in energia
  • spinaci, con un contenuto alto di ferro, magnesio e potassio
  • semi di zucca e girasole, ricchi di magnesio
  • funghi, ricchi di ferro migliorano l’apporto di ossigeno ai tessuti di tutto l’organismo
  • patate, contengono ferro, potassio, magnesio, vitamina C e vitamina D
  • uova, ricche di amminoacidi rafforzano il tessuto muscolare

Le stesse valgono anche per gli anziani con problemi di astenia.

Un’alimentazione equilibrata a base di pesce, ricco di omega 3 utile al cuore, insieme ad unabuona idratazione è molto consigliata.

Per diminuire l’astenia negli anziani è importante anche compiere un minimo di esercizio fisico, sebbene possa sembrare una contraddizione, questo contribuisce al miglioramento dell’efficienza muscolare a favore del corpo, del cuore e dei polmoni, inoltre ossigena l’organismo e lo depura, aiutandolo a mantenere alto l’umore, scaricando le tensioni sia muscolari che psicologiche.

Anche nel caso di astenia negli anziani è possibile aiutarsi tramite degli integratori a base di vitamine, come quelli di vitamina Dvitamina B12calcio.

Questi ultimi aiutano a riequilibrare i normali scompensi nutritivi dovuti all’età apportando un notevole aiuto anche nel combattere l’astenia.

Sonnolenza

La sonnolenza è un concetto strettamente legato all’astenia in quanto spesso accompagna il sintomo in questione ed essa è presente in molti momenti fisiologici della vita di un individuo.


Sonnolenza nel neonato

L’età della vita in cui la sonnolenza è più accentuata è sicuramente quella neonatale. I neonati dormono solitamente molte ore al giorno, tra le 16 e le 18 con cicli molto irregolari. Essa, infatti, si caratterizza per pisoloni molto brevi e frequenti ed una caratteristica del neonato è che più è stanco e peggio dorme.


Sonnolenza preciclo e in gravidanza

Un’altra condizione in cui la sonnolenza è spesso frequente è nella sindrome premestruale, essa si caratterizza per cambiamenti repentini dell’umoreirritabilitàdolori diffusi e soprattutto affaticamento e sonnolenza.

Sembra che tutti questi sintomi possano essere messi in relazione alle variazioni ormonali tipiche di questa fase. Legata alle stesse variazioni ormonali è anche la sonnolenza in gravidanza, molto più presente nel primo trimestre a causa degli alti livelli di progesterone.

Questo perché l’organismo della donna, in questa prima fase, è sottoposto ad  un sovraccarico di lavoro necessario a garantire lo sviluppo del feto.

Sonnolenza dopo i pasti

La sonnolenza dopo i pasti è una condizione piuttosto diffusa.

Una delle cause più frequenti della sonnolenza post-prandiale è dovuta all’eccesso di zuccheri nel pasto, questo perché lo zucchero in eccesso causa la produzione di insulina che serve ad abbassare il livello di zuccheri nel sangue.

Dal momento che questo processo avviene abbastanza rapidamente si ha uno squilibrio glicemico che porta a questa sintomatologia.

Altro responsabile della sonnolenza dopo i pasti è l’assunzione dei cibi difficili da digerirecome, ad esempio, quelli molto ricchi di proteine che determinano un aumento dell’afflusso sanguigno a livello gastrointestinale, con una conseguente riduzione dell’ossigenazione degli altri organi, primo fra tutti il cervello.

Sonnolenza cronica

La sonnolenza cronica a differenza di quelle esaminate finora è sempre espressione di uno stato patologico.

Essa può essere infatti la spia di squilibri ormonali, metabolici, malattie infettive, patologie psicologiche e tumori.

Molto spesso l’eccessiva sonnolenza diurna si associa anche ad alterazioni del ritmo sonno-veglia con ipersonnia diurna e disturbi del sonno.

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