Benedetta Gori

ELABORAZIONE DEL LUTTO: COS’È E COSA SIGNIFICA?

2019-08-10 08:00:06

Il termine “lutto” fa riferimento al periodo di tempo dopo la perdita di una persona cara e a tutti i sentimenti di dolore collegati.Ovviamente esistono diversi modi di affrontarlo quanti siamo su questo pianeta.È un’esperienza altamente individuale non esiste un modo giusto o sbagliato per viverlo

La tua reazione alla perdita dipende da moltissimi fattori, inclusa la tua personalità, le tue esperienze di vita e il tipo di rapporto che avevi con questa persona.

Quello che devi sapere prima di tutto è che questo processo ha bisogno di tempo.
Non si può velocizzare e non esiste un periodo di tempo giusto a prescindere.

Qualunque sia la tua esperienza, in questo momento è importante essere paziente con te stesso e non giudicarti o attaccarti per ciò che provi.

Non vergognarti dei tuoi sentimenti. Sono umani.

LE 5 FASI DEL LUTTO

Innanzitutto voglio sottolineare che questo modello deriva dalla Teoria di Kübler-Ross (1990-2002), la quale cerca di spiegare il lutto attraverso 5 fasi.

Queste fasi indicano delle risposte alle emozioni che si provano.

Possono durare minuti oppure ore e passare da una all’altra: non sono lineari.

RICORDA PERO:

Molte persone non seguono queste 5 fasi. Il dolore della perdita può essere intenso, disordinato e confuso. Questa è solo una delle possibili teorie. Non preoccuparti se le tue reazioni non rientrano in queste fasi.


  1. Negazione: ci aiuta a sopravvivere alla perdita. In questa fase il mondo perde di senso e diventa insostenibile. La vita non sembra avere più senso. Diventiamo insensibili. Ci chiediamo come possiamo andare avanti, se possiamo andare avanti, perché dovremmo andare avanti.
  2. Rabbia: è una fase necessaria del processo di guarigione. Di solito sappiamo più di come sopprimere la rabbia che di come sentirla. Se siamo disposti a provarla, però, possiamo accedere ad un livello più profondo di consapevolezza. La rabbia è un’altra indicazione dell’intensità dei tuoi sentimenti e del tuo amore per questa persona. Più ti permetti di provarla più comincerà a dissiparsi. Sotto la rabbia c’è il dolore, il tuo dolore.
  3. Negoziazione: vorremmo che la vita ritorni a quella che era prima e faremmo di tutto per riavere quella persona indietro. Pensiamo a quanto avremmo potuto fare per evitare questa perdita: diagnosticare la malattia prima, fermare l’incidente ecc. Riempiamo le nostre giornate di “se solo avessi…” e in questa fase proviamo un forte senso di colpa.
  4. Depressione: i sentimenti di vuoto si presentano e il dolore entra nelle nostre vite a un livello più profondo di quanto avessimo mai immaginato. Questo stadio depressivo sembra durare per sempre, ma non è assolutamente un segno di malattia mentale. Al contrario, è una reazione appropriata ad una perdita così grande. E va vissuta appieno per arrivare alla guarigione.
  5. Accettazione: è spesso confusa con l’essere “Ok” con ciò che è successo. Non è così. La maggior parte delle persone non si sente mai bene riguardo alla perdita di una persona cara. Questa fase è il momento in cui si arriva ad accettare la realtà: la nostra persona amata è scomparsa fisicamente e non tornerà più. Si impara a vivere con questa consapevolezza. Non ci passi sopra, ti ci abitui.

L’elaborazione del lutto quanto dura e quanto è troppo tempo per vivere il lutto?Non esiste un tempo “giusto” per viversi il lutto. Questo processo dipende da molteplici fattori quali la tua personalità, la tua età, i tuoi valori e la tua rete sociale e di supporto.


Ogni lutto è differente e porta con sé vissuti molto profondi. Con il tempo la tristezza diminuisce e potrai tornare pian piano alla tua vita quotidiana.

QUANDO IL LUTTO DIVENTA PATOLOGICO?

Anche se il lutto è un processo che si manifesta in modi molto differenti tra loro, spesso si possono ritrovare dei sintomi comuni. Manifestare questi sintomi in questo periodo non indica, come ho già sottolineato, una patologia psicologica.

Per poter capire se i propri sintomi sono eccessivi è necessario effettuare una distinzione tra:

  • Lutto Acuto.
  • Lutto Integrato.
  • Lutto Complicato.

Andiamoli a vedere uno per uno.

Il Lutto Acuto

È la fase appena successiva alla perdita della persona cara. Può durare alcuni mesi ed è caratterizzata da sintomi quali:

  • Sensazioni di shock e stordimento
  • Tristezza intensa
  • Paura del futuro
  • Ansia in forme differenti
  • Perdita dell’appetito
  • Irrequietezza
  • Perdita di desiderio sessuale
  • Senso di colpa
  • Scarsa concentrazione
  • Rabbia

Spesso insieme a questi sintomi principalmente emotivi, possono manifestarsi anche sintomi fisici tra i quali:

  • Senso di stanchezza e fatica cronica
  • Nausea
  • Debolezza del sistema immunitario
  • Perdita o aumento di peso
  • Dolori diffusi
  • Insonnia e disturbi del sonno

Questi sintomi possono essere anche molto intensi, ma di solito tendono a risolversi in maniera naturale. Nel corso di alcuni mesi (ma, come ho già sottolineato, questo periodo può essere anche più lungo e non ci sono sempre fasi del lutto così definite) la tristezza comincia a perdere la sua intensità e gli altri sintomi diventano meno frequenti.

Il Lutto Integrato

Quando la fase intensa del lutto acuto diminuisce, comincia la fase del lutto integrato. Durante questo periodo la persona riprende le sue attività quotidiane e il dolore pian piano diminuisce.

Ciò non significa che il defunto manchi di meno o che il dolore stia scomparendo del tutto: al contrario, si comincia ad integrare la perdita della persona cara nella propria vita.

Si comincia a trovare un modo per restare connessi nel contesto di una nuova realtà, anche senza esserci fisicamente.

Durante questa fase è possibile ritornare a provare le emozioni e la sofferenza del lutto acuto (ad es. durante gli anniversari o gli eventi significativi). Anche questo fa parte del processo ed è perfettamente normale.

Per molte persone, il lutto integrato diventa uno stadio permanente, normale e sano. Il dolore della scomparsa rimarrà sempre, ma non sarà più debilitante.

Si arriva a dare un senso alla perdita e ad accettare la realtà.

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