Benedetta Gori

COLPEVOLIZZAZIONE: Forma di manipolazione

2019-08-12 10:50:52

Chiedere sempre scusa per tutto è uno dei segnali che indicano che una persona è vittima di manipolazione psicologica quale la colpevolizzazione.

 L’individuo in questione chiede scusa prima di parlare, per poter ridere o fare una domanda. Tutto questo indica che attorno a lui aleggia un sentimento di colpevolezza latente, ma privo di fondamenta.

Questo atteggiamento non nasce dal nulla. Di solito c’è qualcuno che rifiuta le sue parole, il suo comportamento e, persino, la sua esistenza nel presente; una figura simile può aver fatto parte anche del suo passato. In ogni caso, ciò dimostra la presenza di una strategia di colpevolizzazione. La vittima di questo meccanismo di manipolazione accusatoria sente che praticamente tutto quello che fa è negativo. Si giudica con severità e non tollera di sbagliare o di commettere un comportamento “scorretto”. Le è molto difficile definire i pro e i contro del suo atteggiamento.

Nella vita di chi si sente colpevole per tutto c’è sempre qualcuno che ha sviluppato o sviluppa tattiche di colpevolizzazione. Di solito si tratta di una persona con un’ascendente sulla vittima. Una persona amata, ammirata o autorevole. Il suo modo di agire è subdolo, ma violento al contempo.

Le principali tattiche impiegate nella colpevolizzazione sono:

  • Gesti di rifiuto, di tipo passivo-aggressivo. Atti come smettere di parlare all’altra persona, guardarla con aria di sfida, deriderla o fare gesti di disapprovazione, senza dire cosa infastidisce del suo atteggiamento.
    • Impedire di pronunciarsi su certi argomenti. Quando si toccano determinati temi, il manipolatore risponde in modo aggressivo e dice all’altra persona di smetterla. Non spiega mai il perché, semplicemente non si deve parlare dell’argomento e basta.
    • Distruggere la fiducia. Il manipolatore ricorre a metodi intellettuali o emotivi per far credere alla vittima di non essere abbastanza intelligente, capace o attendibile per dire, fare o pensare una determinata cosa. Tira sempre in ballo gli errori e i vuoti della vittima.
    • Negarsi di accettare e affrontare un problema. Se si mette in discussione o si cerca un dialogo, il manipolatore farà di tutto per evitarlo. Inoltre, attaccherà per cercare di scoprire le carte in tavola. Dirà o insinuerà che l’intenzione dell’altra persona è ferirli.

In sintesi, il meccanismo di colpevolizzazione consiste in una violenza psicologica perpetuata al fine di non essere messi in discussione. L’arma principale del manipolatore è sminuire la vittima attraverso diversi mezzi, affinché si senta inferiore o poco valida.