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BURRO DI KARITÉ
Da un albero imponente , un valido aiuto forza della Natura
Burro di karité:
Da dove viene
La curiosità legata all’albero del karité è che il suo nome arriva
dall’esploratore scozzese Mungo Park, che lo scoprì verso la fine del diciottesimo
secolo, durante le sue esplorazioni nell’Africa occidentale.
Con ogni probabilità, il nome deriva dalla lingua africana Bambara in cui
‘sii’ significa sacro. Ecco perché il nome
scientifico è ancora Butyrospermum parkii (latino: butyro = burro, spermum =
seme).
Si ricava dai frutti prodotti da questo albero, che assomigliano a noci.
Al’interno della polpa si trova una mandorla bianca ripiena di grasso naturale.
Ogni anno, un albero ne produce una media di 20 kg.
Nei paesi di provenienza è considerato un rimedio naturale, ma anche reale risorsa economica.
Nella tradizione africana questa sostanza viene usata non solo in cosmetica, ma anche come alimento, soprattutto come condimento.
Mentre da noi quest’ultimo impiego non è molto diffuso ed è impiegato solo per la cura della pelle e dei capelli.
. La raffinazione, con ulteriori passaggi che portano solo a diversi gradi di
purezza del burro finale.
Il processo comprende diverse fasi che permettono al karitè di:
eliminare le sostanze in sospensione (soprattutto cere e mucillagini)
sbiancare, rimuovendo i pigmenti e la clorofilla
deodorare, estraendo gli agenti volatili responsabili del gusto e dell’odore.
Sottoposto a raffinazione, però, il burro perde una buona parte dei suoi principi attivi riparatori, in particolare il livello di insaponificabile o di acido linolenico (con azione antinfiammatoria e antiallergica).
Burro di karité:
i benefici
Per i suoi numerosi benefici, sta diventando un prodotto di cura del corpo e non solo.
Si utilizza infatti:
per proteggere la pelle dal freddo, dalle intemperie e dal sole
- contro le ragadi e le screpolature
- come balsamo nutriente per capelli secchi
- per nutrire la pelle e ridurre il processo di invecchiamento
- per dolori articolari o muscolari
- per accelerare la guarigione di una ferita
- per lenire una bruciatura
- per trattare un raffreddore
Inoltre, si combina perfettamente con altri oli vegetali e ne facilita l’applicazione.
Può essere usato sulla pelle per coadiuvare un:
- massaggio lenitivo
- massaggio tonificante dei muscoli
- massaggio rilassante
A cosa serve il burro di karité
A livello cosmetico le sue proprietà emollienti lo rendono molto
apprezzato ed è abbastanza facile trovare in commercio prodotti cosmetici
a base di questa sostanza così come il burro puro.
Questo burro ha il grande pregio di poter essere utilizzato
praticamente per tutto il corpo, dalla testa ai piedi, capelli compresi, da
solo o con l’aggiunta di qualche goccia di olio.
Infatti è ricco di antiossidanti, di Vitamina E che combatte i radicali liberi e agevola la micro-circolazione sanguigna
della superficie dell’epidermide, e di Vitamina A che previene e combatte le rughe, ma anche Eczema Dermatite e aiuta a
cicatrizzare i segni della pelle.
Potremmo definirlo un prodotto naturale ‘4 in 1’, poiché permette di curare la pelle del corpo, del viso, delle mani ed i capelli. In particolare, è l’ideale per la Pelle Secca
Si può ottenere una ottima crema per le mani fai da te a base di solo karité e un olio essenziale preferito per nutrire e proteggere la pelle dagli sbalzi di temperatura, da sole e vento, e dalle sostanze irritanti.
Burro di karité per le irritazioni
Leggermente antinfiammatorio e con proprietà riparatrici, è ideale per alleviare le irritazioni post-depilazione.
Potete applicarlo da solo o diluito in un po’ di gel di aloe vera per nutrire, lenire e idratare le dermatiti, gli eczemi e tutte i tipi di pelle irritata.
In inverno, è un ingrediente magico, quasi indispensabile, per prevenire le screpolature.
Non dimenticare che sono disponibile per qualsiasi esigenza o problematiche diverse