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CAPIRE BITCOIN | PARTE TERZA: SATOSHI NAKAMOTO | SEZIONE PRIMA: IL PADRE DI BITCOIN

2019-12-13 13:35:57

Il testo è una guida completa, che partendo dalla parte teorica e toccando quella pratica, entra in profondità nelle dinamiche interne di Bitcoin. Per approfondimenti: "Mastering Bitcoin" di A. Antonopoulos e "The Bitcoin Standard" di S.Ammous. Per info sui corsi [email protected]

Il 31 ottobre 2008 apparve sulla Cryptography Mailing List il seguente messaggio:

“I’ve been working on a new electronic cash system that’s fully peer-to-peer, with no trusted third party. The paper is available at: http://www.bitcoin.org/bitcoin.pdf

The main properties: Double-spending is prevented with a peer-to-peer network. No mint or other trusted parties. Participants can be anonymous. New coins are made from Hashcash style proof-of-work. The proof-of-work for new coin generation also powers the network to prevent double-spending.”

Il messaggio proseguiva con l’abstract del progetto Bitcoin: A Peer-to-Peer Electronic Cash System, ed era sottoscritto da Satoshi Nakamoto.

L’identità di quest’ultimo, considerato il padre del Bitcoin, non è mai stata rivelata. Sono in molti a ritenere che si tratti di un multiple name, ovvero di un nome che rappresenta un collettivo. Queste le ipotesi più quotate sulla sua identità:

  • Nick Szabo: informatico e crittografo, autore del paper di Bit Gold, antenato di Bitcoin e appassionato alle tematiche delle valute virtuali.
  • Hal Finney: crittografo partecipante alla Cryptography Mailing List. Prima persona a ricevere una transazione Bitcoin da Nakamoto il 12 gennaio 2009, dopo l’estrazione del genesis block il 3 gennaio 2009 alle 18:15:05 GMT. Deceduto il 28 agosto 2014 a causa della sclerosi amiotrofica laterale.
  • Dorian Prentice Satoshi Nakamoto: un fisico e ingegnere di sistemi che ha lavorato su progetti governativi legati alla difesa e su tecnologie correlate alle compagnie di informatica finanziaria, residente per oltre 10 a Temple City (la medesima città di Hal Finney).

Altre ipotesi sono inerenti a gruppi di persone (Neal King, Vladimir Oksman e Charles Bry), singole personalità (Michael Clear, Vili Lehdonvirta, Martii Malmi, Jed McCaleb), gruppi di aziende (Samsung, Toshiba, Nakamichi, Motorola) o in ultima istanza organizzazioni governative.

Al di là delle congetture, i dati certi sono:

  • l’anonimato dell’autore del paper e creatore del client ha sortito l’effetto di un parricidio e reso il sistema Bitcoin davvero una rete tra pari, ergo nessuno “possiede” la rete, né può forzare cambiamenti nel protocollo Bitcoin (che viene aggiornato tramite libere proposte – BIP – che sono eventualmente adottate consensualmente);
  • anche qualora Satoshi Nakamoto palesasse la sua identità, la sua presenza o assenza sarebbe indifferente al funzionamento della rete;
  • si stima che grazie all’operazione di mining durante il primo anno di vita della rete tra pari, sull’indirizzo Bitcoin di proprietà di Satoshi Nakamoto siano presenti circa 980.000BTC (transazioni non spese). Altre fonti parlano di 750.000.


Alessio Salvetti, Co-founder di Bcademy e board member (VP), business developer, filosofo per formazione e bitcoiner per passione, esperto di modeling e lean startup, è co-founder di Inbitcoin e responsabile prodotto di Bcademy (CPO).