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CAPIRE BITCOIN | PARTE PRIMA: LA MONETA | SEZIONE TERZA: LA CRISI DEL SISTEMA AUREO

2019-12-09 14:33:31

Il testo è una guida completa, che partendo dalla parte teorica e toccando quella pratica, entra in profondità nelle dinamiche interne di Bitcoin. Per approfondimenti: "Mastering Bitcoin" di A. Antonopoulos e "The Bitcoin Standard" di S.Ammous. Per info sui corsi [email protected]

[1944] Il sistema aureo entra in crisi a seguito delle svalutazioni, ergo di interventi dei poteri centrali per fronteggiare la crisi del 1929. 

La conferenza Bretton Woods, con la creazione dell’ONU, risolve il problema prevedendo finanziamenti da parte dei paesi in surplus (in primis USA), in favore dei paesi in deficit. 

Il dollaro diventa riferimento a livello globale: le banche centrali lo utilizzano come riserva valutaria mentre gran parte dell’oro viene storato a Fort-Knox.

[1971] Anche Bretton Woods entra in crisi: Nixon decreta la fine della convertibilità del dollaro in oro e si passa ad un sistema di cambi flessibili: i deficit non generano più flussi di oro o di altri beni a favore del paese in surplus, ma danno luogo a svalutazioni delle monete. 

Il problema della scarsità delle risorse reali, già in parte superato, viene ora superato in toto: le autorità monetarie possono ora emettere legalmente moneta semplicemente “creandola dal nulla”

La moneta a corso legale (fiat o semplicemente moneta legale), ancora una volta, risolve (apparentemente) un problema di scalabilità di un sistema finanziario globalizzato, aggravandone però tutte le problematiche endemiche di:

  • Interventismo (in potenza e in atto) del potere centrale in qualsivoglia questione riguardante gli aspetti finanziari macro e micro-economici, dalla creazione di nuova moneta all’accesso ai conti correnti privati;
  • Necessità di fiducia in tutti gli elementi del sistema.

Ai quali si aggiunge, reso possibile dall’innovazione tecnologica e motivata non da problemi di scalabilità ma da problematiche “sociali” (i quattro cavalieri dell’infocalisse: terrorismo, stupefacenti, pedopornografia e riciclaggio), la perdita completa della propria privacy finanziaria (tranne nelle transazioni in contanti).

[XXI sec e oltre] Emerge infine un’ulteriore problematica anche dal punto di vista della scalabilità finanziaria globale, lo spostamento dall’analogico al digitale (pur recepito dal sistema: pare che il 92% della moneta mondiale sia digitale) che sta caratterizzando il presente contemporaneo sta mostrando sia le conseguenze (devastanti) della moneta fiat (come ad esempio la bolla speculativa che ha portato all’ultima crisi finanziaria globale del 2007) sia quelle della centralizzazione del potere statale (difficoltà di spostamento di capitali al di fuori di aree stabilite; tre quarti della popolazione mondiale privati dell’accesso al credito, etc).

La nascita della crittovaluta, correttamente contestualizzata, trova la sua ragion d’essere in quanto soluzione ai problemi endemici, esacerbati nell’attualità della moneta fiat

Perché creare un’architettura dove non occorra riporre la fiducia? Perché la storia ci insegna che questa può essere tradita. La banca centrale può inflazionare la valuta (si veda il recente Quantitative easing), oppure le banche possono fallire (si veda la storia dei recenti Bail-in europei) o i governi confiscare o bloccare i trasferimenti (governo Amato, 1992), o per ultimo la valuta nazionale potrebbe non essere accettata fuori confine o esclusa da un sistema più forte (quello dell’Euro, per fare un esempio). 

Chi ritiene che la storia passata (Argentina, Cipro) e recente (Grecia, MPS, Banco Etruria) pesi tanto da disincentivare dal fidarsi dei modelli bancari e finanziari, può oggi affidarsi a una struttura differente: un elemento matematico (la crittografia asimmetrica che garantisce l’unicità di un soggetto); un elemento tecnico (la rete raggiunge il consenso attraverso una proof of work, valida la transazione e la iscrive nel registro condiviso, immodificabile); un elemento economico (l’incentivo che la rete attribuisce ai miner, che validano le transazioni). Tutti questi elementi sono strutturati per funzionare senza alcun intermediario, escludendo (fino a prova contraria) corruzione e malaffare.” [Alessio Salvetti, Criptovaluta e fiducia].


Alessio Salvetti, Co-founder di Bcademy e board member (VP), business developer, filosofo per formazione e bitcoiner per passione, esperto di modeling e lean startup, è co-founder di Inbitcoin e responsabile prodotto di Bcademy (CPO).

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