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L'insegnante di educazione fisica che inventò la pallacanestro

2020-04-08 00:13:40

Secondo gli annali fu James Naismith l'inventore della pallacanestro. La prima partita sperimentale fu disputata il 21 Dicembre 1891 e da allora ne ha fatta di strada questo bellissimo sport...

Uno sport per gli inverni freddi di Springfield, in Massachussets

Nel 1890 il protagonista della nostra storia, il pastore presbiteriano James Naismith (laureato in medicina), si trasferì ad insegnare educazione fisica allo Springfield College, all'età di 29 anni.


Un dettaglio climatico cambiò per sempre il mondo dello sport contemporaneo! Infatti l'inverno di Springfield era talmente freddo che gli studenti erano costretti ad interrompere le abituali attività sportive all'aperto, in particolare football e baseball. 


Il nostro James Naismith godeva di una fama particolare all'interno del suo College. La sua inventiva, infatti, era indubbiamente fuori dal comune. Per dirne solo una: a lui è attribuita l'invenzione del casco di protezione indossato dai giocatori di football americano! 


Il College lo incaricò d'inventare un'attività sportiva che permettesse agli studenti di continuare ad allenarsi nonostante il freddo invernale. Un'attività che si potesse praticare al chiuso e senza troppi contatti fisici.


Che cosa poteva inventarsi stavolta James? 


L'ispirazione che arriva dal passato

Per trovare una soluzione James Naismith dovette fare appello ai suoi ricordi d'infanzia.  Cresciuto in Canada, ad Ottawa, Naismith si ricordò di un gioco in particolare che si faceva dalle sue parti: il duck-on-a-rock, l’anatra sulla roccia! L'obiettivo era lanciare una pietra verso una meta.


Gli vennero in mente anche alcuni giochi molto antichi, dell'epoca precolombiana, come alcuni giochi degli Atzechi o dei Maya addirittura. Studiò, infine, i giochi dell'epoca, come il football americano, il rugby, il lacrosse e il calcio.


Questo lavoro di studio fu molto intenso e durò relativamente poco, circa due settimane. Terminò con l'invenzione delle prime 5 regole di base, 5 principi fondamentali che regolavano il gioco. Queste sono le prime regole in assoluto della pallacanestro:


1. ll gioco è praticato con un pallone rotondo che può essere toccato esclusivamente con le mani

2. Non è permesso camminare con il pallone fra le mani

3. I giocatori possono posizionarsi in qualsiasi posizione essi preferiscano nel corso del gioco

4. Non è consentito alcun contatto fisico tra i giocatori

5. l goal è posizionato orizzontalmente in alto

Le 13 regole iniziali

Il 21 dicembre 1891 le regole di base vennero ampliate a 13 da Naismith.


Nello stesso giorno il professore organizzò la prima partita sperimentale della storia della pallacanestro, disputata dal cosiddetto First Team: ovvero un gruppo di 18 giocatori suddivisi in due squadre da nove, si trattava degli stessi studenti della classe di Naismith. L'incontro terminò con il mirabolante punteggio di 1-0!


Il 15 gennaio 1892 le tredici regole ideate da Naismith vennero codificate ufficialmente e pubblicate sul giornale universitario The Triangle, che annunciò la nascità di un nuovo gioco ("a new game")! Questa data, quindi, è diventata il giorno ufficiale della nascita del basketball, letteralmente "palla al cesto".


Nota bene: quindi ora - se sei un vero amante del basket - sai qual è il giorno della ricorrenza del tuo sport preferito!


Ecco l'elenco delle tredici regole:

1) La palla può essere lanciata in qualsiasi direzione con una o entrambe le mani

2) La palla può essere colpita in qualsiasi direzione con una o entrambe le mani ma mai con un pugno

3) Un giocatore non può correre con il pallone, deve lanciarlo dal punto in cui lo ha preso

4) La palla deve essere tenuta in una mano o tra le mani; le braccia o il corpo non possono essere usate per tenerla

5) Non è possibile colpire con le spalle, trattenere, spingere, colpire o scalciare in qualsiasi modo un avversario; la prima infrazione da parte di qualsiasi giocatore di questa regola è contata come un fallo, la seconda squalifica il giocatore fino alla realizzazione del punto seguente o, se è stata commessa con il chiaro intento di infortunare l'avversario, per l'intera partita; non sono ammesse sostituzioni

6) Un fallo consiste nel colpire la palla con il pugno, nella violazione delle regole tre e quattro e nel caso descritto dalla regola 5

7) Se una squadra commette tre falli consecutivi, conterà come un punto per gli avversari; consecutivi significa senza che gli avversari ne commettano uno tra di essi

8) Un punto viene realizzato quando la palla è tirata o colpita dal campo nel canestro e rimane dentro, a meno che i difensori non tocchino o disturbino la palla; se la palla resta sul bordo e l'avversario muove il canestro, conta come un punto

9) Quando la palla va fuori dalle linee del campo, deve essere rimessa in gioco dalla persona che per prima l'ha toccata; nei casi dubbi, l'umpire deve tirarla dentro il campo; chi rimette in campo la palla ha cinque secondi: se la tiene più a lungo, la palla viene consegnata agli avversari; se una squadra continua a perdere tempo, l'arbitro darà loro un fallo

10) L'umpire è il giudice dei giocatori e prende nota dei falli, comunicando all'arbitro quando ne sono commessi tre consecutivi; ha il potere di squalificare un giocatore secondo la regola 5

11) L'arbitro è il giudice della palla e decide quando la palla è in gioco, all'interno del campo o fuori, a chi appartiene e tiene il tempo; decide quando un punto è segnato e tiene il conto dei punti con tutte le altre responsabilità solitamente appartenenti ad un arbitro

12) La durata della gara è di due tempi da quindici minuti, con cinque minuti di riposo tra di essi

13) La squadra che segna il maggior numero di punti nel tempo utile è dichiarata la vincitrice dell'incontro. Nel caso di pareggio, il gioco può continuare, se i capitani sono d'accordo, fin quando non viene segnato un altro punto

Insomma niente male! S'intravedono già alcune regole che rimaranno le basi di questo sport anche in epoca contemporanea. 


La prima partita ufficiale fu organizzata da Naismith, tra docenti e studenti, l'11 marzo 1892 (per alcuni si giocò il 2 marzo). La partita fu vinta dalla squadra dei docenti con il risultato di 5-1.


Il successo della pallacanestro

Il gioco fu subito molto apprezzato da tante università negli Stati Uniti e cominciò a diffondersi rapidamente per le sue carattesristiche.


Sei anni dopo, nel 1898, Naismith si trasferì all’Università del Kansas sempre per insegnare educazione fisica. Qui, però, gli fu chiesto di diventare ufficialmente il primo coach della storia della pallacanestro, guidando la squadra dell'università: i Jayhawks


Naismith non fu il più grande allenatore della storia! All'età di 46 anni chiuse le sue nove stagioni da allenatore dei Jayhawks (1898-1907) con 55 vittorie e 60 sconfitte. L'aspetto più importante fu, però, che i suoi allievi divennero dei veri ambasciatori del basket! 


Naismith andò in pensione nel 1937. L'anno prima, però, ebbe una grandissima soddisfazione: la pallacanestro diventò sport olimpico ai Giochi di Berlino, nell'estate del 1936. Ci fu una prima apparizione dimostrativa a Saint Louis nel 1904 ma non fu riconosciuta ufficialmente dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO). 


I Giochi di Berlino del 1936 furono ricchi di emozioni per Naismith. Infatti fu lui ad alzare la prima storica palla a due del torneo olimpico e soprattutto fu lui a consegnare la medaglia d'oro agli Stati Uniti che sconfissero in finale (con il punteggio di 19-8) proprio il Canada, il suo Paese natale.


Inoltre, sempre in occasione dei Giochi del 1936, Naismith venne nominato Presidente Onorario della Federazione Internazionale Pallacanestro (FIBA). 


Naismith morì dopo tre anni, il 28 Novembre 1939, ma nel frattempo il basket si era diffuso in tutto il mondo, molto più velocemente degli altri sport statunitensi.


Il 6 Giugno 1946, sette anni dopo la sua morte, nasceva a New York la National Basket Association: l'NBA.



I fatti raccontati direttamente da Naismith

Chiudiamo questo racconto con un documento interessante, un'intervista radiofonica rilascita da Naismith nel 1939, nella quale rivelò che l'università gli chiese d'inventare un'attività per tenere occupati gli studenti durante l'inverno e raccontò le ovvie difficoltà iniziali nel far rispettare le regole del gioco evitando che i ragazzi si facessero male.


[Chiaramente l'intervista è in lingua inglese ma è posibile provare ad attivare i sottotitoli e poi la tradizione automatica, selezionando la lingua italiana.]