
Le teorie di Barbara
Adone - Conteso tra Amore e Morte -
11/03/2019, 15:02
Adone era un giovane talmente bello che nemmeno Afrodite, la greca dea dell’amore, riuscì a resistergli, innamorandosene perdutamente. Il ragazzo era nato da un incesto messo in atto con l’inganno, e perciò la dea temeva che suo padre potesse trovarlo ed ucciderlo, quindi escogitò un sistema per tenerlo al sicuro: lo inviò nell’oltretomba in una cassa dorata, pregando Persefone di custodirla con ogni cura, senza però aprirla. La dea rapita da Ade però, nelle sue malinconiche e buie giornate, non aveva poi molto da fare, perciò venne divorata dalla curiosità di scoprire il segreto di Afrodite, e scoperchiò la cassa, trovandovi all’interno il più bel giovane che avesse mai visto. Quando il pericolo cessò ed Afrodite chiese che la cassa le venisse restituita, Persefone si rifiutò, chiedendo di poter tenere Adone con lei, visto che gli aveva salvato la vita, proteggendolo nelle profondità del suo regno. Afrodite divenne furiosa, giurando di radere al suolo l’intero oltretomba pur di riprendersi il suo amato, e a quel punto Zeus, temendo una lite catastrofica, chiese alla saggia Callisto, musa della poesia epica, di trovare un compromesso. Fu deciso che Adone avrebbe trascorso metà dell’anno con Persefone, nell’Ade, e l’altra metà con Afrodite, tra i boschi e le sorgenti del mondo baciato dal sole. L’amore appassionato tra Afrodite ed il giovane arrivò fino alle orecchie di Ares, l’amante di lei, il quale non tollerò di venire soppiantato da un mortale. Durante una battuta di caccia, aizzò un cinghiale contro di lui, e Adone venne ferito a morte, ma anziché gridare per il dolore, chiamò disperatamente la sua Afrodite, morendo tra le sue braccia. Dal sangue che cadde a terra, sull’erba, nacquero gli anemoni, fiori bellissimi ma dalla vita breve. Anche la dea della bellezza, nella fretta di correre dal suo innamorato, venne graffiata da rovi e spine, ma non se ne curò, e dalle gocce di sangue che finirono al suolo ebbero origine le prime rose rosse, ancora oggi simbolo di amore e passione.
