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I gemmoderivati e la gemmoterapia

2019-09-30 11:39:17

La gemma racchiude in sé la forza incredibile della vita! I gemmoderivati sono dei rimedi straordinari, perché la qualità terapeutica delle sostanze contenute nelle parti in crescita delle piante è superiore rispetto a quella nelle parti già complete come foglie, fiori e radici.

“Nelle gemme è racchiuso il progetto futuro della pianta”

“Il Gemmoderivato contiene tutta l’energia delle gemme e delle parti in via d’accrescimento della pianta, come giovani radici, giovani getti, amenti, corteccia di rami giovani, linfa, germogli”


Questo è ciò che trovi scritto nel Manuale di Erbe e Fiori  dell’azienda Remedia Erbe, un’azienda che amiamo molto in quanto, oltre a creare prodotti naturali e validi, ha una filosofia molto vicina alla nostra per attenzione alla cura, alla natura e all’armonia con cui coltivano e raccolgono le erbe e le piante medicinali.

Storia e curiosità della gemmoterapia:

La gemmoterapia vegetale è un sistema terapeutico basato sull’energia potenziale dei vegetali. L’idea di utilizzare tessuti embrionali vegetali, anziché parti della pianta adulta fu sviluppata dal medico belga Pol Henry negli Anni ’50. Oggi la gemmoterapia può avvalersi di un centinaio di rimedi ben sperimentati, ma la ricerca continua.


“Toccando le gemme, tritandole, lasciando che il liquido solvente ne catturi e ne mantenga il segreto per sempre, ci si sente a contatto con la vita rigogliosa della primavera che riporta le energie ad esprimersi. A contatto della lenta forza creatrice che si concentra e si coagula nei grandi trochi di Quercia, Sequoia, Abete, Olivo; che diventa terra, che si sbizzarrisce nelle forme curiose ed armoniose delle foglie, o nei fiori si identifica con il sempre eterno canto dell’Amore.” Remedia Erbe

Proprietà e benefici dei gemmoderivati:

La caratteristica fondamentale dei gemmoderivati è quella di esercitare, a livello energetico, un’azione di stimolo su tutti gli organi preposti alla disintossicazione, a partire dalle cellule stesse. Tale azione è detta “drenaggio” e coinvolge principalmente gli organi emuntori.


Il gemmoderivato interviene in modo dolce e profondo sull’organismo e tende a modificare gli squilibri del “terreno” e ad armonizzare i processi biochimici dell’organismo, stimolandone i processi riparativi. 


Non sono stati riscontrati effetti collaterali e controindicazioni al loro uso se non una particolare e soggettiva allergia a uno dei singoli componenti.


Particolare rilevante è che questi rimedi sono adatti anche ai bambini e alle donne in gravidanza o che allattano, una soluzione davvero interessante per le neomamme, anche perché durante la gravidanza sono davvero pochi i medicinali che possono assumere in tutta sicurezza!


I gemmoderivati sono particolarmente consigliabili anche nei disturbi che tendono ad essere cronici, in quanto mobilitano i processi fisiologici utili a rimuovere le cause che li determinano. Spesso sono ottimi alleati anche nelle fasi acute proponendo un’azione di stimolo sugli organi preposti ad intervenire nelle emergenze.


La peculiarità dei gemmoderivati è quella di non presentare tossicità intrinseca o estrinseca, di essere di facile somministrazione e di avere una profonda attività drenante. Il gemmoderivato può essere associato alla fitoterapia tradizionale, alla omeopatia ed altre terapie, incluse quelle farmacologiche.


IMPORTANTE! I gemmoderivati possono essere assunti singoli oppure in miscele. L’associazione di due o più gemmoderivati completa il loro potere terapeutico per l’effetto sinergico che si crea. E’ bene sapere che i gemmoderivati sviluppano azioni diverse a seconda della loro associazione con altri gemmoderivati.

Dosaggi e modalità di assunzione dei gemmoderivati:

Principalmente ci sono due modi di assunzione: 

In mezzo bicchiere d’acqua: si mette la quantità di gocce consigliate in mezzo bicchiere d’acqua e si beve a sorsi, da tenere un attimo in bocca per favorire l’assimilazione sublinguale che ne aumenta l’efficacia.


In un litro d’acqua: un’altra possibilità di assunzione, particolarmente adatta quando si richiede anche l’eliminazione di tossine o quando la persona non è abituata a bere a sufficienza, è di mettere la quantità giornaliera in un litro d’acqua naturale da bere nell’arco della giornata, lontano dai pasti.

Dosaggi: 

4-7 gocce per ogni 10 kg di peso corporeo 2 o 3 volte al giorno. Generalmente ci si attiene ai dosaggi più bassi (4-5 gocce per ogni 10 kg di peso 2 volte al giorno) in presenza di disturbi cronici e ai dosaggi più alti (6-7 gocce per ogni 10 kg di peso 2 o 3 volte al giorno) in presenza di disturbi acuti.


In persone particolarmente sensibili la grande efficacia dei gemmoderivati potrebbe causare un aggravamento iniziale (come avviene anche in omeopatia) che è segno che l’organismo reagisce con forza. In questo caso si consiglia di abbassare il dosaggio alla metà o anche meno se necessario.

Durata del trattamento: 

In caso di disturbi acuti si assumono i gemmoderivati finché non sono scomparsi i disturbi.


Quando i disturbi sono cronici è consigliabile assumere i gemmoderivati per almeno 2-3 mesi, prendendoli tutti i giorni senza interruzione. Se al termine di questo periodo il problema non fosse risolto, si può continuare con l’assunzione, facendo possibilmente delle interruzioni. I gemmoderivati si distinguono proprio per il fatto che in caso di bisogno possono essere assunti per periodi anche molto lunghi.


Dopo i primi tre mesi di assunzione continua, è bene fare una pausa di 7 giorni al mese. Se durante la pausa dovesse manifestarsi un aggravamento dei sintomi si può subito riprendere l’assunzione. Generalmente con il passare del tempo l’interruzione può essere prolungata fino alla completa sospensione. Tuttavia può essere utile fare uno o due cicli all’anno, della durata di 2 mesi, per il mantenimento.


Ti abbiamo incuriosito? Leggi anche gli articoli sulle proprietà dei singoli gemmoderivati e sulle miscele più comunemente utilizzate per i disagi di stagione, le allergie e non solo!


Bibliografia: “Manuale di Erbe e Fiori” Humusedizioni, di Lucilla Satanassi e Hubert Bosch

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