Amicus Plato, magis amica Veritas.
Ultima-mente (e non solo)
Riporto le lusinghiere parole di Stefania Moro che si leggono nel suo blog The Book Therapist, la quale fu ospite a sorpresa, invitata a mia insaputa da comuni amici, nel mio salotto durante l'incontro con il filosofo Roberto Escobar per la presentazione del libro “La paura del laico“. ...
... --- >>> http://thebooktherapist.blogspot.it/2010/11
A distanza di nove anni si presenta lo scenario drammatico che prevedevo nella presentazione di tale libro (La paura del laico, di Roberto Escobar, Ed. Il Mulino, 2010). Sembrerebbe che sia tutto inutile a svegliare le coscienze dal credo religioso; nemmeno bastano le "prediche" del sottoscritto che viene visto da alcuni come un rompicoglioni sulla religione, perché preferiscono restare nella loro incoscienza e inerzia di pensiero, volutamente ignorando la causa prima di ogni male nel mondo.
Del resto, come già disse Gustave Le Bon, "L'anima delle folle è sempre dominata dal bisogno di servitù e non da quello di libertà. La sete di obbedienza le fa sottomettere d'istinto a chi si dichiara loro padrone."
Mi capita ora di rileggere, come dicevo, le parole di Stefania, e mi colpiscono, in particolare, quelle che concludono il suo pensiero:
"Ascolto le parole che mi girano intorno - ascolto i pensieri che mi muovono dentro - e sento un’adesione profonda al raro coraggio di fare a meno di certa rassicurante appartenenza al gruppo/al gregge/al partito. Sono posizioni scomode. Posizioni da viaggiatore solitario. Solitudini faticose da sostenere. Le conosco da quando alzavo la mano davanti alla maestra con l’ennesima questione che non mi convinceva (finivo spesso in castigo dietro la lavagna)."
Grazie, Stefania.
Giovanni Bonomo - Centro Culturale Candide Rapallo-Milano, 21. 8.2019