Amicus Plato, magis amica Veritas.
Un pensiero per l’anno 2020 appena iniziato
Siamo giunti all’anno attuale e vorrei trarre una morale dalle tante vicissitudini, ostacoli, afflizioni subite mentre dovevo curare, in tutti i sensi (dalle opere letterarie alla cura della persona), mia madre poetessa Lorenza Franco, che il 24 febbraio ha compiuto gli anni ...
... e che è stata omaggiata da amici artisti, letterati e musicisti ai quali sarò sempre grato. Una morale che trascende il caso personale e che può giovare a tutti che mi leggono.
Per fare questo inizio con una frase di Oscar Wilde sulla potenza del ringraziamento, come l'etica buddista insegna, cioè a ringraziare sempre per ciò che la vita ti ha dato e insegnato: “Io non voglio cancellare il mio passato, perché nel bene o nel male mi ha reso quello che sono oggi. Anzi ringrazio chi mi ha fatto scoprire l'amore e il dolore, chi mi ha amato e usato, chi mi ha detto ti voglio bene credendoci e chi invece l'ha fatto solo per i suoi sporchi comodi. Io ringrazio me stesso per aver trovato sempre la forza di rialzarmi e andare avanti, sempre.” Condivido il pensiero e ringrazio anch'io l'amico e l'amica che mi hanno tradito, l'amante che mi ha abbandonato, l'ospite che è sparita, l'assistito che non mi ha pagato, perfino l'impresa che dopo 22 anni di collaborazione e mia onorata professionalità, iniziata con il compianto padre (www.aldobonomo.it), mi ha voltato le spalle senza più rispondermi e non dandomi più incarichi. Ma come sempre avviene ai liberi pensatori che badano agli interessi della società civile più che ai propri, dando coraggiosamente fastidio ai poteri forti e alle verità rivelate e indiscutibili, si viene colpiti dalle maldicenze e certe "amicizie" vengono a mancare. In fondo vi ringrazio tutti, in quanto ho rinforzato le difese immunitarie, e sono diventato una persona migliore, professionalmente e umanamente, al contrario di ciò che i maldicenti si aspettavano. Grazie, quindi, un candido e franco, come da mio nome d'arte, grazie.
“Un'unica forza, l'Amore, unisce infiniti mondi e li rende vivi”, scriveva Giordano Bruno. Anche quando diciamo di non crederci più, questa forza esiste e unisce ciò che è diviso, comprende il male che ci è stato fatto e lo riassorbe in una compassione che non è certamente acritica carità cristiana ma sincera sovrabbondanza d’anima.
Giovanni Bonomo – Candide C.C. - diVinidiVersi