#autotechetecheté

Motori

N. 9 - FERRARI 125 S (1947)

2019-12-28 09:47:48

Ecco la 125 S, la prima automobile nella storia con il marchio Ferrari. La seconda guerra mondiale è terminata ed Enzo Ferrari, che aveva già spostato la sede della sua produzione di macchine rettificatrici oleodinamiche “Auto Avio Costruzioni“ da Modena a....

Maranello e sotto il nome di questa azienda aveva fatto nascere la sua prima vettura, la "815" (vedi articolo n.6), ora può dar vita al suo sogno di sempre: la produzione di auto da competizione col nome Ferrari.

Del modello 125 S furono prodotti due esemplari: un esemplare denominato "ala spessa" con carrozzeria a barchetta, cioè una spider senza il tetto e un minuscolo parabrezza davanti al pilota, e un altro esemplare chiamato "125 S Competizione", che si distingueva soprattutto per le ruote scoperte e i fari non incorporati alla carrozzeria.

Il termine "ala spessa" può essere così spiegato: "ala" perché il profilo della carrozzeria assomiglia ad una ala di aereo vista anch'essa di profilo, ovvero come una goccia posta orizzontalmente e divisa a metà, con la parte posteriore più rastremata; "spessa" perché i vari elementi che compongono il profilo dell'auto, cioè muso, parafanghi, fiancata e coda vengono ad essere fusi all'interno del profilo stesso, ottenendo così una forma che complessivamente risalta rispetto alle singole parti che la compongono.   

La 125 S appare senza quell'eleganza di linee e quella cura degli interni che caratterizzava la sua progenitrice "815"; per Enzo Ferrari la carrozzeria di un'auto destinata alle competizioni doveva solo servire a coprire la meccanica:  il motore era la parte più importante dell'auto.

Cosa curiosa è che la 125 S ha una sola porta, quella del passeggero, mentre il pilota doveva entrare scavalcando la fiancata, che però, per agevolare l'entrata, è ribassata rispetto l'altro lato.

Sono da notare le numerose prese d'aria di cui è dotata la vettura, addirittura per i freni anteriori: anche oggi vediamo che sulle moderne monoposto di Formula 1 le prese d'aria sono molteplici.

Il motore per Enzo Ferrari è la vera creatura, qualcosa di nuovo, di rivoluzionario e che nelle gare deve essere capace di sbaragliare i concorrenti. Egli non vuole fare la scelta forse più comoda e sicura di adottare anche per la nuova auto il già collaudato motore a otto cilindri della "815", costituito dall'unione di due motori Fiat a quattro cilindri. Allora, su progetto di Gioachino Colombo, nasce il primo 12 cilindri a V di circa 1500 cm cubi: tanti cilindri per un motore dalla cubatura di una odierna media-piccola automobile. Dopo aver superato tutti i problemi tecnici dati dalla complessità della meccanica, il 12 marzo 1947, nel cortile dell'azienda, è lo stesso Enzo Ferrari ad accendere per la prima volta il primo motore che porta il suo nome.

Fu poi Franco Cortese, primo pilota di una Ferrari, a portare al debutto la "125 S" l'11 maggio 1947 sul circuito di Piacenza, sfortunatamente costretto al ritiro per un'avaria alla pompa di alimentazione, quando era in testa alla gara: " Un insuccesso promettente" disse Ferrari. Solo dopo due settimane infatti, il 25 maggio 1947, Cortese portò alla vittoria la prima Ferrari nel Gran premio di Roma, disputato sul circuito delle Terme di Caracalla. In seguito venne utilizzata in altre gare, solo in circuiti nazionali, di cui ne vinse 6 su 13 e si piazzò tra i primi tre posti in altre due occasioni; i piloti che la guidarono, oltre a Cortese, furono Giuseppe Farina e Tazio Nuvolari, che arrivò primo sul Circuito di Parma il 13 luglio 1947, ad una velocità media superiore a 90 chilometri all'ora.

Se la 125 S fu la prima automobile a portare il marchio Ferrari, il cui simbolo è il famoso rettangolo con il cavallino rampante nero su fondo giallo con il tricolore sul lato superiore e il celebre nome Ferrari sul lato inferiore - da non confondere con lo stemma della Scuderia Ferrari che ha la forma di uno scudo e sotto il cavallino vi sono le iniziali corsive S e F - fu anche l'ultima ad avere come colore della carrozzeria il "rosso corsa Alfa Romeo", della stessa Scuderia Ferrari; per le vetture successive venne scelto il "rosso corsa Fiat", più tardi denominato "Rosso Ferrari".

Alla fine della loro carriera agonistica i due esemplari di 125 S vennero smontati per "riciclare" i loro componenti nello lo sviluppo dei successivi modelli: "125 F1", "159" e "166". Oggi al Museo Ferrari di Maranello si può comunque ammirare una 125 S "Ala Spessa": è una replica realizzata dalla padovana "Michelotto Automobili" nel 1987, in occasione del 40° anniversario della fondazione della Ferrari, nome che corre glorioso nei circuiti e sulle strade di tutto il mondo.

---------------------------------------------------------

Principali caratteristiche:

Dimensioni: lunghezza 4,500 m; larghezza 1,550 m; altezza 1,500 m; peso 750 kg

Motore: anteriore a dodici cilindri a V  di 60°; cilindrata 1497,77 cm cubi; potenza 118 CV;  

Velocità massima: 170 km/h

Prezzo: non commercializzata

                                                                                                                (Alla prossima!)