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Motori

N. 5 - LANCIA Flavia 1500 (1960)

2019-09-21 06:58:42

La Flavia 1500 1^ serie viene presentata al Salone dell'Automobile di Torino del 1960. Inizialmente era stato scelto il nome di Esperia, poi tramutato in Flavia per onorare le vie consolarie romane, come tradizionalmente la Lancia aveva utilizzato anche .......

.....per precedenti modelli: Aurelia, Appia, Flaminia. Si dice anche che l'ingegner Antonio Fessia, allora responsabile dei progetti della stessa casa automobilistica, avesse voluto che ogni modello prodotto sotto la sua direzione portasse il nome con l'iniziale del suo cognome, per lasciare così traccia della sua opera. A molte persone nate all'epoca fu dato il nome di Flavia o Flavio ....... forse perchè ai genitori piaceva in modo particolare la nuova Lancia?   

La Flavia, tassello mancante nella produzione Lancia di allora, collocandosi in posizione intermedia tra la "piccola" Appia e la "grande" Flaminia, era considerata rivoluzionaria; infatti era la prima automobile di serie in Italia ad avere il motore a 4 cilindri orizzontali contrapposti ("boxer"), la trazione anteriore e tutti i quattro freni a disco. La carrozzeria, disegnata da Piero Castagnero, sollevò molte perplessità, poiché era fuori dai canoni stilistici dell'epoca: alla parte anteriore bassa e allungata, si contrapponeva la parte posteriore piuttosto alta che formava un ampio bagagliaio. 

A ben guardare l'insieme delle linee squadrate, ma con spigoli arrotondati, e la forma delle varie parti che costituiscono l'esterno, non danno alla vettura un aspetto severo o addirittura grintoso, ma al contrario trasmettono un senso di sicurezza e serenità: la Flavia sembra "sorridere".

All'interno, data la mancanza del tunnel centrale per la trazione posteriore, c'è molto spazio; ai posti anteriori oltre il guidatore trovano posto due passeggeri, in un sedile unico a panca, essendo il cambio al volante e il freno a mano sotto il cruscotto. Le persone trasportate possono perciò essere complessivamente sei.

L'abitacolo ripropone il tipico stile Lancia, caratterizzato dallala ricchezza e dalla cura dei particolari; si annusa il tipico "profumo" Lancia. I sedili sono confortevoli e rivestiti di panno pregiato; la plancia anteriore è rivestita in finta pelle nera, che dà un maggior senso di confort, al posto del freddo metallo verniciato delle altre auto; l'apertura dei deflettori dei finestrini anteriori è comadata tramite una rotella, anziché dalla tipica levetta, non sempre agevole da azionare. E' dotata inoltre di altri accessori di cui altre auto dell'epoca non erano fornite; tra questi lo specchietto di cortesia sulla aletta di cortesia del passeggero, molto apprezzato dalle rappresentanti del gentil sesso che ne approfittavano per rassicurarsi se viso e capelli erano in ordine ed eventualmente intervenire, armate di rossetto, cipria e pettine, per correggere le imperfezioni; il rischio di tale accessorio è stato, ed è ancora ai giorni nostri, che, prendendo in mano il volante al posto di guida, ne potessero  fare lo stesso uso con lo specchietto retrovisore.....forse qualche rara volta?...magari solo ai semafori?

Per la sicurezza era già dotata degli attacchi per le cinture di sicurezza, resi obbligatori molti anni dopo, cioè dal 1976 (le cinture sono obbligatorie dal 1988) e  di una luce rossa posta sullo spessore della porta per segnalarne l'apertura quando è buio. A proposito di porte, il rumore alla loro chiusura è un morbido "punf", e non un indelicato "clak" come nella maggior parte delle altre auto.

Nel viaggiare dimostrava elevata tenuta di strada, sicurezza nella frenata e silenziosità, ma la clientela desiderava fosse dotata di un motore più potente. Così nel 1963 veniva prodotta la versione 1.8 (1800 cm cubi) da 92 CV e 160 km/h di velocità massima, nel 1965 la 1.8 iniezione da 102 CV e 168 km/h di velocità massima.

Dal 1960 al 1966 la produzione totale raggiunse un numero superiore ai 42.000 esemplari.

Per la classe, per la qualità costruttiva, per il confort e le doti stradali il prezzo della Flavia era piuttosto elevato, perciò chi poteva acquistarla doveva avere adeguate risorse economiche; infatti la clientela era formata soprattutto da affermati professionisti (avvocati, medici, ingegneri....) o imprenditori di livello. A chi non se la poteva permettere non rimaneva che criticare negativamente l'originalità della linea e affermare che la Lancia non era più "quella di una volta".  


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Principali caratteristiche:

Dimensioni: lunghezza 4,17 m; larghezza 1,60 m; altezza 1,50 m; peso 1210 kg

Motore: anteriore a quattro cilindri contrapposti (boxer); cilindrata 1500 cm cubi; potenza 78 CV;  

Velocità massima:  148 km/h

Prezzo: lire  1.715.000

                                                                                                                (Alla prossima!)