Dall’anno successivo decisi che avrei iniziato anche io ad onorare la tradizione della pupa e del cavallo.
Non sapevo bene quale ricetta avrei seguito, che forma avrei utilizzato… ma quando quel pomeriggio decisi di mettere le mani in pasta per la prima volta, ricordo bene che una parte di me sapeva esattamente cosa fare, come muoversi e che tipo di pupa realizzare.
Da allora ogni Pasqua (e a dir la verità non solo a Pasqua...) dedico un momento a questo rito: "La Pupa, il Cavallo e il Rito della Rinascita"
Non è importante quale farina scegli di utilizzare, che tipo di zucchero usare… quello che ti vorrei invitare a fare è di prenderti qualche ora per te e per fare la tua Pupa o il tuo Pupo, il tuo Cavallo. Io adoro fare questo rito in occasione della Pasqua, del Capodanno, del Compleanno... in quei momenti di passaggio in cui è importante prendersi un attimo per sè. Spesso le energie positive e nutrienti che veicolo attraverso questa preparazione, mi fa piacere condividerle, magari donando quello che ho realizzato alle persone a me care.
Prepara il tavolo da lavoro, scegli pure una musica di sottofondo che ti rilassa, accendi qualche candela e poi inizia ad organizzare gli ingredienti che ti serviranno.
La mia solita dose per un “tarallo” alto circa 30 cm è:
Zuccherini a piacimento ed eventuale frutta secca per la decorazione.
In una terrina versa: 2 uova, 2 tazzine di zucchero, 2 tazzine di olio, 3 cucchiaini di lievito per dolci, circa 400gr di farina. Impasta velocemente fino ad ottenere un composto liscio e compatto che metterai a riposare in frigorifero per circa 15 minuti.
In una seconda terrina metti tutti gli ingredienti restanti e lavorali velocemente per ottenere un secondo impasto, ugualmente liscio, compatto, ma scuro (a causa del cacao).
Dopo aver fatto riposare entrambi gli impasti, su di un foglio di carta da forno, come se la pasta che hai di fronte fosse un panetto di argilla o di das, inizia pure il tuo lavoro creativo.
Non ha importanza esattamente cosa otterrai, quanto sia somigliante al tuo immaginario, all’idea che hai nella testa.
Ciò che conta è l’energia con cui realizzerai la tua opera, l’intenzione che imprimerai a quell’impasto. Il linguaggio non sarà razionale, piuttosto simbolico, sottile, energetico. Lascia pure che le mani vadano da sè e assecondale. Se dovessi avvertire una resistenza: fermati, respira e poi riparti.
Quando avrai completato la tua opera, quando sentirai di aver finito, metti il tutto in forno a 180°C per circa 15-20 minuti.
Se ti dovesse avanzare della pasta, usala pure per fare dei biscotti.
Una volta che tutto sarà cotto, lascia che la tua pupa, il tuo cavallo, il tuo pupo… o qualunque forma sia venuta fuori, si raffreddino; decorali poi a piacimento. Lascia che le immagini delle tue creazioni si manifestino di fronte a te. Osservale e ringrazia quella parte creativa e bambina che si è divertita nel dare una forma e una sostanza a ciò che si stava muovendo in quel momento.
Aspetta qualche ora prima di assaggiare il tuo panicello e, quando lo farai, porta pure l’attenzione, non solo sul profumo, sul gusto, sugli aspetti sensoriali, ma… cerca di avvertire quali sensazioni fisiche provi, quali emozioni si stanno muovendo… e se puoi, annotale pure nel tuo quaderno di viaggio.
Assapora il cibo che hai realizzato: lentamente e in modo totale. Mangialo come se fosse un mezzo ed uno strumento per arrivare ad essere ciò che desideri veramente. Poi ringrazia.
La Pupa, il Cavallo e il Rito della Rinascita può essere un modo per attraversare un momento di passaggio, di trasformazione, di difficoltà. Può essere un regalo per una persona a cui tieni, un augurio speciale, un modo per esprimere il tuo sentire in un modo differente e diverso dal solito.
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GIULIA DI SIPIO, laureata in Viticoltura ed Enologia, diplomata in Counseling Relazionale Mediacomunicativo, Consulente Genitoriale, specializzata in Counseling Gastronomico: concepisce il Cibo come una fonte di nutrimento olistica e uno strumento di lavoro su sé stessi: attraverso il processo alchemico che avviene in cucina, l’uomo sperimenta, trasforma, crea…e potenzia le sue abilità, la gestione delle risorse, la capacità di organizzazione, il problem solving.