Fabrizio Ashigami

Character Designer

Death's Death - Capitolo 1. Light Novel ITA (2° PARTE)

2019-09-06 05:34:43

Naito Akatsuki è un maldestro studente delle superiori che rischia spesso di essere punito perchè vittima del giudizio e del razzismo femminile.Un giorno però, Naito troverà un oggetto del trapasso e deciderà di diventare il prossimo Grim Reaper, per cambiare il mondo in cui vive.

>> Per leggere la prima parte clicca qui. <<

Abbassò lo sguardo ai suoi piedi: vide un piccolo carillon dalla forma assai ambigua: era una scatolina nera con bordature argentee, al posto del lucchetto vi era un teschio con la bocca aperta, mentre dove solitamente si trovava la ballerina, c'era una piccola statuetta della morte mietitrice. Era di un color nero pece, che lo rendeva davvero lugubre e inquietante.

Naito raccolse l'oggetto e pensò: “Sembra prezioso... potrei guadagnare un bel po' di soldi se lo rivendo in qualche mercatino dell'usato!”

Sul suo viso apparve un sorriso talmente strano che se una persona fosse passata di li lo avrebbe scambiato per uno stupido.

Tutta l'eccitazione di Naito però, venne  interrotta in un lampo, quando si sentì prendere una spalla da dietro.

<<Ragazzino, lascia questo Oggetto del Trapasso a me>>  disse con voce minacciosa la persona alle sue spalle.

Naito si girò: di fronte a lui c'era un ragazzo di venticinque anni, alto, con i capelli biondi,lunghi e lisci, con i ciuffi della frangia che nascondevano in parte lo sguardo sprezzante dei suoi occhi taglienti come la lama di una spada.

Portava un cappotto nero, che creava uno strano contrasto con i colori chiari dei suoi capelli e della sua pelle. La cosa che colpì di più Naito, però, fu la sciarpa che l'uomo portava al collo: era ricamata a mano con delle trame a forma di teschio. Quella sciarpa aveva qualcosa di veramente inquietante: dove essa poggiava sul cappotto, lasciava un lieve strato di ghiaccio che faceva respirare affannosamente il suo portatore.

<<Chi sei? Cosa vuoi?>>  chiese  allora il ragazzino.

Lo strano tipo si mise a sghignazzare. Mollò la spalla a Naito e fece un passo indietro coprendosi il viso con la mano per non mostrare la sua risata.

<<Tu non ne sai niente, ragazzino? Questo è il mio giorno fortunato>> esclamò ridendo l'uomo e continuò:<<dato che hai visto un Oggetto del Trapasso dovrò ucciderti, tuttavia non voglio lasciarti nell'ignoranza... in fondo sono un uomo gentile io!>>

“Ma è impossibile morire in questo mondo!” pensò tra sé e sé Naito, mentre il suo aggressore parlava.

<<Ci sono molte leggende metropolitane che tentano di spiegare perché nessuno può più morire; la verità è che quando muori il Grim Reaper ti accompagna nel tuo trapasso tuttavia negli ultimi centotto anni egli non si è più fatto vedere.>>

Naito rimase scioccato, non sapendo se credere o no alla follia di quello sconosciuto.

<<Lui è anche il motivo per cui alcune persone possiedono dei poteri, come me, per esempio. Più siamo vicini alla morte e più i nostri poteri si risvegliano e si rafforzano!>> continuò l'uomo estraendo dalla tasca un piccolo accendino a Zippo.

<<Ora che ti ho raccontato come stanno le cose, piccoletto dammi quell'Oggetto e sarò più vicino a diventare io il prossimo Grim Reaper!>> Puntando il piccolo arnese verso il ragazzo:<<Un'ultima cosa. Anche questo accendino è un Oggetto del Trapasso, ed è in grado di uccidere le persone  in questo mondo dove la morte non esiste più. Ed ora... un ultimo desiderio?>>

Naito era terrorizzato. Davvero si poteva morire? Oppure era solo una leggenda? Sta di fatto che il suo assalitore era lì pronto ad ucciderlo.

Improvvisamente dal vicolo di fronte si sentirono tre voci femminili farsi sempre più vicine.

<<Hai visto quelle scarpe in vetrina?>> esclamò una delle tre.

<<Sì! Erano così carine, e pure in saldo! Penso che dopo la scuola, mi fermerò a comprarle.>> le rispose l'amica.

Erano tre studentesse che stavano chiaramente andando a scuola. Alla vista delle ragazze però l'uomo sbuffò <<Accidenti! Non ho tempo di occuparmi anche di loro!>> e scattò improvvisamente volatilizzandosi in un istante lasciando Naito in balia delle ragazze.

Il giovane allora, si inchinò, come era d'ordinanza fare con tutte le donne della città.

<<Ehi, stupidotto,>> gli disse la ragazza del trio dai capelli corvini :<<portaci gli zaini fino a scuola, noi donne non dobbiamo fare troppa fatica di prima mattina.>>

In un men che non si dica, caricarono le braccia di Naito con i loro zaini e si avviarono verso la scuola seguite a ruota dal poveretto.

Mentre camminava Naito però, si voltò, alla ricerca di quell'uomo misterioso "Chissà chi era... magari mi ha davvero raccontato la verità!" pensò il ragazzo, "Per ora, però, sarà meglio concentrarsi e fare bella figura con queste ragazze, altrimenti rischio di passare dei guai".

Dalla cima di un tetto il lugubre assalitore di Naito osservava lo svolgersi della scena.

<< Mi aspetto molto divertimento dal nostro prossimo incontro, ragazzino>> sussurrò, sghignazzando.


503