Io non lo sapevo prima di averlo letto..
FERMATI!! E PERMETTITI DI ESSERE QUELLO CHE VUOI
Proviamo a scollegare il nostro valore alla prestazione quotidiana, ai risultati che otteniamo, pensando siano determinanti per la nostra autostima. Sganciamoci da tutto ciò per avere uno sguardo più dolce e amorevole, come meritiamo.
Il primo passo per uscire da questa convinzione, è sicuramente quello di permettersi di fermarsi un pò, anche qualche minuto al giorno, e disidentificarsi da quello che riteniamo sia il nostro ruolo.
Fosse quello di mamma, di moglie, di impiegata, di imprenditrice, domestica, figlia ecc... quindi per un attimo non pensare di dover riempire per forza il nostro tempo con qualcosa, per "portarci avanti".
Spesso, noi donne soprattutto in casa e gli uomini in prevalenza sul lavoro, tendiamo a sovraccaricarci di compiti pur di sentirci piene e poter dimostrare di essere "in gamba". Consideriamo per una volta che tutto questo può essere solo il bisogno di "sembrare" e non di "essere".
Diamoci qualche volta la possibilità di non essere nulla. Sembra assurdo , ma risulta essere efficace per riconnetterci con noi stessi, per capire se quello che stiamo facendo sia realmente quello che vogliamo e per vivere comunque la nostra quotidianità con piena consapevolezza.
Quello che serve è un'effettiva presa di coscienza di tante cose: l'ingiustizia della situazione, l'assurdità dei parametri, l'insensatezza di una vita passata a rincorrere, la necessità di uno sguardo più amorevole verso se stessa, il bisogno di liberarsi di modelli mentali (genitoriali, culturali o sociali) che, in cambio del sacrificio di sé, promettono una felicità che poi tradiscono.
Le rivoluzioni migliori avvengono in maniera personale, per riappropriarsi della libertà di vivere in leggerezza e autenticità, senza l'ennesimo sacrificio di sé.
NON PARLARTI, ASCOLTATI
Imparare a non dare giudizi sui propri stati interiori, a non cercare cause e a non ragionarci sopra, è proprio il nuovo atteggiamento per vivere in armonia con la nostra natura.
Ascoltarci e sentire i nostri pensieri fluire, senza che diventino un carico per noi, è la differenza importante tra il continuo dirigerci e invece il necessario ascoltarci.
Ogni nostra emozione o stato interno non arriva per essere giudicato buono o cattivo. Se percepiamo le sensazioni e le accogliamo, stiamo già seguendo il nostro destino.
Stiamo già facendo il nostro fiore..