Arte nei migliori quadri moderni

Arte & Intrattenimento

Intervista a Raffaele Aprile

2021-10-20 10:37:48

Colore, inventiva, armonia, emozione.

Solo alcuni degli elementi che compongono l'arte di Raffele Aprile, pittore astrattista.


Come nasce il tuo percorso artistico?
Ero ragazzino quando scarabocchiavo con tutti i tipi di colori, e più passava il tempo e più venivo attratto dal dipingere opere di tutti i generi.
Un bel giorno un amico mi disse che avevano aperto una scuola d’arte vicino casa; e così nel 1990 la mia passione è diventata sempre più importante perché avevo capito che avevo la possibilità di emozionare con le mie opere le persone che le osservavano.

Perché hai scelto questo genere?
Il mio genere non nasce per caso.
E' qualcosa che ho sentito dentro di me, e solo quando l'ho portato "all'esterno" ho capito cosa significa.
La mia pittura rappresenta il mio IO.
Credo che un vero artista sia colui che dipinge ciò che gli viene spontaneo, ciò che il suo inconscio gli suggerisce.
Nel mio caso, per scoprirlo mi ci sono voluti circa 25 anni. Vi assicuro che non è stato per niente facile.

C’è qualche artista (passato o contemporaneo) cui ti rifai?
Molte persone avvicinano la mia produzione all'artista Wassily Kandinskij.
In verità quando dipingevo le mie opere ancora non lo conoscevo, ma sicuramente per me rimane un artista che ha rivoluzionato il mondo dell’arte dal classico all’astratto.

Potresti mostrarci e descriverci una delle tue opere? 

Mi ritengo un pittore Astrattista-Figurativo.
Una delle mie prime opere astratte e la n.1 della mia raccolta presentata alla mostra Frammenti e Chimere del 2006.
E' l’opera nella quale confluiscono venticinque anni di ricerche della mia vita artistica; da qui la mia produzione si sviluppa verso il filone Astratto-Figurativo.

Come nascono le tue opere? Cosa ti stimola a crearle?
Tutto nasce da un semplice bozzetto 10 x 15 disegnato a matita, studiato accuratamente nelle forme e nell'armonia; dunque si passa alla tela con una imprimitura di materiali "a bassorilievo"; una volta preparata la tela si eseguono tre passaggi di colore ad olio e alcuni passaggi ad acrilico, poi sfumature in trasparenza.
Il tocco finale è un'impronta fatta a pennello con della polvere d’oro chiamata “Greca Dorata” che personalizza l’opera.
Ecco perché definisco le mie opere in "tecnica mista". Preciso che non ci sono opere di Raffaele Aprile se non c’è la Greca Dorata.

Quali sono gli strumenti, le tecniche con qui preferisce lavorare ?
Come dicevo prima, i miei strumenti sono i pennelli e per realizzare le mie opere devo per forza usare colori diversi come olio, acrilico e trasparenti vari, quindi diventa un tecnica mista.

Qual è attualmente l’opera che maggiormente ti rappresenta? 

Ogni pittore - anche tra i più conosciuti - dipinge diversi soggetti e sperimenta diverse tecniche.
Allo stesso modo, io con l’oro sono in continua evoluzione. E' qualcosa che mi stimola molto e che non mi rende stabile. La sperimentazione è la linfa vitale per me, poiché mi spinge a creare nuove immagini, col fine di emozionare l’osservatore.
Con questi principi, nella mia opera amo congiungere Astrattismo e Figurativo. 

Quali sono i tuoi progetti futuri? 

I miei progetti futuri sono molti.
In questo momento sto lavorando a una mostra personale, nella quale presenterò la mia ultima collezione di 20 opere uniche in formato da 100 cm x 100 cm.
E' in programma per i primi mesi del 2022.

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