Artemedia

Cinema di Famiglia, un progetto realizzato dal regista Massimo Garlatti Costa

2020-09-11 09:57:28

11 settembre 2020, ore 21, Teatro Luigi Bon di Colugna - ingresso libero

Solidarietà tra colleghi!


Ritorna anche quest'anno il "Cinema di famiglia", un progetto realizzato dal regista Massimo Garlatti-Costa che ha lo scopo di favorire la memoria storica delle Comunità. 

Fonte: UdineToday.it

L'idea

"Cinema di famiglia" nasce nel 2012 da un'idea di Massimo Garlatti-Costa per la direzione artistica di Elisabetta Ursella. Il festival itinerante è organizzato dalla cooperativa Belka Media, e valorizza e promuove la cultura del filmato amatoriale in pellicola realizzato dal dopoguerra alla fine degli anni '70 - realizzato con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il patrocinio dell’Ente Friuli nel Mondo e in collaborazione con la casa di produzione Raja Films.

Le pellicole

Protagonisti del festival sono quei filmini amatoriali che raccontavano una giornata di festa in famiglia, la vita della comunità, le vacanze, ma anche veri e propri film e documentari. Quei vecchi Super8 e 8mm sono oggi importantissimi strumenti per comprendere la storia recente e i cambiamenti che la società ha subito nella seconda parte del secolo scorso.

Storie di vita

«Lavorando nel mondo dei documentari da sempre – ha ricordato Garlatti-Costa - è stato naturale per noi ritrovarci fra le mani il materiale più vario. Da subito ci è sembrato doveroso cercare di raccoglierlo e dare forma a quell'incredibile ricchezza di storie, di vita. Con questo progetto abbiamo voluto - e continueremo a farlo - ricostruire gli ultimi settant'anni di storia della nostra regione facendo ricorso alle vecchie pellicole 8mm e Super8 dei cittadini», trasformando così le memorie private in un racconto della comunità, fatto di sagre, processioni, gare sportive amatoriali e gite fuoriporta. «Ci siamo rivolti a chi ricordava di possedere filmini girati dal padre o dal nonno, nel periodo fra gli anni Cinquanta e gli anni Settanta – ha spiegato il regista -. Quindi abbiamo recuperato da soffitte e cantine bobine intere o metri di pellicola sparsa, che potevano servire alla causa. Tutto è stato restaurato e digitalizzato. Così abbiamo voluto - e vogliamo - recuperare la nostra storia. Insomma stiamo costruendo una sorta di macchina del tempo digitale che ci porti a conoscere come eravamo». I filmati raccolti raccontano la vita delle nostre comunità, nei teatri e nelle piazze dei paesi e delle città della regione e anche all’estero, nelle sedi dei nostri corregionali, grazie all’Ente Friuli nel Mondo.


Come partecipare

L’entrata agli spettacoli sarà libera, fino al raggiungimento della capienza massima dei posti, nel rispetto delle norme per il contenimento del Covid-19 e delle disposizioni di sicurezza. 

In caso di maltempo le proiezioni all’aperto saranno rinviate a nuova data. 
Per ulteriori informazioni si consiglia di seguire la pagina Facebook del Festival (https://www.facebook.com/cinemadifamiglia/) o di chiamare il numero 351 6658545.