Arte Erotica

“Non sono bella, sono soltanto erotica.”

Arte Erotica

“Non sono bella, sono soltanto erotica.”

L'Architetto ......  Primo Capitolo

2021-12-03 16:49:29

A volte è l’uomo sbagliato, nel posto sbagliato e al momento sbagliato. 

Peccato che poi ti scopa nel modo giusto 

( Cit. ) 

Dimenticavo , storie inventate e solo per cercar di ravvivare questo social MORTO 

La prima volta che lo vidi eravamo entrambi in un contesto molto formale.


Io continuavo a camminare per la sala e ogni volta che qualcuno apriva la porta, mi aspettavo di vederlo.


Il cuore mi batteva fortissimo ad ogni mano che vedevo entrare, seguita da un piede curioso e deciso. Io aspettavo lui e odiavo tutti gli altri che si permettevano di entrare in sala così rumorosamente.


Non sapevo cosa aspettarmi, non avevo idea di cosa dirgli in realtà. Ci avevo parlato tante volte per telefono, ma poi da vicino sarebbe stato differente e lo sapevo.


Poi, ad un certo punto, presa dalla giornata mi dimenticai di lui e all’improvviso ecco lì.


Fu un attimo e mi girai, me lo vidi lì che parlava tranquillamente con altri, non aveva idea che io lo stessi aspettando.


Non avevo il coraggio di andare da lui, ma poi mi dissi: “Che cavolo Adele, ci devi andare. Non puoi tirarti indietro proprio ora”.


Così presi il coraggio e mi avvicinai. Oddio man mano che camminavo, quella donna sicura di sé, professionale e capace di dare a parlare anche ai muri…scomparve.


Lui era bellissimo. I suoi occhi marroni erano così intensi e le sue labbra così carnose. Aveva un atteggiamento posato, molto attento a scrutare chiunque si avvicinasse a lui.


Poi, mi riconobbe. Mi salutò. Mi sorrise ed io credo di non essermi mai sentita tanto stupida.


Avevo molta stima di lui. Era il mio idolo, lo seguivo da almeno 10 anni. Ero cresciuta con i suoi insegnamenti, avevo letto tutti i suoi articoli ed ero diventata un architetto proprio grazie a lui.


Mi ero innamorata di lui già la prima volta che avevo letto di lui e del fantastico lavoro che aveva fatto a New York. Lo stimavo davvero tanto.


Non ero più una ragazzina dai capelli castano  lunghi e l’atteggiamento da Lolita.

Ora ero diventata una donna, ora conoscevo il sesso alla perfezione e sapevo dosare il mio interesse verso gli uomini.


I capelli erano più corti, meno boccolosi e quell’aria da ragazzina fresca e desiderosa di scoprire il mondo si era un po’ eclissata.

Vestivo sempre in modo molto elegante, anche se ora avevo totalmente perso quella luce negli occhi che mi contraddistingueva da piccola.


“Ciao Isabella. Finalmente associo il tuo viso alla tua voce. Molto piacere di conoscerti e complimenti per il tuo lavoro”. Me lo disse sorridendomi e l’imbarazzo mi colse, ma non potevo lasciarmi andare a grandi sorrisi. Il mio capo mi osservava da lontano.


“Ciao Emanuele. Il piacere è tutto mio credimi. Finalmente possiamo confrontarci da vicino. Dopo c’è una cena tra tutti i colleghi partecipanti all’evento. Sarei molto lieta di averti con noi”. Parlai così velocemente che nemmeno mi resi conto del fatto che la conferenza stava per terminare e sarei dovuta correre a chiudere gli interventi.


Mi sentivo impacciata e totalmente abbagliata da quegli occhi. Lo salutai dopo essermi accertata della sua presenza e corsi dal mio capo.


Andammo tutti a cena. Emanuele ed io parlammo tutta la sera, gli feci qualsiasi tipo di domanda e lui con aria interessata rispondeva senza esitare. Poi, finita la cena, mi disse che voleva passeggiare un po’ per Firenze. Mi chiese di accompagnarlo.


Accettai.