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Leonardo Da Vinci #3 © genialtutor.com
Il concetto di “Pittura” maturato da Leonardo non è solo singolare e innovativo, ma racchiude in sé il “procedere pittorico” dell’artista-scienziato. Per Leonardo la pittura è essenzialmente composta da due parti in stretta relazione fra loro: la figura e il colore... vediamo questi due aspetti.
Leonardo Da Vinci #3
Il concetto di "Pittura" per Leonardo Da Vinci
Per Leonardo la pittura è essenzialmente composta da due parti articolate fra loro: la figura, che comprende il disegno e la prospettiva; il colore, che comprende la luce e le ombre.
Scrive infatti Leonardo nei suoi taccuini:
"dividesi la pittura in due parti, delle quali la prima è figura, cioè la linea che distingue la figura delli corpi e lo articola, e la seconda è il colore contenuto in detti termini”.
Leonardo chiama la figura "la linea de' corpi", perché la figura che rappresenta il corpo è definita da una linea. Nello stesso tempo, però, ritiene che la figura e il colore, che comprende la luce e le ombre, sono strettamente legati, ed evidenzia come il corpo si generi dal connubio di due componenti della figurazione, il disegno e il colore.
Tuttavia, se da una parte distingue il colore dalla linea, dall'altra afferma che per ottenere il realismo in pittura occorre evitare che il profilo dei corpi sia marcato. Scrive infatti:
"Li termini di qualunque parte de' corpi ombrosi, non si conoscono nelle ombre e ne' lumi loro, ma nelle parti interposte in fra li lumi e le ombre”.
Così scrivendo, esprime il concetto di “sfumato”, che gli permette di ottenere unità nell'immagine. Ad esempio, in un'opera complessa come la Vergine delle Rocce (conservata al Museo del Louvre), Leonardo raggiunge l'unitarietà della composizione attraverso la tecnica dello sfumato, che crea una particolare atmosfera, e “tiene insieme” la figurazione, creando gradualità di piani in diversa lontananza, in una sorta di unitarietà cromatica finale.
Nella Vergine delle Rocce (versione successiva, conservata alla National Gallery di Londra), Leonardo tende a sovrapporre linea e colore. Infatti, consiglia di colorare "i termini” (ossia i profili delle figure); in tal modo, il termine del corpo, non apparirà come un contorno segnato, netto e tagliente. Questo dettaglio, che si osserva in tutte le opere vinciane, conferisce particolare soavità alla figura.
Nel San Giovannino (Museo del Louvre), realizzata tra il 1513 e il 1516, si evince la luce cinerea osservata da Leonardo nella Luna. Si tratta di un'opera realizzata in età avanzata, quando Leonardo era stato colto da una paralisi al braccio che gli rese più difficile il dipingere. Tuttavia, si tratta di un’opera che ha un fortissimo impatto, trasmettendo una forza evocativa che ci trasferisce in un’altra dimensione.