La politica italiana. Un caos medioevale
Considerazioni sulla politica italiana.
La politica italiana. Un caos medioevale.
La politica italiana. Una confusione medioevale.
L' Italia un Paese che interessa tutte le grandi potenze mondiali per la posizione fisica che permette, con poche navi ed aerei, di dominare tutto il sud d'Europa. Ai tempi del monocolore democristiano i vari presidenti avevano come interlocutori politici che, al di là di approvare o meno il loro operato, hanno saputo sfruttare questo vantaggio anche a favore del nostro Paese. Con il passare del tempo molte cose sono cambiate. È nata l'Europa Unita e immancabilmente, per questioni anagrafiche, sono cambiati anche i politici. Purtroppo per un tempo questi non hanno avuto la preparazione dei loro predecessori. Il peso internazionale dell' Italia si è così molto indebolito fino all'ingresso in politica di Berlusconi. Egli, sfruttando le conoscenze che aveva come imprenditore, ha ridato valore ai rapporti internazionali. Purtroppo la sinistra, che non voleva perdere il potere creato, lo ha combattuto con ogni mezzo legale e non, impedendogli di dare nuovo lustro alla politica italiana. Sulla spinta del Cavaliere sono nati vari personaggi politici. Alcuni, come Fini, per la sete di guadagno, si sono suicidati politicamente. Altri, come Salvini e la Meloni, hanno intrapreso un percorso differente. Anche loro hanno trovato, e stanno trovando, una forte resistenza da parte della sinistra ed anche dalla UE . Il sistema creato che ha politicizzato magistratura, avvocatura e i vari posti che contano nella struttura pubblica italiana, hanno impedito per ora quel cambio necessario di cui il nostro Paese necessita. Per cui oggi, per cambiare la situazione, bisogna che la destra conquisti tutte o quasi le regioni in modo che il governo centrale si dimetta ed il Presidente non abbia altra scelta di mandare la gente a votare. Quindi stiamo vivendo da vari anni in un caos politico, dove tutti sono contro tutti, ma quando serve per impedire il cambiamento, si mettono insieme anche se hanno idee e principi totalmente differenti. Così i governi del Presidente durano poco e la credibilità del nostro Paese continua a diminuire. Per fortuna la posizione fisica non la possono cambiare. Ma fino a quando questa ci salverà e ci consentirà di continuare ad avere un minimo di importanza internazionale? Le decisioni devono tornare subito al popolo che deciderà che futuro vuole avere.