ANTICA APICOLTURA DIMAURO di Roberta Dimauro

Founder Junior

L'ARCHITETTURA INGEGNOSA DELLE API

2019-05-14 15:00:50

Le api adoperano 10 kg di miele per costruire circa 1 kg di cera, pertanto hanno scoperto il sistema migliore per risparmiare cibo ( miele) e materiale da costruzione (cera) e allargare lo spazio all’interno del favo.

Le figure geometriche che, a parità di perimetro, hanno un’area più grande sono, nell’ordine, il cerchio e quindi i poligoni con un alto numero di lati (quindi l’ottagono più dell’eptagono, questo più dell’esagono e così via). Se le api costruissero celle isolate, sarebbe quindi conveniente la forma circolare perché usando la stessa quantità di cera avrebbero maggiore spazio a disposizione. Ma un favo è fatto da più celle e affiancando più cerchi resterebbe tra essi spazio vuoto non utilizzabile. L’esagono risulta dunque il miglior compromesso tra un cerchio e un poligono, perché è la figura geometrica col più alto numero di lati che riempie uniformemente un piano e richiede perciò poca cera (perché ogni lato è in comune con una cella vicina).

inoltre pare che la formazione di questa struttura a celle interconesse in tutti i lati , aiuti la propagazione delle vibrazioni delle api, di modo che nella loro comunicazione meccanica, cioè quella eseguita tramite la danza anche api distanti, ma sullo stesso piano, possano percepire il messaggio della danzatrice. Anche in questo la natura è ingegnosa!