ANTICA APICOLTURA DIMAURO di Roberta Dimauro

Founder Junior

INIZIA IL PERIODO DELLE IMPOLLINAZIONI ...AGRICOLTORI E APICOLTORI IN COLLABORAZIONE

2019-03-14 14:24:14

OK ci siamo! e' partito il periodo dell'anno più atteso in assoluto da noi apicoltori, quello del risveglio vegetativo!. sono fioriti mandorli, ciliegi, albicocchi , susini a breve anche il pesco, è un'esposione di fiori rosa e bianchi...una meraviglia! in questo periodo il telefono squilla per le richieste di impollinazione...E' importantissima per far si che le api si nutrano bene e l'agricoltore porta al massimo la produzione delle proprie colture e la qualità del raccolto.. ci sono comunque delle regolamentazioni e costi base per questa collaborazione e soprattutto occhio alle truffe!!

REGOLA FONDAMENTALE PER LA GIUSTA COLLABORAZIONE 

La prima di tutte, fondamentale, addirittura stabilita per legge ( legge n 313/2004 art 4) é la seguente : "Al fine di salvaguardare l'azione pronuba delle api, le regioni, nel rispetto della normativa comunitaria vigente e sulla base del documento programmatico di cui all'articolo 5, individuano le limitazioni e i divieti cui sottoporre i trattamenti antiparassitari con prodotti fitosanitari ed erbicidi tossici per le api sulle colture arboree, erbacee, ornamentali e spontanee durante il periodo di fioritura, stabilendo le relative sanzioni." 

c'è da precisare che se l'apicoltore trova delle famiglie morte a causa di avvelenamento da diserbanti o antiparassitari può richiedere un risarcimento economico all'agricoltore pari al valore dell'acquisto di nuove famiglie cioè circa €150/160 a famiglia. in presenza di api è possibile solo tagliare l'erba in eccesso. 

Questo regolamento è relativo al servizio di impollinazione, ma anche per aziende che non hanno richiesto tale servizio ma hanno al confine o vicinanze un 'apiario hanno il dovere di avvertire l'apicoltore dei trattamenti chimici in programmazione per dare la possibilità di spostarle in tempi utili.

REMUNERAZIONE DELL'APICOLTORE E OCCHIO AI FURBETTI!

Un servizio di impollinazione ben fatto richiede un notevole impegno d aparte dell'apicoltore , il quale deve sostenere costi elevati tra nutrizione stimolante, trasporti, manodopera, usura dei materiali ecc.., inoltre a differenza di ciò che si potrebbe credere, dai fruttiferi, non si ottiene alcuna o minima produzione di miele, per di più il tempo è ancora freddo e instabile e ciò che le api raccolgono lo consumano per scaldarsi, soprattutto di notte. In queste condizioni si comprende come non sia sufficiente l'impegno da parte dell'agricoltore a non effettuare trattamenti, ma necessiti anche di un congruo compenso.

Perchè occhio ai furbetti? 

  • si posizionano in media dalle 3 alle 5 arnie a 10 telai ad ettaro, quasi il doppio se le arnie sono su 6 telai ,per avere il giusto affollamento sui fiori e il risultato ottimale. Quindi attenzione a chi vi dirà che vi porta molto più del necessario, c'è chi si presenta con 20 famiglie su 2 ettari! in questo caso si crea un sovraffollamento e le api tenderanno a cercare altri campi da bottinare, quindi vi ritrovate a pagare anche il costo del lavoro d'impollinazione ai limitrofi..
  • il costo si aggira in media da € 30 a €40 per famiglia, se vi chiedono di più è smisurato, se di meno o addirittura gratis le famiglie sono povere e non hanno la giusta forza, il bottinamento è al minimo e di conseguenza anche i risultati
  • Occhio alle arnie fantasma! pur di guadagnarci sopra è possibile che vi portino arnie vuote in mezzo a quelle popolate... tanto chi si mette a guardare un'arnia a distanza ravvicinata per  vedere se le api escono ed entrano per lavorare?!

Questi sono alcuni dei consigli utili per chi ha terreni ed intende aumentare la produzione con il lavoro degli insetti pronubi. Ovviamente siamo a disposizione per chi volesse saperne di più su questo servizio.

UN GRANDE PASSO AVANTI !!

L’Unione europea vieta l’utilizzo di tre pesticidi neonicotinoidi, tra i principali responsabili della scomparsa delle api. 

Al via l’operazione salva api. A contrastare l’estinzione della api – o perlomeno a provarci – ci pensa l’Unione Europea, che il 27 aprile ha approvato la proposta della Commissione di vietare l’utilizzo di tre pesticidi neonicotinoidi, considerati veri e propri “killer” delle api. Nello specifico, vengono vietati i principi attivi imidacloprid, clothianidin e tiamethoxam che potranno essere usati solamente all’interno di serre permanenti.