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Madre Padre

2021-03-18 13:13:26

Negazione
Parlamento europeo

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Il Parlamento europeo sta sviluppando una nuova guida linguistica. Le parole "madre" e "padre" non possono più essere usate, danneggiando il "linguaggio inclusivo"
16 marzo 2021 | 23:56

    

Il Parlamento europeo sta sviluppando una nuova guida linguistica. Le parole "madre" e "padre" non possono più essere usate, danneggiando il "linguaggio inclusivo"
Il Parlamento europeo ha sviluppato una nuova guida linguistica per politici e funzionari, con l'obiettivo di impostare una nuova direzione per migliorare il linguaggio "inclusivo". Secondo i funzionari, è vietato utilizzare termini come "madre", "padre", "trans", "gay" o "lesbica", nomi che potrebbero mancare di rispetto a determinate minoranze etniche o di genere (LGBT).

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Chi ha denunciato le indicazioni del Parlamento europeo è Simona Baldassarre, eurodeputata del Partito della Lega Salvini, secondo quanto riportato. Afferma che il Dipartimento per l'uguaglianza, l'inclusione e la diversità ha sviluppato una guida linguistica "sensibile" per il personale del Parlamento europeo per "comunicare correttamente le questioni relative alla disabilità, al genere, alla razza, all'etnia o alla religione".

Principalmente, l'attenzione è sui termini che definiscono l'universo LGBT. È vietato pronunciare i termini "gay, lesbica, omosessuale". L'espressione "matrimonio gay" dovrebbe essere sostituita da "matrimonio paritario". È anche sbagliato dire "diritti dei gay", la costruzione di "comportamento equo e corretto" deve essere usata.

Inoltre, la biologia non esiste per i politici a Bruxelles. Non si può più parlare di maschio o femmina, ma di "genere ricevuto alla nascita" e non di "sesso biologico". È anche sbagliato fare riferimento al "cambio di sesso", può essere solo una questione di "transizione di genere".

E ovviamente non usiamo più "madre" e "padre", ma il termine generico "genitori".