annalisa albera

Come sono fatti i genitori della nuova era?

2021-01-17 16:01:51

Cibernetici? Ultratecnologici? Iperconnessi ?? No, molto ma molto di più

eccoci arrivati all’argomento che più mi sta a cuore: i bambini e la vita all’aria aperta.
Ormai è chiaro a tutti che stiamo crescendo in ambienti sempre più sicuri, forse, confortevoli, forse, ma saturi di cemento ed asfalto, sempre più lontani dall’ambiente naturale.
Eppure...noi siamo natura! noi siamo fatti di elementi naturali: il 90% del nostro corpo è composto d’acqua, le nostre ossa sono fatte di minerali, il nostro organismo segue la ciclicità delle stagioni, così come la donna segue le fasi lunari ed anche la gravidanza.
E’ inevitabile che i nostri figli si trovino a soffrire, per la mancanza di natura nella loro vita. 
Per spiegare queste sensazioni così profonde, sono stati coniati il termine “biofilia” e “deficit di natura “
il concetto di biofilia si basa appunto sulla presa di coscienza del nostro inscindibile legame con la natura: le nostre radici sono da ricercare nella terra, nell’acqua, nell’aria e non nel cemento. indica poi l’effetto terapeutico che la natura ha su di noi. niente di troppo trascendentale: la scienza sa da tempo che alberi e piante emettono delle microparticelle in grado di contrastare varie tipologie di malattie, dal cancro alla depressione.
Sicuramente sarà per tutti voi molto immediato riconoscere l’effetto benefico che ha un paesaggio naturale sul nostro umore: che sia una spiaggia assolata, una montagna innevata, un bosco rigoglioso o il giardino di casa, l’idea di sederci anche solo per ammirare il paesaggio qualche minuto, ci fa sentire meglio.
il deficit di natura è quindi l’esatto opposto: la sensazione di stress e di stanchezza cronica che ci prende quando viviamo per tanto tempo in situazioni urbane o addirittura, come sta avvenendo in questo 2020, di isolamento domestico.
E’ una patologia che colpisce soprattutto i bambini e che si esprime in tutte quelle caratteristiche che poi spesso portano i bambini ad essere etichettati a scuola: obesità, iperattività, deficit di attenzione e di apprendimento. Stare all’aperto, al contrario, stimola l’apprendimento in varie forme. Aiuta a sentire maggiormente se stessi, a comprenderci meglio, favorisce la socializzazione, la salute psicofisica, il movimento, la coordinazione, l’attenzione, la motricità, il senso del rischio… credo che la lista sia infinita.
Negli ultimi tempi stanno nascendo e si stanno diffondendo in tutta Italia asili nel bosco e scuole naturali. Pur cercando di diffondere tutti la stessa filosofia e le stesse pratiche educative, esistono almeno tre filoni diversi di associazioni e realtà diverse che operano per l’outdoor education. Se siete interessati all’argomento, potete facilmente trovare su internet il percorso più adatto per i vostri figli. Partendo dall’asilo del mare di Ostia, fondato da Danilo Casertano, Sabina Bello e Paolo Mai,per arrivare alla pedagogia del selvatico di Selima Negro. 
nella mia esperienza, sono ormai qualche anno che ho introdotto l’educazione all’aperto nella mia struttura educativa per i bambini da 0 a 3 anni. Ma non vi nascondo che ancora devo combattere con molti stereotipi e false credenze relative al vivere e imparare all’aperto. 

allora sfatiamo alcune di queste credenze:
i colpi di freddo non esistono, i malanni sono dovuti a batteri e virus e molto spesso questi ultimi proliferano soprattutto in ambienti caldi ed umidi. 
d’inverno fa troppo freddo per uscire, quando piove o nevica meglio stare al chiuso. non esiste cattivo tempo ma cattivo equipaggiamento sì: ormai in commercio si trova ogni tipologia di abbigliamento tecnico che permette di uscire in ogni condizione atmosferica, senza nemmeno bagnarsi. Beh, alcuni insegnanti di outdoor education vi diranno che non ha nemmeno troppo senso ricoprirsi di plastica per andare nel bosco, ma insomma… meglio non esagerare.
Avventurarsi in alcuni luoghi può essere molto pericoloso. Prima di tutto, occorre saper distinguere tra pericolo e rischio. Nessuno vi consiglierà di mettere voi stessi o i vostri figli in una situazione davvero pericolosa. occorre fare affidamento sulle proprie competenze ed abilità, per portare i bambini in un ambiente naturale, in tutta sicurezza. Ma ricordatevi che a differenza del pericolo, il rischio è uno strumento molto utile con il quale confrontarsi e imparare a conoscersi….

In questa lezione, però tratteremo l’importanza di stare all’aria aperta dal punto di vista dei genitori. Fare la scelta di introdurre i propri figli in una scuola che pratica l’outdoor, significa averne compreso appieno il significato, quindi significa anche prediligere la vita all’aria aperta nell’ambiente familiare.

perciò partiamo dal vivere il più possibile in natura. Chi è più fortunato e vive in un contesto di campagna, non avrà grosse difficoltà, nel passare del tempo in natura. Lo stesso vale per chi vive al mare o in montagna, oppure per chi ha un grande giardino. Chi vive in città, potrebbe trovare comunque il tempo per gite fuori porta, magari approfittando anche per fare qualche sport. In alternativa, sfruttate i parchi cittadini per invitare i vostri figli a fare attività all’aperto. 

i giovamenti per la salute saranno innumerevoli, dal fissare la vitamina D attraverso i raggi solari, al giovare del benessere che possono dare alberi e piante.

per quanto riguarda l’equipaggiamento, beh dipende da quanto tempo pensate di trascorrere all’aperto, ma ricordatevi di avere sempre con voi il cellulare carico, delle borracce con l’acqua, un cambio per i vostri figli, magari un frutto per fare uno spuntino, salviette, fazzoletti, un piccolo kit di pronto soccorso. 

Ho già accennato di come in commercio si possano trovare tute e altri indumenti che proteggono dal freddo e dall’acqua. Se la giornata è piovosa, non rinunciate a fare una passeggiata: scoprirete che anche la pioggia può offrire momenti di divertimento e persino di apprendimento per voi e i vostri figli.

A questo punto: quali attività si possono svolgere in natura? Beh, sicuramente ci sono tantissimi sport da praticare in campagna oppure in un parco cittadino, dalla bicicletta al monopattino, dalla palla al freesby. Ma scoprirete piacevolmente che potrete divertirvi anche con niente. Arrampicarsi sugli alberi, raccogliere conchiglie o seguire il tragitto delle formiche, possono sembrare a voi attività scontate oppure addirittura noiose, in realtà per i vostri bambini possono essere piacevoli novità e aiutano senza dubbio ad aumentare molte abilità psicomotorie.