Fare , ...saper fare e ...saper far fare
Energy Performance of Building Directive
Ovvero gli obiettivi al duemilacinquanta per la prestazione energetica degli edifici ; il percorso e' tracciato.
E' statisticamente determinato che in Europa gli edifici sono responsabili di ben il 40% del consumo energetico totale e del 36% delle emissioni dirette/indirette di gas-serra legate al consumo energetico.
E' evidente che sia necessario ed ormai urgente ridurre le emissioni, invertire la rotta e combattere il cambiamento climatico (cos.to effetto serra).
Proprio in quest’ottica sussistono precisi obblighi e vincoli di natura progettuale (sia che si tratti di nuove costruzioni, sia che si vada ad intervenire su edifici esistenti).
La nuova Direttiva UE sulla prestazione energetica degli edifici EPBD (Energy Performance of Building Directive) e' strumento atto a fornire ai governi nazionali gli strumenti per diminuire i fabbisogni del parco immobiliare nazionale (e ridurre le bollette per la conduzione).
fonte Logical Soft
Per gli edifici esistenti è prevista l’introduzione da parte degli Stati membri di soglie minime prestazionali, basate sulla quantità di Ep,MAX (energia primaria massima) per mq/anno che gli edifici potranno utilizzare.
Per gli edifici non residenziali
Ogni stato membro dovrà fissare soglie massime di prestazione energetica basate sul consumo di Ep al fine di ottenere i risultati indicati di seguito. Le soglie sono stabilite sulla base del consumo energetico del parco immobiliare nazionale al 1° Gennaio 2020.Tutti gli edifici non residenziali dovranno attestarsi al di sopra delle seguenti percentuali rispetto al parco immobiliare con le prestazioni peggiori:
16% nel 2030
26% nel 2033
Per gli edifici residenziali
Per questi edifici gli standard di prestazione energetica minima sono fissati dagli Stati membri sulla base di una srategia nazionale. Tale strategia prevede la progressiva ristrutturazione del proprio parco immobiliare affinché sia reso ad emissioni zero entro il 2050.
Gli obiettivi intermedi per gli edifici residenziali sono quelli di
ridurre il consumo medio di energia primaria del 16% entro il 2030 e di ridurre il consumo medio di energia primaria del 20-22% entro il 2035.
Sono esclusi dagli obblighi previsti dalla nuova Direttiva EPBD :
-edifici vincolati e protetti; - immobili storici; - edifici temporanei;
- - chiese; - abitazioni indipendenti con superficie < 50 mq; -
- case vacanza, ovvero le seconde case occupate per meno di 4 mesi/anno;
L' EPBD introduce inoltre il “passaporto di ristrutturazione“. Si tratta di un documento utile ai proprietari per pianificare interventi che gradualmente portino ad azzerare le emissioni inquinanti dell’immobile con orizzonte temporale al 2050.
La nuova EPBD incoraggia fortemente l’utilizzo della domotica . Tale tecnologia garantisce il corretto funzionamento degli edifici e la massima efficienza in ogni condizione climatica. Suggerisce inoltre la creazione di banche dati digitali per la gestione degli stessi.
Per quanto riguarda la mobilità sostenibile, propone la realizzazione di infrastrutture diffuse per la ricarica dei veicoli elettrici negli edifici residenziali e commerciali