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Efficienza e professionalità nelle emergenze
Come in un’emergenza, anche i professionisti del settore olistico devono dimostrare efficienza e professionalità
Bologna agosto 2018, una tragedia evitata.
Forse qualcuno se l'è dimenticata questa tragedia, perché il giorno dopo è crollato il ponte Morandi a Genova Una giornata tranquilla.
Siamo già in ferie e stiamo pregustando il meritato riposo. Il clima è molto caldo, afoso, soffocante. Non immaginiamo neanche come potrebbe diventare.
Presto però saremo in spiaggia al mare e ci immergeremo nell'acqua fresca dell'adriatico. Tutto programmato: la pensioncina, la spiaggia, il bagno, il maestro di nuoto, le serate nei locali.
All'improvviso. Ma cosa fa? Perché non frena? Oh mio Dio! Noooo!
Una prima deflagrazione, un boato tremendo, le auto a mala pena riescono a fermarsi, un fuggi fuggi verso la salvezza. L'odore del gas fa presagire qualcosa di terribile.
Un'esplosione devastante rompe i vetri delle finestre, fa tremare le case di tutto il quartiere e crollare parte del ponte, pare fosse 50 volte superiore alla forza della bomba alla stazione… e noi qua ce la ricordiamo bene.
Una fiammata immensa col fuoco che ti insegue per i vicoli e le stradine.
Non c'è scampo.
Allarme generale, tutte le forze a disposizione vengono concentrate su questo evento. In otto minuti è stata evacuata la zona, appena in tempo per evitare una strage. In sei minuti sono arrivate 26 ambulanze, tre auto mediche e l'elisoccorso per soccorrere 145 persone. I vigili del fuoco, con le loro autopompe e un elicottero, hanno domato l'incendio in due ore e 40 minuti, proseguendo poi per raffreddare l'ambiente. In meno di ventiquattr'ore autostrade e tangenziale sono riaperte.
Più di 200 sopralluoghi in zona confermano che nessuno edificio è pericolante e quindi nessuno deve essere sfollato.
Un servizio d'ordine anti sciacalli presente da subito e per tutta la notte.
Come è possibile una simile efficenza? Innanzitutto una meticolosa preparazione di tutti gli operatori coinvolti.
Questa preparazione dovuta ad una formazione altamente professionale in cui ognuno svolge perfettamente i propri compiti, senza invadere le competenze altrui.
Poi una organizzazione frutto di uno studio maturato anche attraverso una simulazione virtuale e pratica delle varie possibilità di incidenti.
Niente deve essere lasciato al caso, nulla deve essere improvvisato, ma tutto deve corrispondere ad una prassi di intervento provata e riprovare infinite volte, vista e rivista più volte almeno sulla carta, e adattata ad ogni eventuale situazione.
In questi momenti tragici gli operatori non hanno il tempo per pensare, tutto deve poter funzionare come un automatismo.
Anche nei corsi di "Primo soccorso" vengono insegnati dei protocolli standard, perché si è visto che risultano essere la strategia più efficace di intervento.
Nell'attività di ogni professionista possono accadere avvenimenti imprevisti che, senza raggiungere la catastrofe descritta, non corrispondono a quanto hai prestabilito e scombinano la programmazione del tuo lavoro.
Possiamo considerare questa esposta una tragica metafora.
Come ogni professionista, in qualunque settore operi, devi basarti su una formazione qualificata che comprenda anche un certo periodo di tirocinio che ti alleni alla soluzione di casi, per così dire, estemporanei. Questo per poter far fronte ad eventuali situazioni non previste, per esempio una reazione indesiderata.
Devi saper riconoscere i tuoi limiti, fermarti dove è necessario l'intervento di competenze non tue e saper consigliare il professionista più indicato per completare il tuo lavoro.
Questo è voler dire professionalità.