La tecnica di cui parlerò nelle prossime righe è nata da un’intuizione molto ben riuscita, mentre svolgevo una seduta con una paziente.
Gli interrogativi, a cui cercava di dare risposta, erano tra i più comuni:
“Ma come ho potuto non accorgermene prima?”, “Come faccio a non riuscire a staccarmi da questa persona?”, ed altri ancora…
In quel momento, l’intuito mi ha condotto a proporle questa esperienza.
“Immagina il viso del manipolatore col suo tipico ghigno, riportato su un post-it vuoto bianco.
Su un secondo post-it colorato, elenca tutte le qualità che hai visto nella persona, soprattutto nei primi tempi della relazione: quindi gentilezza, disponibilità, amore, galanteria.
Tutto quello che per te è stato importante riconoscere e che effettivamente l’altro manifestava.
Ora fai attenzione a questo piccolo ma decisivo particolare: sovrapponi il post-it colorato che riporta l’elenco delle qualità, al post-it bianco su cui stai immaginando il suo volto e, lentamente, stacca il primo (ricco di belle parole) per rivelare il vuoto del secondo sottostante.
Alla mia cliente, e a chiunque stia leggendo, è importante sottolineare che tali qualità tanto significative e straordinarie, sono quelle che vi appartengono e che il manipolatore ha visto bene in voi.
Quindi, nonostante i comprensibili momenti di scoramento, di vuoto, di perdita e di confusione, man mano che il processo di guarigione farà il suo corso, ricorda che sei tu ad essere tutte queste cose preziose e che tornerai a riappropriartene molto presto.
Buon cammino