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Beagle senza guinzaglio e il mito dei favolosi cani liberi
Beagle senza guinzaglio - Uno dei luoghi comuni più diffusi dice che i cani bravi li lasci liberi, mentre il beagle no... Vediamo perché non è così.
Uno dei luoghi comuni che si sentono quando ci si incontra tra proprietari di cani è quello che circonda il guinzaglio.
Nell'immaginario delle persone, da molto tempo si sono create delle credenze.
Secondo queste credenze, chi cammina con il cane sempre senza guinzaglio:
- è un proprietario bravissimo e intelligentissimo;
- ha un potere mentale fantastico che con il solo sguardo crea un legame invisibile con il cane;
- il cane è bravissimo e intelligentissimo;
- il cane sa fare tutto.
Allo stesso tempo, chi cammina con il cane sempre al guinzaglio:
- è un proprietario incompetente e mediocre;
- non è capace di fare niente e ha bisogno del guinzaglio per far stare il cane vicino a sé;
- il cane è pessimo e idiota;
- il cane non sa fare niente.
Queste credenze infondate colpiscono particolarmente i proprietari di beagle.
Proprio perché si scontrano con le caratteristiche di razza di questo cane, spesso queste credenze portano a dire che «il beagle scappa».
Purtroppo con l'andare del tempo anche gli stessi proprietari si convincono di avere un «cane stupido».
Ecco, solo perché è necessario tenerlo al guinzaglio nella maggior parte delle passeggiate, non vuol dire che sia stupido!
Per colpa di queste credenze si rischia di rovinare il rapporto cane-proprietario quando in realtà si potrebbe creare un'ottima relazione.
Due parole sul «beagle che scappa»
Diciamo subito che molto dipende dalle caratteristiche del singolo individuo, oltre che da quelle di razza.
Ci sono beagle che rimangono vicinissimi ai proprietari anche quando camminano senza guinzaglio.
Altri hanno una pazzesca voglia di esplorare l'ambiente che li circonda e appena vengono liberati piazzano il naso a terra e vanno.
E questo è normale. Normale!
In entrambe le situazioni non c'è niente di sbagliato o deplorevole.
Infatti chi vive con un beagle deve aspettarsi questo contrasto.
In un mondo a misura d'uomo pieno di automobili, passaggi pedonali, cancelli, ringhiere, canali con le sponde di cemento, tombini, semafori, cavalcavia, ecc., ci troviamo per le mani un cane nato per esplorare in modo indipendente vaste aree di territorio alla ricerca delle tracce di selvaggina, incurante di quello che si mette in mezzo al suo cammino.
Quindi non dobbiamo stupirci se, anche se creiamo una relazione stupenda con il nostro cane, appena viene liberato se ne va in giro e corre lontano: è nato per questo!
Esplorare l'ambiente alla ricerca di tracce gustose è il suo lavoro.
Naturalmente ci sono anche beagle che se ne stanno vicini e non hanno interesse a correre lontano appena vengono liberati al parchetto, perché come abbiamo detto al carattere di un cane contribuiscono anche le caratteristiche dell'individuo, non solo quelle di razza.
E di tutto questo non dobbiamo farcene una colpa o una ragione di malcontento, sia che il nostro beagle rimanga vicino ai piedi appena lo liberiamo, sia che rincorra l'orizzonte.
In quest'ultimo caso, però, dobbiamo tenerne conto e agire di conseguenza.
Cioè, non dobbiamo permettere che il nostro cane si metta in pericolo perché sta a NOI prenderci cura di lui, NON al cane come dice qualcuno con scuse del tipo «se vuole andare così lontano faccia pure, tornerà quando ne ha voglia, in fondo il cane sa regolarsi da solo».
In questo caso non si sa «regolare da solo», perché è nelle attitudini del beagle seguire una traccia odorosa a qualsiasi costo, anche se deve attraversare la tangenziale all'ora di punta.
E, come sappiamo bene, un sacco di automobilisti non evitano gli animali in strada.
Quindi, come comportarci se il nostro beagle ama esplorare il mondo all'impazzata?
Prima di tutto non sentiamoci umiliati se al parchetto incontriamo altri proprietari che fanno gli sbruffoni pensando di essere magnifici liberando il loro cane che «rimane vicino».
Il fatto in sé che il cane rimanga vicino al proprietario, non vuole assolutamente dire che questi siano due cime.
Ci sono altri mille aspetti di una relazione che la rendono corretta e meravigliosa, non certo esibire di fronte a degli sconosciuti un essere vivente che crediamo sia l'appendice di un ego bisognoso di conferme.
Poi, comportiamoci di conseguenza.
Se abbiamo un beagle che ama esplorare grandi spazi più di ogni altra cosa, vuol dire che non dovremo mai neanche sognarci di lasciarlo libero appena arriviamo al suddetto parco a ridosso della tangenziale, ma che lo dobbiamo liberare solo in contesti assolutamente sicuri!
Ripetiamo: in questo caso siamo NOI che lo dobbiamo proteggere dalle sue pulsioni in un mondo non adatto a lui.
In più, teniamo conto che a noi sembra che «scappi», ma in realtà se abbiamo creato una relazione anche appena decente, si tratta di un'esplorazione di grandi aree alla ricerca di tracce, il che vuol dire che il cane ci ronza intorno ma con un raggio di cinquanta, cento o duecento metri.
Questo può andare bene nella brughiera inglese, non certo da noi dove la popolazione è così distribuita sul territorio e ad ogni passo che facciamo c'è una strada.
Dopodiché, occupiamoci di soddisfare comunque le sue esigenze di movimento ma con una coscienza nuova.
Cioè, liberiamolo solo in aree sicure dove magari può incontrare altri amici e giocare liberamente ma in sicurezza.
Oltre alle aree cani, che non sempre sono quel paradiso che si crede, possono esserci anche giardini di amici, zone sicure di parchi pubblici, aree verdi condominiali dove i cani sono ammessi, eccetera.
In pratica, continuiamo a fargli fare movimento regolare occupandoci di migliorare la condotta al guinzaglio, se proprio ci fa dannare.
Tra l'altro, camminare sempre insieme a lui ha un grande risvolto positivo nel cementare ancora di più la relazione se, ad esempio, nelle passeggiate mettiamo la giusta dose di serenità lasciandolo annusare quando si vuole fermare a controllare qualche odore interessante.
Oppure se accenniamo una corsetta per distoglierlo da un particolare che lo trattiene più del dovuto.
Questo sempre soddisfacendo ogni giorno i suoi bisogni fondamentali, come ripetiamo fino allo sfinimento.
In questo modo metteremo comunque le basi per un'ottima relazione anche senza essere vittime del luogo comune "cane bravo = senza guinzaglio", "cane idiota = sempre al guinzaglio" e potremo finalmente goderci fino in fondo le passeggiate anche di fronte a qualche sbruffone. :-)