Ambra Ambrosini

Founder Senior

Le due opzioni

2020-06-14 12:38:16

Come operano le due menti

Le due opzioni


E capirai che i miracoli riflettono la semplice affermazione

"Io ho fatto questa cosa,ed è questa che voglio disfare"

Un Corso in miracoli


Siamo due menti una sbagliata e una corretta.

Il ' Corso ' da un nome specifico alle due (ricordandoci sempre che i nomi

sono simboli di simboli) e lo fa proprio perchè è cosi che noi pensiamoi in 

questo mondo, per agevolarci a capire.


Le due menti sono: 'ego' quella sbagliata,  'Spirito' quella corretta.  

Noi raramente entriamo in contatto la mente corretta,  perchè raramente 

ci fermiamo, ci osserviamo, guardiamo dentro. Siamo sempre sintonizzati con 

quello che accade fuori di noi.


Eppure lo Spirito , la nostra vera essenza , non è lontano è qui ora, dentro di noi 

E' noi. Ci parla in continuazione tutto il giorno, la sua voce è un sussurro gentile 

continuo e incessante e noi con tutta la nostra fretta e le mille cose senza importanza da fare, non abbiamo tempo di fermarci e ascoltare..........


E se anche sentiamo questo sussurro non lo prendiamo  in considerazione e 

lo scartiamo a priori, non fa parte di quello che crediamo il  nostro mondo, quindi 

non lo crediamo possibile

La fretta è il veleno della mente.


Siamo sempre sintonizzati con la mente sbagliata, ego, perchè grida più forte,

parla per primo, tuttavia lo spirito risponde sempre nel suo modo calmo, pacato 

gentile con amore e ci esorta a fare una scelta migliore.


A questo punto entra in gioco il nostro potere, perchè il potere di scelta è nostro.

Cosa vogliamo vedere ?  Sofferenza o gioia ?   Ego o Spirito ? 

Se scegliamo lo Spirito vedremo il mondo con occhi diversi e gioiremo di quello

che vediamo. C'è un altro modo di guardare il mondo .


Il miracolo avviene ogni volta che perdoni te stesso, cioè ogni volta che perdoni

le tue percezioni errate così la mente guarisce di perdono in perdono.

Di perdono in perdono la mente guarisce e impara a guardare adesso quello che c'è

non ottenebrata da giudizi e valutazioni e programmi sepolti al suo interno e 

accuratamente nascosti per non vedere.

Il giudizio è la prigione del giudicato