Amalia Cossio

Appunti di cinema: ora qualcosa di completamente diverso...

2019-06-15 06:52:56

"Bella e perduta" una favola malinconica che parla di una Italia appunto... perduta. Opera coraggiosa di Pietro Marcello in bilico tra docu-film, fantasy, favola e neorealismo. Affascinante Imperdibile.

"Bella e perduta" di Pietro Marcello 2015 una opera in bilico tra docu-film, favola, neorealismo.

Una favola sensoriale dove la poetica personale del regista incontra la realtà e ci parla, infine, della vita di tutti noi. 

Camorra amore, bene e male, ineluttabilità del destino, difficoltà della vita, vite al margine. 

Uno dei Pulcinella mandato in missione... dove lui stesso desidera l'amore, senza maschere. Gettare la maschera per rifiutare di sentire, vedere, soprattutto capire. Gettare la maschera per seguire il proprio amore e un destino terreno, non più sovrumano.

Tutto Incantevole.

Tecnicamente: Non so come abbia ottenuto questi colori desaturati, queste immagini fuori dal tempo... ma visivamente questa pellicola è realmente magica. Come la locandina. 

Elio Germano voce dell'innocente bufalo è calda mai invasiva. Plauso a Pietro Marcello la cui cinematografia fatta per immagini, singole sequenze, scene spot (ricordo la sua regia ne "La bocca del lupo") presta si il fianco a facili critiche di autoreferenzialità... ma è anche carica di una poetica e di una potenza visiva affascinante e avvolgente.
VOTO 9/10
Ps: si chiamasse Wim Wenders si urlerebbe al capolavoro, si chiama Pietro Marcello ... se lo filano 4 gatti... e 1 bufalo...

Cercate in rete, sui canali di streaming tipo CB01 questa opera poetica che vale una chance e una visione, piccole perle rare e perdute nel nulla dei programmi televisivi attuali.