Appunti di cinema : lasciamo Ceylan e la Turchia e oggi SPARLIAMO di...

Premetto che "La grande bellezza" è uno dei miei film italiani migliori degli ultimi 10 anni. Quindi io mi dichiaro Sorrentiniana. A scapito di facili e sterili critiche.

Ora da Sorrentiniana non capisco questo lavoraccio "Sorrentiniano" che risulta a tutti gli effetti un divertissement autoreferenziale e di auto-sdoganamento del regista medesimo.

Ci siamo sciroppati anche la versione internazionale della pellicola pur di capirne il senso... nulla da fare.

Una serie di sequenze di tette e di sederi (80% del film) senza arte ne parte per indicare un certo tipo di mondo corrotto che ormai lo conoscono anche i bambini all'asilo. Genere trito e ritrito al cinema migliaia di volte e film che nulla aggiunge al genere. Servillo forse è bravo ma... boh sempre con quel mezzo sorriso malato stampato addosso... dove è finita la magia de " Il divo" o la conturbante e cupa bravura de "Le conseguenze dell'amore" ??

Le uniche parti che respirano un certo feeling, dove questo filmaccio prende quota, sono quelle con la presenza della bella e brava Elena Sofia Ricci e la sua Veronica Lario, unico personaggio di cuore fra tutto il guazzabuglio.

Film inutile nella cinematografia di Sorrentino che... ok... ti sei divertito con questa soap opera televisiva ... ora torna a fare cinema sul serio.

 Voto 1/10