Appunti di cinema: la famiglia disfunzionale secondo Kore-eda Hirokazu.
"Un affare di famiglia" 2018 Una famiglia che definire... disfunzionale è un eufemismo !
Funziona tutto in questa opera toccante intima e affascinante del regista Kore-eda.
Funziona la sceneggiatura, funziona il montaggio ad incastrare gli avvenimenti e a far balzare i twist in maniaera improvvisa ed eclattante. E... soprattutto funziona la metafora dei rapporti (di sangue e non) che si confondono tra egoismi, ruberie, nefandezze, insegnamenti errati ai ragazzini, esempi da non dare. Tutto questo tra anime buttate là... al margine... lontane dalla società bene.
Se la famiglia di Kim ki-Duk nel poetico "Ferro 3" è ( o meglio non è ) in quanto evocazione di un rapporto fantasma, la famiglia di Koreeda è, in altra intesa, anche lei un fantasma, un qualcosa che nella realtà dei fatti... non può esistere nella maniera in cui noi la conosciamo.
Affascinante incursione di Koreeda nell'animo umano, nei sentimenti, nei desideri e nelle frustrazioni che desideri o egoismi fanno scatenare.
Buone le interpretazioni collettive, in spazi minimi, che il regista disegna come intimi affreschi e che riesce a farci comprendere cosa passa nella testa dei protagonisti solo con piccoli sguardi, gesti, inquadrature singole. Affascinante regia.
VOTO 8,5/10