Amalia Cossio

Appunti di cinema: dopo i vampiri di Jim Jarmusch impossibile non ammirare la Miriam di Toni Scott

2019-07-02 09:55:41

"Miriam si sveglia a mezzanotte" di Toni Scott 1983

Il fratello meno conosciuto di Ridley Scott immerge la sua idea dei vampiri in una atmosfera fascinosa ed erotizzante. Opera curiosamente concepita nello stesso periodo di "Blade Runner" del fratello Ridley con il quale, sempre curiosamente, condivide atmosfere ed echi della colonna sonora.

Pellicola che parte caleidoscopica, presto ci ripensa e cambia registro divenendo una struggente storia di amore saffico-vampiresca. Toni Scott riesce a non perdere le redini dell'opera creando ammalianti atmosfere erotizzanti.

Sarandon e Deneuve due affascinanti attrici al culmine della loro bellezza offrono alcuni dei baci più fatali della cinematografia recente.

Bowie regala una presenza di culto ma non è la ragion d'essere del film come molti credono.

Scenografia charmant. Pellicola sensoriale che regala intime paure ancestrali sull'amore Saffico e sulle creature della notte dove l'uomo è ridotto servitore che perde la egoistica sicurezza del suo posto nel mondo. 

Imperdibile piccolo cult forse imperfetto ma promosso dal pubblico dopo i primi anni di esagerata stroncatura da parte della "critica bene".

VOTO 9,5/10