Cibi & Bevande
Basta uno sguardo dentro il piatto per farsi un’idea della personalità altrui.
Da ciò che mettiamo nel piatto, e da come lo mangiamo, si possono dedurre alcuni tratti della nostra personalità. Come rivelano alcuni filoni di ricerca di storia, genetica e psicologia.
Mangiare è molto più di un istinto di sopravvivenza o la soddisfazione di una necessità biologica. È parte della cultura di un popolo, della sua struttura sociale e della sua storia. Soprattutto, è una sorta di presentazione di noi stessi. «Il nostro atteggiamento verso il cibo è importante perché mangiare è forse l'esperienza più coinvolgente della vita: il cibo si incorpora, lo trasformiamo in una parte di noi stessi, e per questo diventa espressione del nostro rapporto con il corpo
La società attuale ha moltiplicato le tribù alimentari, dividendoci in onnivori, vegetariani, vegani, ecc
l motivo? «Più una società si libera dai morsi della fame, che hanno segnato per secoli la storia dell'alimentazione, più gli individui si sentono liberi di fare scelte.
Negli ultimi anni gli psicologi sociali hanno fatto del rapporto con il cibo materia di studio. Scoprendo fino a che punto creatività, intransigenza, aggressività, ansia, fiducia in noi stessi abbiano buone probabilità di rivelarsi a tavola.
Sembrerebbe che la predilezione per dolce e salato ha un preciso collegamento caratteriale: i tipi "dolci", che vanno pazzi per pasticcini, torte e dessert, sono più emotivi e propensi ad avere cura degli altri, i tipi "salati", ghiotti di pasta, pizza e cracker, sono invece estroversi e indipendenti.
Secondo lo psicologo del cibo Leon Rappoport, docente alla Kansas University, le motivazioni alla base dei nostri acquisti al supermercato sono collegate alle teorie sulla struttura della personalità elaborate da Sigmund Freud. Di tipo freudiano sarebbe, per esempio, l'intima relazione esistente tra cibo, sesso e aggressività. Come il bimbo succhiando dal seno materno sperimenta per la prima volta il piacere dei sensi, l'adulto trova soddisfazione in cene pantagrueliche.
Alcuni psicologi ritengono addirittura che il modo in cui le persone mangiano (voracemente o meno) sia un primo indizio di come fanno l'amore. Nessuno stupore che non siano rari coloro che mischiano i due piaceri, spalmando miele o panna montata sul corpo nudo del partner.
Anche l'aggressività si può esprimere a tavola: lo dimostra l'offesa provocata dal rifiuto all'offerta di cibo, o i casi in cui la rabbia di una adolescente nei confronti dei genitori è espressa da abbuffate o digiuni.
Più recentemente, la ricerca scientifica ha evidenziato anche altri aspetti dell'alimentazione di cui siamo inconsapevoli. Per esempio, la crescente tendenza a giudicare gli altri in base a ciò che mangiano.