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Primo concetto di casa
Per casa si intende una qualunque struttura utilizzata da uomini e donne per ripararsi dagli agenti atmosferici. Essa generalmente ospita uno o più nuclei familiari e talvolta anche animali domestici, corrisponde,anche, al concetto di unità abitativa coniato dal Movimento Moderno in architettura.
La casa rappresenta, per noi moderni occidentali, uno spazio privato, intimo e intriso di molteplicisignificati simbolici che la rendono specchio e riflesso della nostra identità psichica.
L’architettura concreta degli spazi dell’abitare parla, molto più spesso di quanto potremmo immaginare, della nostra “architettura interna”, dei nostri personali modi di stabilire confini, riparie punti di contatto con l’esterno e con gli altri.
La psicologia della casaL’etimologia della parola "casa" indica, nel suo senso più letterale ed elementare, ciò che fornisce riparo, un luogo coperto che va a proteggere/difendere dall’esterno ma che, soprattutto, pone unconfine fra un “dentro” e un “fuori”.
In questo consiste uno dei più importanti significati psicologici della casa e dell’abitare: le mura, le porte, le finestre, le divisioni delle stanze sono tutti elementi che, andando a costruire e a definire architettonicamente l’abitazione, sanciscono, in uno spazio che prima era indifferenziato, una differenza, una delimitazione fra un ambiente che diviene “interno” – quello domestico appunto” - e l’ambiente “esterno” rispetto al quale il primo si definisce.
In tal senso è stato osservato che, tanto la psicoanalisi quanto l’architettura, vanno ad occuparsi entrambe del rapporto fra un “dentro” e un “fuori” – intangibile per la prima, concreto per la seconda – analogia questa che porrebbe fra le due discipline molti punti di congiunzione (Pesare, M., Le radici psicodinamiche dell’abitare).