Alex Tolloi

Founder Starter

Intelligenza Artificiale, amica o nemica? Parliamone insieme!

2019-10-09 19:05:37

Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta di come potrĂ  essere il nostro futuro.

Aggiungiamo un nuovo argomento di discussione alla sezione del blog in cui affrontiamo questioni che riguardano da vicino tutti noi. La sezione è "Discussioni" e la trovate a questo URL

http://newsspazio.blogspot.it/search/label/discussioni

Stiamo seguendo un sentiero che partendo da Scienza e Religione ed etica ci ha portato a capire la Scienza e la Tecnologia. Viviamo in un tempo unico in tutta la storia dell'umanità, un periodo che vede alcune tecnologie particolari crescere così tanto e sempre più velocemente da avere un impatto sempre più forte sulle nostre vite.

Nella nuova discussione che lancio con questo post approfondirò una di queste tecnologie "esponenziali", forse quella che più ha bisogno di essere compresa e "gestita", cosa che curiosamente sembra non avvenire nelle giuste sedi politiche.

Sto parlando dell'Intelligenza Artificiale (IA), o come trovate nei testi Inglesi AI, Artificial Intelligence.

Non è facile parlare dell'IA in così poco tempo. Prendete quindi le seguenti note giusto come una veloce introduzione per fissare alcuni punti fondamentali.

Dunque, se ne parla sin dagli anni '40 del secolo scorso e nel corso dei decenni ha avuto accelerazioni e periodi di pausa. Negli ultimi anni, se non mesi, è diventata una delle tecnologie più promettenti, e per sua natura una di quelle che potranno incidere maggiormente sulle nostre vite.

Sono tante le definizioni di IA che potete trovare. La più breve è la fantascientifica "area dell'informatica che si occupa di creare macchine intelligenti", ma non mi è molto utile per il discorso che voglio affrontare. Per adesso è importante che ci concentriamo sul capire cosa possiamo fare con IA.

Vedetela piuttosto così, pensate all'IA come a quella disciplina informatica che studia come realizzare computer/software/robot che siano in grado di mostrare un livello di autonomia sempre maggiore, tale da riuscire a svolgere compiti sempre più complessi in un sempre più ampio insieme di settori anche molto differenti tra loro, uguagliando se non superando le prestazioni di un essere umano esperto.

Vi sono differenti scuole di pensiero che negli anni si sono sviluppate, differenti approcci all'IA che provengono da varie discipline, dalla statistica alla neurofisiologia del cervello, alla logica, ecc. ecc. Personalmente sono affascinato dall'approccio che si basa sullo studiare il cervello umano per comprendere e replicarne parti del funzionamento e sulle sue creature, le reti neurali.

Ma l'aspetto che a noi in questo momento interessa è capire non tanto il come funziona un sistema di IA (se volete posso pubblicare in futuro alcuni post per approfondire questa cosa, basta chiedere) quanto imparare a conoscere il cosa è possibile fare con un sistema di IA.

Prodotti, applicazioni di IA ve ne sono da tempo in molti campi di attività. Negli anni '80 del secolo scorso iniziarono a diffondersi quelli che venivano chiamati sistemi esperti, programmi di IA (tipicamente basati su regole) che uguagliavano le prestazioni di un esperto umano in aree molto di nicchia, molto ristrette e con stringenti vincoli.

Una disciplina di IA che da sempre ha avuto grande importanza ed oggi più che mai è l'apprendimento automatico, o come avrete certamente sentito il Machine Learning, a cui si è aggiunto il Deep Learning.

In sostanza si tratta di realizzare metodi per far sì che un programma possa imparare nuova conoscenza dall'ambiente, dai dati su cui opera, con sempre maggiore autonomia.

Ora più che mai quest'area di indagine è quella che è alla ribalta, e dal nostro punto di vista ci basti sapere che con il Machine Learning un programma di IA è in grado di aumentare la propria performance anche in aree più ampie rispetto a prima e quindi potrà essere applicabile a contesti più vasti, in un sempre maggiore numero di settori. Uno molto di tendenza oggi è la guida automatica di automobili, senza un autista-umano a bordo.

Secondo le previsioni di molti studiosi è possibile che gli studi sull'IA porteranno nei prossimi 5, 10 o 20 anni ad avere programmi/App/robot in grado di essere così avanzati da poter sostituire l'uomo in almeno il 40% di tutte le attività che ad oggi sono svolte - appunto! - da un essere umano.

Partiamo proprio da quest'ultima osservazione e tanto ci basta per avviare la nostra riflessione e discussione.

Come sappiamo la ricerca continua e, come abbiamo visto dalle precedenti discussioni, la tecnologia aumenta sempre più velocemente ed avrà un ruolo sempre più forte sulle nostre vite. Sono i tempi esponenziali in cui viviamo, sia che ne siamo coscienti, sia che non lo siamo. Come la affrontiamo? La cavalchiamo o la subiamo? E come?

Ecco il mio pensiero, dopodiché aprirò la discussione alle vostre considerazioni.

Non parlerò in questo contesto delle paure mostrate da molti personaggi illustri circa la possibilità  che un sistema di IA così avanzato da superare la capacità di un essere umano, un sistema di IA dotato di una propria 'autocoscienza' indicato oggi come AGI (Artificial General Intelligence) e qualche anno fa come IA Forte, possa rappresentare un pericolo fisico per l'umanità.

Non siamo ancora a questo punto (e facciamo benissimo a parlarne già da ora), ma non c'è bisogno di arrivare ad un robot senziente per provocare grossi impatti sulla società. Ci basta molta meno IA per incidere pesantemente sulle nostre vite.

Stiamo parlando di processi così dirompenti e che hanno un carattere così ampio per la nostra società intera, non confinati cioè ad una nazione, ma che avranno un peso su interi continenti. Proprio per il loro carattere globale e per le enormi conseguenze che possono produrre se non gestite correttamente non è possibile affrontarli con gli strumenti ordinari che ogni società utilizza nel quotidiano.

Ad eventi eccezionali occorrono soluzioni altrettanto eccezionali che non possono non venire dal mondo politico, che è quello che governa - dovrebbe almeno! - le società.

Come sappiamo dalle definizioni la scienza e la tecnologia guidate dall'etica dovrebbero concorrere al bene comune. Decisioni strategiche non possono non essere prese se non in ambito politico, proprio per definire ed attuare specifiche strategie da tradurre in leggi che possano portare a sfruttare al meglio la tecnologia, la IA in questo caso. Al meglio per la comunità intera, certamente.

Ma siamo davvero in questa direzione?

Personalmente vedo molto poco mondo politico "sintonizzato" su questi problemi. Se non verranno varate opportune leggi per guidare questa nuova rivoluzione tecnologica è probabile che possa prevalere un nuovo far west, in cui la farà da padrona la regola selvaggia del diminuire-i-costi-ed-aumentare-i-profitti.

E se in quest'equazione NON verrà inserito anche l'essere umano allora l'impatto sulla nostra società non potrà che essere fortemente penalizzante per i molti, specialmente più deboli. Ma non solo, perché se è vero che il 40% degli attuali impieghi potranno essere svolti da un sistema di IA, tutto questo riguarderà anche molti di noi, la gran parte.

Leggendo in rete si trovano anche qui molti personaggi illustri che propongono alcune possibili ricette. Una di queste è di Bill Gates con la sua proposta di tassare l'utilizzo di IA/Robot in modo da non renderli così tanto preferibili rispetto ad un essere umano.

Si parla anche di "Universal Basic Income", una forma di reddito di base da erogare ad ogni persona indipendente dall'attività che questa possa svolgere. Vi sono sperimentazioni in varie nazioni che stanno ottenendo risultati positivi in tal senso.

Occorre guardare fuori dalle righe, essere creativi anche qui, ideare proposte innovative e sperimentarle, poiché la IA sta arrivando e questo è un dato di fatto. Potrebbe non piacerci ma ormai abbiamo capito che non potrà essere fermata.

L'IA potrà portare meriti altrettanto grandi e globali all'umanità, nuove cure e soluzioni per i grandi mali dell'uomo, potrà aprire la razza umana alle stelle, potrà essere il grosso aiuto che stiamo aspettando.

Ma dovrà essere usata nel modo giusto, come tutte le tecnologie. Questa volta siamo ad un livello molto alto ed occorrerà cercare soluzioni altrettanto "alte". Parliamone.

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