Che cosa chiediamo con il Gay Pride. Reminiscenze dal primo Gay Pride in Sardegna.
Che cosa chiediamo con il Gay Pride. ( Tratto dalla Nota fotografica sul Cagliari Pride 2012, pubblicata in quell'anno nel mio diario di Facebook).
Che cosa chiediamo con il Gay Pride. ( Tratto dalla Nota fotografica sul Cagliari Pride 2012, pubblicata in quell'anno nel mio diario di Facebook).
Gran parte di queste rivendicazioni sono state accolte con le UNIONI CIVILI, ma ancora molto c'è da fare.
Chiediamo il riconoscimento giuridico del nostro amore.
Due considerazioni:
1) Il Gay Pride non è una carnevalata neppure nelle grandi città. Non la Gay Pride Parade (denominazione ormai troppo restrittiva), ma una LGBTQI Pride parade (cioè la parata di tutte le persone, anche eterosessuali, che vengono a manifestare se stesse portando le proprie attitudini e rivendicano semplicemente la libertà individuale a partire dalla libertà sessuale) è una festa che commemora la prima marcia per i diritti delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali, avvenuta dopo i moti nel locale "Stonewall Inn" di New York, il 28 giugno 1969. Con 43 anni di ritardo, anche a Cagliari questa commemorazione ha avuto luogo.
Moti di Stonewall
Il fatto che l'opinione pubblica generale consideri le parate dell'orgoglio omosessuale, bisessuale e transessuale, delle pagliacciate, deriva solo dalla distorsione che ne dà l'informazione di giornali che guardano solo al lato più esuberante, trascurando il resto, perché il "resto" sia l'assoluta maggioranza.
Un cenno sul concetto di orgoglio; non va confuso con l'arroganza! c'entra semmai con la consapevolezza del proprio valore e del fatto di valere almeno quanto la maggioranza e di meritare quindi rispetto; da questo derivano le nostre rivendicazioni, che espongo nel secondo punto.
2) Chiediamo il riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali, con la stessa istituzione che regola diritti e doveri delle coppie eterosessuali. Chiediamo inoltre che sia approvato un emendamento della legge Mancino contro i crimini di odio e xenofobia, che preveda anche l'omofobia come aggravante nel reato di lesioni o di discriminazione (cioè, se una persona aggredisce o discrimina un'altra persona per via del suo orientamento sessuale, deve essere pesantemente punita; chi dice che questa legge sia discriminatoria per le persone eterosessuali, dovrebbe andare contro la legge Mancino, sostenendo altresì che sia discriminatoria contro i bianchi, perché tutela i neri dal razzismo...; non succede mai che un eterosessuale sia aggredito per la sua eterosessualità, ma se capitasse, la legge Mancino, opportunamente emendata, tutelerebbe anche la persona eterosessuale).
Tuttavia, anche gli eterosessuali devono preoccuparsi della tutela della libertà sessuale, che è in fondo il pilastro della liberà individuale, dato che attiene al primo bene della persona: il proprio corpo, su cui l'individuo è sovrano. Libertà sessuale però non vuol dire solo facoltà di fare sesso con chi ci pare (nel rispetto dei diritti altrui), ma anche riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali, paritariamente a quelle eterosessuali, dato che nella sfera del sesso, rientra anche l'amore e l'amore è il fondamento della famiglia. Il matrimonio, invece, è il riconoscimento giuridico della famiglia.
Ultime scemenze dei neofascisti. Tra le tante, che Arc ( nome dell'associazione glbt di Cagliari ) sia una sigla, mentre invece è solo l'abbreviazione di arcobaleno e di arc en ciel...
L'altra scemenza è che si metta in campo la religione. Noi abbiamo scelto il nome "Queeresima" con riferimento non tanto alla Quaresima, ma al suo significato etimologico. Quaresima deriva da "quadragesima" che vuol dire "quarantesima" in latino. Della Quaresima, come evento religioso, non ce ne importa niente. E' un fatto che riguarda i cristiani.
La Queeresima è solo la quarantina di giorni di cultura Queer, svolta a Cagliari dal 17 maggio al 30 giugno 2012. Noi ne siamo fieri. Noi facciamo cultura, i neofascisti invece creano solo ignoranza e discriminazioni, odio e violenza. In Sardegna ci sono due associazione LGBT: a Cagliari c'è ARC, a Sassari il Movimento Omosessuale Sardo. Purtroppo c'è stato chi addirittura ha sostenuto che ci fosse dietro lo zampino di Belzebù!
I fascisti vorrebbero anche imporre il confessionalismo e quindi impedire che si dissenta dalla Chiesa cattolica e dalle sue idiozie, simili a quelle di altre organizzazione fondate su ideologie illiberali. Fortunatamente i neofascisti sono solo pochi invasati e non sono maggioranza né in Sardegna, né in Italia. Fortunatamente esistono anche uomini e donne eterosessuali alleati delle persone omosessuali, persone che quindi vengono alle nostre parate, per sfilare al nostro fianco.
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PLAYLIST: Pride Cagliari 2012: Il Primo GLBT Pride in Sardegna!