Alessia Lenoci

Founder Junior

Quando il 1 maggio era festa grande

2019-05-01 05:55:27

Il mio paese ha dato i natali ad un grande uomo, Giuseppe Di Vittorio, ricordato come un politico, sindacalista, antifascista. Quello che ha reso Di Vittorio una figura ai tempi addirittura venerata, a Cerignola e non solo, è il fatto che lui era diventata la voce degli sfruttati e la loro guida.

Come padre dei lavoratori egli fece questo discorso attualissimo nel 1954, proprio un 1 maggio a Cerignola, quando, si ricorda vividamente in questo giorno era festa grande e tutto il paese scendeva in piazza.


"Contro la disgregazione sociale determinata da incredibili contrapposizioni: giovani, anziani; immigrati, cittadini italiani; nord, sud; pensionati, disoccupati; lavoratori precari, lavoratori privilegiati (si dice); ricchi e nuovi poveri… E’ necessario riaffermare il valore universale di unità intrinseco alla festa del Primo Maggio. Lavorare per i diritti, per il lavoro, per la sicurezza sul lavoro, per la democrazia in difesa della costituzione, per l’educazione delle nuove generazioni, questo è il compito di chi festeggia il Primo Maggio e questo è il cemento che unisce il Paese. Il sindacato non è più solo il luogo politico in difesa dei lavoratori, ma il luogo sociale dove si elabora una lotta democratica per la salvaguardia dei diritti di tutti. In questo contesto, il ruolo dei lavoratori è quello di uomini e donne attivi nella costruzione di una società migliore, non più soggetti da difendere ma protagonisti di un progresso sociale ampio, non solo economico, e duraturo di civiltà e di crescita nella consapevolezza di essere entrati in un’epoca storica del tutto nuova in cui il Paese deve aprirsi a nuove sfide sociali interne e deve mettersi in gioco allargando i paletti della propria tenda a uomini e donne, lavoratori e lavoratrici di altri paesi. Un Primo Maggio di unità allora, ma anche di consapevolezza di una nuova responsabilità da parte delle forze del lavoro, “consapevolezza sempre più chiara che esse acquistano della propria funzione di protagonista principale della storia contemporanea” (G. Di Vittorio, 1 maggio 1954).

La foto è di Cerignola, 1 maggio 1954.