Alessia Lenoci

Founder Junior

Effetto Farfalla

2020-03-07 12:34:38

Avete mai sentito parlare del cosiddetto "Effetto Farfalla"?

L’espressione “effetto farfalla” nasce dal titolo di un seminario tenuto il 29 dicembre del 1979 dal fisico e meteorologo Edward Norton Lorenz (1917-2008) del Massachusetts Isti­tuite of Technology. In prima battuta il meteorologo americano invece di una farfalla parla­va dell’effetto gabbiano, poi però si rese conto che bastava il battito d’ali di un esile lepi­dottero a provocare effetti meteorologici enormi. Egli aveva scoperto che piccole variazioni di temperatura e di pressione possono, a volte, generare conseguenze catastrofiche: il sem­plice battito d’ala di una farfalla in Brasile può produrre quel piccolo cambiamento del­le condizioni at­mosferiche iniziali che, una settimana dopo, potrebbe scatenare un tor­nado in Texas. 

L’effetto farfalla sembra un concetto poetico e in parte lo è ma ha delle basi ed una origine matematica. Ha a che fare con la teoria del caos e con il clima ma anche con molti altri fenomeni che si studiano attraverso numeri e modelli. Senza nulla togliere alla poesia, è affascinante anche comprendere il lato scientifico di questo effetto.

Entriamo nel campo della matematica e della fisica per parlare seriamente dell’effetto farfalla, un effetto che è stato chiamato così ma che non ha nulla a che fare con l’animale se non in senso simbolico. Si tratta infatti dell’idea che piccole variazioni nelle condizioni iniziali arrivino a produrre grandi variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema.

In modo scientifico ne ha scritto Alan Turing, in un saggio: “Lo spostamento di un singolo elettrone per un miliardesimo di centimetro, a un momento dato, potrebbe significare la differenza tra due avvenimenti molto diversi, come l’uccisione di un uomo un anno dopo, a causa di una valanga, o la sua salvezza”.


Incredibile, no?