Alessia Lenoci

Founder Junior

Ecopsicologia, stare bene attraverso il contatto con la Natura

2019-11-26 14:51:09

Avete mai sentito parlare di ecopsicologia?

L’ecopsicologia è una disciplina nata in California all’inizio degli anni Novanta. Il termine unisce le parole ecologia e psicologia, perché si parte dal presupposto che esiste un collegamento tra il disagio esistenziale che l’umanità sta vivendo nella società moderna e il degrado ambientale.
Il termine è stato coniato nel 1989, per unire discipline che erano già oggetto di studio come la psicologia verde, l’ecologia transpersonale. Con il termine ecopsicologia si vuole indagare come la psicologia possa aiutare ad affrontare la crisi ecologica e la crisi umana. Due condizioni purtroppo tipiche dell’era moderna.


Come suggerisce il nome stesso, nato dall’unione tra ecologia e psicologia, questa disciplina aiuta a migliorare il benessere personale e individuale. E della collettività. Andando ad agire direttamente sull’ambiente in cui l’umanità vive.

Perché è inutile negarlo. L’essere umano fa parte di un sistema più complesso, di un meccanismo più grande di lui, che spesso sfugge alla sua comprensione. Il degrado esistenziale che sperimenta l’umanità nella società moderna è da collegarsi al degrado ambientale causato proprio dalle attività umane.
Tutto è collegato. Niente vive separato.

Psicologia e natura: teorie dell’ecopsicologia.

Compito dell’ecopsicologia è indagare la relazione tra il benessere individuale e il benessere della natura.
L’essere umano e l’ambiente hanno sempre avuto un rapporto di forte conflittualità, ma anche di interdipendenza. Il contatto con la natura è fondamentale per la salute psichica e fisica di ogni individuo. Così come il rispetto per la natura è fondamentale per poter preservare il pianeta che ci ospita.
L’umanità sta perdendo la connessione con le proprie origini, con quella madre Terra che ogni giorno è oggetto di violenze e stravolgimenti. I cambiamenti climatici attualmente in corso, in larga parte dovuti all’azione umana, sono una delle testimonianze del degrado ambientale che si riflette inevitabilmente nella condizione umana.

Umanità e natura non sono due mondi separanti, ma interconnessi. Per sopravvivere hanno bisogno l’uno dell’altro. Se una delle due parti soffre, inevitabilmente anche l’altra ne risente.
Gli esponenti di questo filone della psicologia moderna spiegano che la perdita della connessione dell’essere umano con le sue radici terrestre può spiegare la solitudine, la crisi di valori, il vuoto esistenziale che la società di oggi si trova ad affrontare. Senza avere gli strumenti per superare condizioni che sembrano senza via d’uscita. Quando invece questa è a portata di mano. È più vicina a noi di quanto possiamo immaginare.

L’umanità è fortemente connessa alla natura, ai suoi processi evolutivi, ai suoi cambiamenti e ai suoi adattamenti. Solo quando l’avremo compreso, potremo comprendere quanto il nostro impatto sul pianeta può essere forte. In senso positivo o in senso negativo.

(da differenti ricerche sul web)