Alessia Lenoci

Founder Junior

Dichiarazione dei diritti di Madre Terra

2019-01-24 13:01:53

Nel 2008 l’Ecuador ha scritto la Dichiarazione universale dei diritti di Madre Terra e l’ha inserita nella sua Costituzione, riscritta dopo un referendum popolare. Nel 2010 la Bolivia ha seguito l’esempio dell’Ecuador, adottando il documento. Evo Morales, il primo presidente indigeno a guidare la Bolivia, ha presentato la Dichiarazione all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU) nel 2012, dicendo:"Il XX secolo è stato il secolo dei diritti umani.Il XXI secolo deve diventare il secolo dei diritti della Madre Terra e di tutti gli esseri viventi". Per vivere in armonia con la natura dobbiamo riconoscere che non sono solo gli esseri umani ad avere diritti, ma anche il pianeta, gli animali, le piante e tutti gli altri esseri viventi hanno diritti che dobbiamo rispettare. Ciò che sta accadendo adesso a causa del cambiamento climatico è legato al mancato rispetto dei diritti.

Alcuni dei diritti fondamentali sanciti dalla Dichiarazione

Diritto alla vita e a esistere;
Diritto a essere rispettata;
Diritto alla rigenerazione della sua biocapacità e continuazione dei suoi cicli e processi vitali liberi da alterazioni umane;
Diritto a mantenere la sua identità e integrità come esseri differenziati, auto-regolati e correlati;
Diritto all’acqua come fonte di vita;
Diritto all’aria pulita;
Diritto alla salute;
Diritto a essere liberi da inquinamento, contaminazione e rifiuti tossici o radioattivi;
Diritto a non essere alterata geneticamente e modificata nella sua struttura in modo da non minacciare la sua integrità o funzionamento vitale e salutare;
Diritto a un ristabilimento pieno e tempestivo per le violazioni dei diritti riconosciuti in questa Dichiarazione causati da attività umane.



Dal 2008 a oggi sono state intraprese tante battaglie a favore della sostenibilità ambientale, ma gli ostacoli sono tanti: prima di tutto non c’è una definizione univoca su cosa sia la natura e, in secondo luogo, qualunque cosa essa sia non può far valere in autonomia i propri diritti.
 
Siamo noi esseri umani a dover rispettare e far valere i diritti della natura e della Terra.


Le popolazioni indigene, che vivono nelle foreste ferite a morte, protestano di continuo, soprattutto sulle concessioni petrolifere e minerarie, ma le loro lotte in favore di una vita sostenibile non lasciano alcuna eco.

La scelta è nostra: possiamo continuare a far finta di non vedere e rischiare la nostra distruzione e quella della Terra in cui viviamo.

Oppure possiamo collaborare, un passo alla volta, e ridurre il nostro impatto sull’ambiente prendendoci cura del pianeta.

Possiamo decidere di vivere identificandoci con gli altri esseri umani, senza averne paura: siamo cittadini di Stati diversi ma di un mondo solo.

Il primo passo da fare è informarci: capiamo che cosa possiamo fare concretamente adesso, nella nostra casa e nella nostra comunità per una vita più sostenibile.

 

Da ehabitat