Alessandro Sanguedolce

CONOSCI TE STESSO: L’EVOLUZIONE DEL SIGNIFICATO DI QUESTA FRASE

2020-05-02 14:15:51

L’espressione conosci te stesso nei secoli ha cambiato drasticamente il proprio significato: è passata da un monito per tenere gli uomini al loro posto, a un concetto motivazionale che spinge le persone a cercare qualcosa di divino dentro di sé.

Una storia davvero affascinante che vorrei ripercorrere con te nel corso di questo articolo, per farti capire come una differente visione delle cose possa mutare un intero concetto.



Le origini della frase


Scritti storici ci dicono che la frase “conosci te stesso” era incisa a caratteri cubitali sulla facciata del tempio di Apollo a Delfi, sto parlando del IV secolo a.C. Questo era un edificio religioso dove i cittadini pregavano gli dei per avere dei favori e rendere la loro vita migliore.

Studiosi affermano che tale motto era un monito che veniva mosso a chiunque volesse parlare con gli dei: delle entità superiori in confronto alle quali gli uomini erano delle specie inferiori e dalla scarse capacità. 

Conosci te stesso” doveva far abbandonare qualsiasi presunzione alle persone che entravano nel tempio e insegnar loro di stare al posto proprio perché l’uomo è un essere limitato sia nel pensiero che negli atti e non potrà mai agire come un dio. Questa frase non dava nessuna speranza era come se ti dicessi: ”Non ci provare neanche tanto non riuscirai mai a migliorarti”.

Conosci te stesso, Socrate attribuì a questo motto un nuovo significato


Come forse già saprai l’interpretazione della frase: conosci te stesso da parte di Socrate è molto differente da quella che ti ho descritto nel precedente paragrafo. Grazie a Platone che ha scritto i pensieri del suo maestro ora sappiamo che l’uomo non deve sottostare al divino, a una forza più grande, ma può guardare a ciò che lo sovrasta per imparare. 





Conosci te stesso ? E’ una continua ricerca !


Il conosci te stesso socratico è uno stimolo alla ricerca, al non accontentarsi ma guardare sempre oltre. La spinta a trovare la risposta alle domande importanti sull’esistenza e sulla vita per conoscere la verità. A sua volta nello spiegare il conosci te stesso Socrate ci da due strade da seguire:

  • non accontentarti ma cerca sempre di migliorarti (raggiungi i tuoi obbiettivi), per questo prendi come esempio non modelli mediocri ma quelli più grandi di te come gli dei, solo così potrai essere pienamente soddisfatto;
  • cerca dentro di te perché non è detto che gli dei siano a un livello superiore ma è possibile che loro vivano in te, che tu stesso sia un dio e quindi possa riuscire a fare cose meravigliose.

Anche altri filosofi hanno reinterpretato il “conosci te stesso” socratico


Il conosci te stesso socratico e il concetto che sottende ha ispirato moltissimi altri filosofi nei secoli successivi che hanno deciso di dare la loro propria interpretazione, modificandone un po’ il contenuto. Nei suoi scritti Sant’Agostino cita una frase che assomiglia davvero moltissimo a conosci te stesso. Parafrasando le sue parole dice che per trovare la verità non devi cercare fuori da te ma guardare nel tuo profondo. Qui si fondono differenti influssi e teorie basate sulla conoscenza che è ciò che fa progredire l’uomo e lo fa innalzare. Ogni persona per aumentare i suoi saperi non deve basarsi esclusivamente su ciò che riceve dall’esterno ma il fulcro di tutto è la rielaborazione personale, come ognuno plasma e interpreta gli stimoli. Sant’ Agostino dice che questa capacità risiede nel nostro profondo ed è ispirata dalla perfezione.


Per molti il punto di partenza.




Conosci te stesso è stato anche il punto di partenza per altri filosofi di approcciarsi alla filosofia di Socrate e interpretarla secondo la propria linea di pensiero. Kierkegaard si interroga sulla differenza tra conoscenza e azione, dice di aver raggiunto i concetti e di aver chiaro il suo inconscio ma ha un gap che gli impedisce di muoversi verso ciò che ha scoperto. Nietzsche sposa completamente il conosci te stesso socratico e ne scrive un libro “Ecce homo. Come si diventa ciò che si è” in cui si trova costantemente sul baratro di due pensieri contrapposti per trovare la verità.  


Se vuoi approfondire un po sul celeberrimo filosofo Søren Kierkegaard ti consiglio un libro carino intitolato Diario di un seduttore, pubblicato nel 1843 all’interno dell’opera Aut Aut, il filosofo espone sotto forma di romanzo alcuni aspetti del suo pensiero filosofico, il protagonista del libro è un elegante ed astuto seduttore, che conquista la sua preda incantandola con le armi e lo spirito. Nietzsche non ha bisogno di presentazioni, ma se non lo conosci, qui trovi i suoi testi più famosi, sicuramente fra tutti ti segnalo il celebre Così parlò Zarathustra.