Alessandro Rebuscini

"Est modus in rebus".

MOVIMENTO E APPLICAZIONE DELLA FORZA NELLE ARTI MARZIALI.

2020-10-14 18:02:44

Ecco una traduzione, da me realizzata, di un paragrafo tratto da uno dei libri più interessanti riguardanti le arti marziali. In questo paragrafo è spiegato quale dev'essere il metodo di applicazione della forza in modo marziale.

Traduzione di un paragrafo tratto dal libro "The Study of China Hand Techniques" di Morinobu Itoman nella versione inglese tradotta dal giapponese e commenta da Mario McKenna. 


Movimento e applicazione della forza nelle arti marziali.


Sebbene tu possa essere forte, così possono esserlo anche gli altri; Quindi in un incontro è l'uomo più forte che vincerà. Tuttavia, questa non è né abilità né arte marziale. 


La forza nelle arti marziali è applicata razionalmente e logicamente nel modo corretto all'interno di un contesto marziale.


L'uomo possiede anche una psicologia e la volontà che, sebbene possa essere esaminata scientificamente e scolasticamente, potrebbe non essere spiegata razionalmente da una prospettiva marziale.


Questo è qualcosa che non può essere trascurato, e quindi un'arte marziale deve usare un movimento che sia psicologicamente, mentalmente, scientificamente e razionalmente basato. 


Le persone che faticano nella vita quotidiana sono ben consapevoli del detto che recita: "Un uomo che studia farà più progressi di un uomo che si affida alla ragione, ma un uomo che si impegna giorno per giorno eccellerà".


In termini semplici, il movimento e la forza nelle arti marziali possono essere spiegati come segue.


Nella prima fotografia è illustrato il modo non corretto di parare un colpo al viso, in quanto se portato con molta forza o addirittura utilizzando un oggetto, potrebbe rompere il braccio di chi si sta difendendo. Questo perché la posizione del braccio che para il colpo è scorretta. Infatti la posizione del gomito è troppo alta.


Nella seconda fotografia invece è illustrata la corretta esecuzione di una parata contro lo stesso tipo di attacco. In questo caso il corretto posizionamento del gomito consente al braccio di deviare il colpo utilizzando poca forza.


Questo è solo un esempio del giusto utilizzo marziale della forza.

by Alessandro Rebuscini