Alessandro Rebuscini

"Est modus in rebus".

LA MEDITAZIONE ZEN E L'ARTE MARZIALE.

2020-06-12 13:42:56

"Ken Zen Ichinyo", questa frase giapponese ci comunica lo stretto rapporto che esiste tra l'arte marziale e la meditazione zen. In questo articolo voglio far conoscere i motivi per i quali queste due diverse pratiche sono in realtà compatibili e desidero dare alcune dritte per iniziarne la pratica.

DIVERSE MA SIMILI:

I PUNTI IN COMUNE.


Cosa possono avere in comune la filosofia zen e la sua pratica meditativa, con un arte marziale come ad esempio il karate? 


Nelle prossime righe cercherò di spiegarvi quali sono quegli aspetti che rendono queste due discipline affini tra loro e cercherò di farlo nel modo più semplice e chiaro possibile.


La mente ed il concetto di "mushin":


questo concetto che letteralmente significa "senza mente" o "mente piena di vuoto" è uno stato mentale che viene ricercato durante la meditazione zen e allo stesso tempo è consigliato ricercare anche durante la pratica di un arte marziale.


Per capire meglio questo concetto ci basta comprendere che per applicare concretamente tale concetto è necessario liberare la mente da eventi legati al passato, al presente ed al futuro ma bisogna cercare di vivere il momento concentrandosi sul proprio respiro e cercando di allontanare al sorgere qualsiasi pensiero. 


Detta così può sembrare semplice ma in realtà ci vuole impegno ed allenamento per giungere ad uno stato mentale del genere sopratutto se pensiamo al tipo di società in cui viviamo oggi nella quale siamo bombardati tutto il giorno da informazioni, rumori e messaggi che ci portano ad avere pensieri e preoccupazioni.


La respirazione:


Il respiro è la base della nostra vita, infatti essa inizia con il primo e finisce con l'ultimo e senza respirare sappiamo benissimo che la nostra vita sarebbe impossibile.


Nella nostra esistenza spesso ci dimentichiamo dell'importanza di questa naturale funzione ritenendola scontata.


Il concentrarsi sulla propria respirazione è fondamentale nella meditazione quanto nell'arte marziale ed aiuta proprio a dimenticarsi di ciò che avviene all'esterno del nostro corpo.


La postura:


una postura corretta è alla base di entrambe queste discipline in quanto l'essere consapevoli e "padroni" della propria postura ci aiuta a interagire meglio con ciò che ci circonda. 


L'equilibrio è fondamentale in un contesto in cui l'arte marziale necessità di efficacia ed è possibile raggiungerlo sia praticando l'arte marziale stessa sia prendendo coscienza della propria postura attraverso la meditazione.

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Il karate (o l'arte marziale in generale) e lo zen si supportano l'un l'altro completandosi ed arricchendosi vicendevolmente.


Per comprendere meglio l'ultima affermazione ci tengo a riportare un pezzo tratto dal libro " I Grandi Maestri di Okinawa" scritto da Shoshin Nagamine, grande Maestro di karate e praticante di zazen ovvero di meditazione zen in posizione seduta.


"...È stata un'esperienza notevole l'aver testimoniato durante la mia vita la rapidità di crescita e di proliferazione del karate. Le sue manifestazioni competitive ed il conseguente sfruttamento commerciale hanno fatto sorgere una miriade di "nuovi" metodi. Così il corpus della filosofia morale che serve a governare il comportamento di coloro che imparano i segreti degli antichi maestri è svanito del tutto nella corrente delle interpretazioni eclettiche. Tranne casi molto rari, sembra che il percorso interiore del karate-do sia stato messo in ombra da obiettivi di minor valore. In una generazione così tanto dominata dall'avidità e preoccupata dal materialismo, il karate moderno appare incastrato dalle stesse questioni che intendeva sradicare. Privo del suo fondamento spirituale, il karate è ridotto a comune brutalità. ...".


Queste parole scritte alcuni decenni or sono, descrivono perfettamente l'importanza della pratica fisica accompagnata da quella spirituale e dunque attestano esplicitamente quanto arte marziale e meditazione possono e dovrebbero convivere.




Pratichiamo...

Basandomi sempre sul testo a mia disposizione e che ho citato poco sopra, voglio condividere con voi alcune indicazioni per iniziare a praticare la meditazione zen.


Per approcciare questa pratica dobbiamo prima di tutto cercare un luogo della casa o all'esterno dove possiamo rimanere tranquilli senza essere disturbati. Una volta trovato il posto adatto possiamo iniziare a sederci cercando di creare armonia tra mente, corpo e la respirazione. 


Posizionate un cuscino largo a terra e sopra esso ponete altri due/tre cuscini più piccoli che serviranno a sostenervi. Sedetevi al centro del cuscino posizionato più in alto come illustrato nell'immagine che trovate sotto a sinistra.


Le posizioni che si utilizzano tradizionalmente, illustrate dalle due immagini che trovate sopra, sono quella del loto e quella del semi-loto. Inizialmente è più facile eseguire la seconda ma con il tempo si andrà ad apprendere e perfezionare anche la prima. 


Un consiglio è quello di utilizzare abiti comodi che permettano la circolazione sanguigna senza ostacolarla.


Per quanto riguarda le mani le posizioni più comuni da tenere sono quelle che potete trovare nell'immagine qui sotto a destra.






Ponete molta attenzione alla stabilizzazione del corpo che deve prendere la forma di una piramide come illustrato dall'immagine in basso a sinistra. 


Per fare questo inizialmente provate a dondolare il corpo verso sinistra e verso destra finché esso si ferma in una posizione stabile. 


Mantenete dritta la spina dorsale inclinando leggermente in avanti la parte superiore del corpo come illustrato dall'immagine in basso a destra. Spingete i glutei all'indietro, ma senza muoverli e con l'apice della testa cercate di spingere verso l'alto.


Spingete invece con il basso addome in avanti raddrizzando così i fianchi. Controllate di avere il collo dritto e la mascella inferiore leggermente rientrata e fate attenzione ad avere allineati il naso e l'ombelico tra loro.


La lingua tocca il palato mentre le arcate dei denti si toccano leggermente. Gli occhi puntano in basso davanti a voi a circa un metro di distanza con le palpebre socchiuse in modo da "vedere e non vedere".






Per quanto riguarda la respirazione, dopo aver eseguito per qualche minuto una respirazione profonda per armonizzare corpo e mente utilizzando naso e bocca si passerà ad una respirazione naturale usando solamente il naso sia in fase di inspirazione che in fase di espirazione


Il respiro dev'essere prolungato il più possibile cercando di indirizzare l'aria verso il "tanden" ovvero il punto dove si genera l'energia che è situato sotto l'ombelico. 


Nell'immagine in basso potete vedere le fasi ed i dettagli della respirazione.


Per concentrarvi su inspirazione ed espirazione contate i secondi che trascorrono nel portare al massimo le due fasi.



Conclusione:

Le brevi e coincise informazioni che ho riportato in questo articolo sono solo una piccolissima parte di quello che è in realtà la pratica completa della meditazione zen.


Ogni aspetto necessiterebbe di un lungo approfondimento che per motivi tecnici è meglio non inserire in un unico articolo che diventerebbe davvero troppo lungo e noioso.


Un'importante precisazione che ci tengo a fare è quella riguardante la necessità di avere un maestro valido che possa guidare l'allievo nei momenti di difficoltà e nella correzione degli errori. 


Questo aspetto è di fondamentale importanza e infatti lo scopo del presente articolo è semplicemente quello di suscitare interesse verso questa disciplina fornendo anche alcune linee guida che consentono un primo approccio. 


Vi invito però se siete interessati all'argomento ad approfondirlo con persone competenti che possano fornirvi il supporto necessario per una pratica corretta.


Proprio per questo voglio lasciarvi con una interessante iniziativa che consente di collegarsi attraverso l'applicazione Zoom, che consente di effettuare teleconferenze, ad un gruppo che condivide questa passione e grazie al quale è possibile approfondirne la pratica ed essere guidati, anche se a distanza, da persone competenti.


P.S. 

Purtroppo questa iniziativa non è italiana ma se si mastica un pochino di inglese, francese o spagnolo credo ce la si possa cavare.


Ecco il link:

http://zazenathome.org/en/home/ 


Anche in Italia ci sono diversi esperti ai quali potete chiedere informazioni.


Spero di aver fatto cosa gradita pubblicando questo contenuto e rimango a disposizione per qualsiasi necessità.


Buona vita...

by Alessandro Rebuscini