Alessandro Rebuscini

"Est modus in rebus".

CONSIDERAZIONI DI UN 27 ENNE SULL'ATTUALE MOMENTO STORICO IN TEMA DI SICUREZZA.

2020-09-22 22:45:59

In questi giorni ho avuto modo di pensare, di riflettere sulle ultime notizie riguardanti la cronaca italiana. In questo articolo voglio esporre il mio personale pensiero su alcuni temi che ritengo importanti.

Violenza e maleducazione.

Nelle ultime settimane sono accaduti diversi fatti di cronaca che mi hanno lasciato senza parole ma mi hanno permesso di riflettere su alcune problematiche che da tempo non mi lasciano indifferente.


L'Organizzazione Mondiale della Sanità ci mostra un quadro tutt'altro che incoraggiante in merito al tema della violenza. Anche l'Istat dichiara che nel periodo del lock-down i casi di violenza avvenuti all'interno delle abitazioni sono più che raddoppiate.


Ma anche al di fuori delle mura domestiche, stiamo assistendo a numerosi e cruenti crimini.


Sono numerosi e diversi tra loro i pareri, più o meno condivisibili,su questo tema e di seguito potrete leggere la mia personale valutazione con la quale non intendo sparare giudizi o sentenze ma semplicemente esprimere il mio pensiero.


La violenza è da sempre una caratteristica tipica dell'essere umano, eppure negli ultimi anni sono sempre più frequenti fatti di cronaca in cui la violenza è gratuita, spropositata e soprattutto ingiustificata.


Non che creda esista una violenza di serie A ed una di serie B, la violenza è sempre tale e quindi sbagliata però trovo che esistano situazioni in cui la violenza può essere maggiormente compresa in base al contesto nel quale si manifesta.


Ciò che mi colpisce maggiormente, in maniera negativa, è il modo di essere violenti dei giovani d'oggi, categoria di cui mi sento parte avendo ventisette anni. 


I casi di giovanissimi coinvolti in pestaggi, risse da strada, omicidi e stupri sono in aumento e chi ne subisce i danni sono i deboli della società.


Quel che mi spaventa è che a questi giovani apparentemente non manca nulla, eppure sfogano la loro noia attraverso azioni veramente brutali che manifestano mancanza di sensibilità e valori.


A questi giovani in realtà manca qualcosa di fondamentale: L'EDUCAZIONE. 


E questa manca perché probabilmente i genitori di questi ragazzi, la scuola ed in generale la società non fornisce loro quei valori che una volta erano fondamentali per vivere con gli altri.


Qualche giorno fa ho visto un video nel quale un gruppetto di adolescenti si accaniva su di un ragazzo coetaneo. A turno, forti del sostegno del branco, i vari membri hanno partecipato al pestaggio lasciando il proprio "segno" sul corpo del povero malcapitato, prima di fuggire come vigliacchi.


In quelle immagini c'era tutto il mix di preoccupanti fenomeni dei nostri tempi:


-per prima cosa la mania di filmare e fungere da spettatore, come si trattasse di un videogioco o un film invece di intervenire in soccorso delle persone in difficoltà;


-secondo il bizzarro modo dei giovani di sfogare le proprie energie compiendo azioni delle quali sembrano non conoscere, o sottovalutare, le conseguenze;


-terzo, l'abitudine di fare i lupi, forti del supporto degli altri compagni, ai danni di poveri ed indifesi agnellini.


A mio modesto parere il pretesto della quarantena passata in casa, come motivazione di tutta questa violenza e mancanza di principii è una scusa per nascondere altri e più importanti problemi.


Non sono nessuno per poter giudicare ma ritengo che i miei genitori mi abbiano insegnato quelle semplici e fondamentali regole per convivere in modo rispettoso con il prossimo. 


In queste vicende, invece, percepisco la mancanza di valori, di rispetto per la vita e di educazione. 


Del resto viviamo nell'era di Internet dove chiunque può trovare qualsiasi tipo di cosa, bella o brutta, costruttiva o distruttiva a prescindere dall'età.


Sui Social, in televisione e in radio passano canzoni che inneggiano alla violenza, che mostrano le donne come oggetti da possedere ed il cui scopo sembra essere soltanto quello di soddisfare qualche desiderio, per poi essere sostituite da qualcosa o qualcuno di più soddisfacente. Per non parlare poi del tema della droga anche quello abusato nei testi di quelle che non dovrebbero nemmeno essere considerate canzoni.


Insomma come si può pretendere che con questi modelli i giovani di oggi siano diversi?! 


Ma la violenza non è solo prerogativa dei giovani, anche i più grandi non sono da meno, anzi, molte volte ci arrivano notizie assurde riguardanti anche  i cosiddetti adulti.


Sempre nel periodo di chiusura infatti sono aumentate le violenze sulle donne da parte di mariti e padri di famiglia. 


Pare quindi che la violenza riguardi tutti, grandi e piccoli, donne e uomini.


Sicuramente la chiusura forzata non ha aiutato, e la convivenza forzata ha creato tensioni e accumulo di nervosismo ma rimango dell'idea che questa non deve diventare la scusante per giustificare la violenza.

L'occasione fa l'uomo ladro.


Mi piace questo proverbio in quanto spiega in modo semplice che da ogni potenziale occasione l'essere umano è sempre stato in grado di ricavare qualcosa, anche a discapito dell'altro.


Cosa intendo?


Seguendo un edizione di un noto telegiornale italiano ho ascoltato attentamente una notizia che parlava di come poter affrontare questo aumento di violenza.


La soluzione secondo il servizio è rappresentata dalla partecipazione della popolazione ad alcuni corsi gratuiti di difesa personale, in grado secondo colui che pubblicizzava questo corso, di permettere alle persone di evitare e superare aggressioni di vario genere. 


La cosa di per sé non è negativa anzi, trovo che sia molto utile visto i tempi che corrono provvedere a dedicare del tempo alla formazione nel campo della difesa personale. Ma la parola chiave è appunto "TEMPO". Non si può pensare di diventare capaci di difendersi in poche ore di lezione. 


Da praticante di arti marziali mi sento di diffidare da coloro che sostengono di essere in grado di insegnare la difesa personale in qualche ora di corso.


La difesa personale è un tema tanto importante quanto complesso e vario quindi richiede molto tempo, tanta dedizione e pazienza.


Nonostante questa precisazione, ben vengano incentivi alla pratica di arti e discipline che consentono di sviluppare competenze fisiche e psichiche in grado di rendere più sicura la popolazione.


Esistono diverse strade da seguire però è importante scegliere quelle giuste, consapevoli di quanto detto sopra.

L'importanza della sicurezza.

Si parla spesso di sicurezza in diversi ambiti, ma questo tema è purtroppo ancora troppo sottovalutato per quanto riguarda l'ambito personale.


Invece, così come è importante prevenire piuttosto che curare per quanto ne concerne la salute, sostengo che sia altrettanto importante fare prevenzione anche per quanto riguarda la sicurezza della persona.


Bisognerebbe che questo tema fosse trattato più spesso attraverso campagne di sensibilizzazione.


Lavorando in questo settore, credo di poter consigliare anche alcuni servizi in grado di tutelare le persone, sopratutto quelle appartenenti alle fasce più deboli, grazie alla connessione  h/24 con centrali operative in grado di fornire supporto nei casi di emergenze di ogni genere. 

Il rispetto.

Per ultimo ma non per importanza credo che ci sia molto da fare in ambito educativo per trasmettere alle persone, fin dalla tenera età, il rispetto nei confronti dell'altro. 


Il rispetto per la donna in primis, seguito dal rispetto degli anziani e il rispetto del "diverso".


Se non insegniamo ai nostri giovani a rispettare non possiamo pensare di ricevere rispetto da loro e non potremo meravigliarci in futuro se il mondo sarà governato da adulti irrispettosi , maleducati e violenti.


Invece di passare, inutili, ore a studiare cose che con il tempo saranno dimenticate, sarebbe più utile investire parecchio tempo all'insegnamento di questi valori.


Forse, così facendo, un giorno potremo vivere in un mondo dove le donne non verranno usate, dove gli anziani saranno rispettati e valorizzati, dove il diverso sarà visto come possibilità di arricchimento e dove la violenza sarà sempre meno all'ordine del giorno.


E sono sicuro che come conseguenza di tutto questo, avremmo anche una maggior attenzione per la nostra povera e sfruttata casa: IL PIANETA TERRA.





by Alessandro Rebuscini