Alessandro Melis

Founder Senior

Vita al limite delle tue possibilità? Scopriamolo insieme!

2019-08-25 13:34:07

In questo articolo voglio scoprire insieme a te se stai vivendo una vita al limite delle tue possibilità, ovvero se la tua gestione economica è corretta oppure se hai bisogno di qualche dritta!

Vita al limite delle tue possibilità? Scopriamolo insieme!

Pensi che la tua vita sia al limite delle tue possibilità? In questo caso, devo darti subito alcune informazioni:

  • probabilmente hai ragione;
  • purtroppo non sei il solo;
  • si, è (quasi) del tutto colpa tua.

Tutti noi viviamo immersi in società che ci bombardano di stimoli e ci spingono al consumo incontrollato. Chiediamo soldi di cui non avremmo bisogno, per acquistare beni che non vorremmo, così da fare colpo su persone che nemmeno ci interessano. Spesso, facciamo tutto questo senza nemmeno rendercene conto.

Anche ammesso che ce ne si renda conto, poi, non è detto che le persone riescano (o vogliano) cambiare lo stato delle cose: uscire dalle “confort zone”, per quanto possano essere negative, implica un enorme sforzo morale, che non tutti sono in grado di sostenere.

In questo senso, è più facile che le persone accettino lo “status quo”, adattandovisi fin quando non sarebbe comunque troppo tardi per cambiare le cose.

Partendo da questo presupposto però, il tuo benessere finanziario ed economico (nonché morale!) parte da un presupposto imprescindibile: che tu voglia cambiare le cose.

Per farlo, è necessario e propedeutico che tu sappia come stanno le cose: sarai d’accordo con me quando dico che non puoi cambiare qualcosa che non conosci e, lo stesso, vale anche per la tua situazione economica.

Prendere atto di avere un problema è il primo passo verso la sua risoluzione.

Tutti possiamo sbagliare

Partiamo dal presupposto: ad un certo punto della tua vita hai avvertito una stonatura nelle tue finanze, hai deciso di far luce sulla faccenda e ti sei reso conto del fatto che stai vivendo al di sopra delle tue disponibilità economiche.

Ok, come ti ho detto prima, hai preso contezza del problema e (credimi) hai già fatto un ottimo lavoro.

Adesso ti verrà voglia di risolverlo perché sai che, avere una situazione economica rosea e sotto controllo, ti eviterà tanti futuri crampi allo stomaco (un po’come quelli che ti vengono quando fai l’estratto del tuo conto corrente, e sappiamo benissimo che è così).

Prima di tutto, una cosa importante: sappi che non sei da solo. Purtroppo, oggi, davvero molte persone (decisamente troppe) vivono situazioni simili alla tua.

La differenza rispetto a te è che o non se ne rendono nemmeno conto, o non hanno nessun interesse a cambiare le cose, preferendo lasciarle così come stanno, per negative che possano essere.

Tutto questo, oltretutto, indipendentemente dal loro reddito, ma “solo” dalla loro forza di volontà.

Purtroppo si tratta di pura e semplice matematica (e la scienza non è democratica): se le tue uscite sono superiori alle tue entrate, a prescindere dai “perché”, “per come”, dal “quanto” o “quanto spesso”, hai un problema e di conseguenza hai una vita al limite delle tue possibilità.

Scenari futuri

A questo punto, potrebbero accadere certe cose; vediamone alcune:

  • potresti essere fortunato (davvero, molto fortunato) e cavartela con un mal di pancia dovuto allo stress. Questo continuerà ogni volta che controllerai il saldo del tuo conto corrente, od eseguirai un’operazione qualsiasi. Non è così grave e, con l’assunzione di opportuni gastroprotettori, vivresti comunque una vita normale;
  • potresti non essere fortunato (ed è davvero l’ipotesi più probabile) e ritrovarti a dare il giro in un arco di tempo molto breve.

Ti propongo questo esempio: ci sei tu, in piedi, in un prato verde. Tu rappresenti te stesso, il prato la tua vita e la vanga che hai in mano, il tuo stile di vita.

Immagina che, ogni volta che spendi al di sopra delle tue possibilità, tu dia una vangata al terreno.

Presto inizierai a scavare una piccola buca, e tu sarai al suo interno.

Quella buca, che rappresenta la tua situazione economica.

Ogni volta, con il trascorrere del tempo, sarai tu a decidere, in base alle tue spese, se dare un’altra vangata, scavando sempre più in profondità (quindi, peggiorando la tua situazione economica), oppure provare a risalire.

Regola del gioco, a scavare ci vuole un niente; a risalire, molto di più.

Oltretutto, non è detto che tu abbia sempre la stessa vanga in mano: magari, una volta consumi leggermente di più rispetto le tue finanze, e la vanga si trasforma in un cucchiaino da caffè; magari, la volta dopo, in una pala da bulldozer…

A questo punto, se sei in ansia, hai fatto un secondo passo avanti per risolvere il problema: preso coscienza della situazione, hai prospettato cosa può accadere in futuro.

Il terzo passo, sarà iniziare a lavorare per evitarlo.

Come accorgerti se stai davvero vivendo una vita al limite delle tue possibilità economiche

Ansia a parte, sappi che ci sono degli indicatori ben precisi che possono darti un ritratto abbastanza fedele della tua situazione.

Per esempio, l’arrivare a stento allo stipendio successivo, è uno di questi.

Se, da uno stipendio all’altro, ti ritrovi con pochi spiccioli a disposizione, è probabile che tu stia sbagliando qualcosa (ovviamente, se non arrivassi nemmeno allo stipendio successivo, la situazione sarebbe anche peggiore!).

Alle emergenze ci pensi mai?

Hai mai pensato a cosa potrebbe accadere in una situazione di “emergenza”?

Uso questo termine tra le virgolette perché non intendo solo alluvioni, terremoti, incendi, sciami di cavallette o altri disastri naturali, ma parlo anche di cose molto più banali.

Ti si rompe l’automobile e non puoi andare al lavoro, che fai?

Il meccanico per ripararla andrà certamente pagato.

Con quali soldi?

Eccoti servita la tua “emergenza”: tu hai una necessità (quella di spostarti anche per andare a lavorare) ma non hai il mezzo per farlo.

Hai mai pensato di mettere dei soldi da parte per le emergenze? Se si, sei mai riuscito a farlo davvero?

Questo è un indice davvero molto importante.

Una notifica

Hai sempre un tuffo al cuore quando ti arriva una lettera dalla tua banca, non è vero? Come quando devi aprirne l’app per vedere se, questa sera, puoi ancora permetterti pizza e birretta con gli amici; se potrai andare in giro in auto, oppure se sarà meglio tirare fuori dalla cantina la Graziella di nonna…

Ecco, sappi che questa situazione non è assolutamente salutare e che dovresti farci davvero molta attenzione.

Debiti

Visto che non puoi morire di fame e che lavori troppo lontano per andare a lavoro in bicicletta, potresti essere attratto dall’idea di accendere un debito.

Questa scelta, che attrae come il fuoco le falene, è altrettanto dannosa.

Un debito, dopo essere stato acceso, va estinto… con gli interessi…

Ciò implica due cose:

  1. Qualsiasi sia la cifra da te chiesta a prestito, dovrai restituirne una maggiore;
  2. Gli interessi aumenteranno con l’aumentare del tempo che impiegherai per restituire la somma prestata.

Ora, se già adesso come adesso, fatichi ad arrivare alla fine del mese, come puoi pensare di dover arrivare alla fine del mese e, contemporaneamente, restituire dei soldi, maggiorati degli interessi???

Te lo dico io: non puoi.

E non è cattiveria eh. Non è che tu mi abbia fatto qualcosa di male ed io, oggi, abbia deciso di sfogare di te il mio stress personale. È che davvero, non lo puoi fare, ed io sono qui apposta perché tu te ne renda conto e smetta di fare scelte sbagliate (od eviti di farne da principio).

Ovviamente, c’è anche la questione del “perché” le persone, oggi, si indebitano all’inverosimile, come se il problema non li riguardasse.

Beh, c’è chi lo fa perché ha davvero fame (e lì si tratta di cattiva gestione del denaro, possiamo lavorarci su) e chi per andare in ferie (caso patologico per il quale ogni sforzo sarebbe vano).

È concepibile che una persona, in una situazione assolutamente straordinaria ed eccezionale, accenda un debito. Che lo si faccia per questioni futili, no.

Stare al passo

Abbiamo detto prima che spendiamo soldi che non abbiamo, per acquistare cose che non vogliamo, per far colpo su persone che non ci interessano.

Ecco il fulcro del problema!

So che, prima, ti è scappato un sorrisetto nel leggere di chi accende i debiti per andare in ferie, così come so che avrai anche pensato qualcosa del tipo “no dai, almeno io non sono a questi livelli”. Però è proprio così.

Viviamo in una società che ci ha resi vanesi, schiavi di un “apparire” che, adulandoci, si è sostituito all’“essere”.

Quando andiamo in ferie, non è importante che noi stiamo bene, che ci rilassiamo, che ricarichiamo le nostre energie morali, psicologiche e fisiche e che siamo davvero felici.

È importante instagrammare o “condividere” immediatamente qualsiasi cosa io stia facendo, così da farla vedere a quante più persone possibili perché ci diano il loro consenso.

È questo, oggi, a renderci felici, a far in modo che il nostro cervello rilasci dosi sempre maggiori di serotonina che, come una droga, ci rendono schiavi di questi atteggiamenti, trasformandoli in “routine” culturali.

Ecco perché, oggi, la gente chiede soldi a prestito, indebitandosi, per fare ferie in posti bellissimi: solo ed esclusivamente per farsi vedere da altre persone che, invidiose, a loro volta, riprodurranno lo stesso comportamento, creando una consuetudine.

Dannosa.

Sbagliata.

Ovviamente, l’esempio delle ferie è uno solo ma, lo stesso comportamento, vale per moltissimi altri esempi, dall’auto nuova fiammante per far morire di invidia il collega a qualsiasi altra cosa tu possa immaginare.

Ora, calmati

Va tutto bene.

So che pensi di no, ti starai chiedendo come fa ad andare tutto bene, vista la situazione.

Va tutto bene perché hai aperto gli occhi: lo shock che hai appena subito è stata la doccia fredda di cui avevi bisogno.


Adesso non ti resta altro da fare che rimanere sintonizzato sul mio canale perchè un grande progetto sta per essere pubblicato!


Una vera soluzione a tutto questo.