Founder Senior
Soldi! risolviamo il problema
“Aspettare è doloroso. Dimenticare è doloroso.Ma non sapere quale decisione prendere è la peggiore delle sofferenze”
“Aspettare è doloroso. Dimenticare è doloroso.
Ma non sapere quale decisione prendere è la peggiore delle sofferenze”[1]
Fino a questo momento, nel precedente articolo, abbiamo analizzato quella che potrebbe essere la tua situazione economica, dando per assodato che non sia positiva o perlomeno non quanto vorresti.
Abbiamo anche visto che, questa situazione, potrebbe derivare da un tuo comportamento “nocivo” dove, con questo termine, mi riferisco ad una gestione del tuo patrimonio “cattiva” od “assente”.
Siccome, almeno in questo universo, esiste una legge fisica tale per cui “ad ogni azione, corrisponde un’altra azione uguale e contraria”[2], potresti pensare che, laddove “spendere i soldi” sia negativo, “non spendere soldi” sarebbe positivo.
Nella realtà, non è così: decidere di “non spendere” non ha in sé nulla di positivo, anzi.
Preso dalla paura per la situazione che, di colpo, ti ritrovi ad affrontare e gestire, l’istinto umano ti porterebbe a voltare le spalle e correre più velocemente possibile[3].
Trattandosi però, in questo caso, di una minaccia “virtuale” e non di un predatore che voglia mangiarti per merenda, il tuo problema non sparirebbe alle tue spalle.
Certo, potresti “scappare con la cassa”, puntando dritto ad un paese che neghi l’estradizione verso l’Italia (Repubblica di Capo Verde, Repubblica di Namibia, Madagascar).
Ma non sono qui per suggerirti soluzioni semplici, veloci, sbrigative, immorali e illegali :D.
Come procedere
Sono qui, insieme a te, per affrontare e risolvere un problema.
In questo momento, le tue emozioni sono governate dalla paura. Ricordi il mal di stomaco dell’articolo precedente? Quella era “tensione nervosa”.
La paura potrebbe tenerti bloccato, inchiodato al suolo.
Potrebbe portarti ad avere una reazione di rifiuto del denaro; simbolicamente, potresti decidere di abbandonare il portafoglio sul tavolo, fingendo di essertelo dimenticato, così da impedirti di spendere del denaro.
Se così fosse, staresti “decidendo di non decidere”.
Non staresti risolvendo il problema rappresentato dalla tua “cattiva” gestione del denaro, staresti solo decidendo di non spenderne più.
Questa cosa non è giusta perché non risolve il problema: non ti aiuta a spendere il denaro in maniera corretta, ma sposta il “focus” dal “come lo spendi” al “denaro” in quanto tale.
Solo che il denaro, lo ribadisco, non rappresenta il tuo problema.
Il denaro (in senso materiale) è un oggetto inanimato: lascia delle banconote sul tavolo ed esci di casa; al tuo rientro, saranno ancora lì, e non si saranno spostate.
Sicuramente (avranno perso un minimo del loro valore a causa dell’inflazione, ma ne parleremo poi.
Il tuo problema è rappresentato dalla tua capacità di gestire correttamente il denaro, e a questo c’è una perfetta soluzione (presto disponibile per tutti).
Tutti prendiamo delle decisioni in questo senso, costantemente, ogni momento e, “decidere di non decidere”, non è la soluzione.
Anche l’astenerti dall’uso del denaro ha un suo peso: tutte le rinunce a cui ti costringi hanno un costo che, oltre ad essere economicamente valutabile, è anche morale.
Dobbiamo capire che i soldi (monete, banconote e bancomat – delle carte di credito ne parleremo più avanti), rappresentano uno strumento.
Che questo sia “necessario” e “fondamentale” per il vivere quotidiano, nessuno lo mette in dubbio, ma non ne sono il fulcro.
Tolti rarissimi casi, è molto difficile che qualcuno decida di svolgere una professione solo ed esclusivamente per veder aumentare un pochino il proprio conto in banca ogni mese.
Si lavora e si fatica per toglierci quelle soddisfazioni e piaceri che rendono la nostra vita degna di essere vissuta. L’importante (ed è questo il fulcro della questione) è farlo coscienziosamente e consapevolmente.
Vivere una vita all’insegna del “casa&lavoro”, in cui non si spendono mai soldi per paura di ritrovarcisi senza, si tramuterebbe nel vivere una “non vita”.
Vivere una vita sregolata, concedendosi ad ogni eccesso, si tramuterebbe nel morire presto di stenti (perché, prima o poi, i soldi sul conto finirebbero).
Lavorare onestamente, mettere i soldi da parte e concedersi degli sfizi ogni tanto, può essere una corretta via di mezzo.
Ecco che abbiamo aggiunto un altro tassello al nostro percorso, iniziato con l’articolo precedente: prima abbiamo capito da dove stavi partendo (la tua situazione economica), ora abbiamo visto, su una mappa ideale, quale sarebbe la giusta strada (la moderazione e la consapevolezza), che ti porterà alla meta finale (l’indipendenza economica), di cui parleremo nel prossimo articolo.
Abbiamo ancora molte cose di cui occuparci ed il cammino sarà davvero lungo (pensa, durerà una vita!), ma sarà sempre meglio di chi non parte mai o si perde per strada.
[1] Paulo Coelho
[2] Terza legge della dinamica, o principio di “azione e reazione”
[3] “fly or fight”, Walter Bradford Cannon, “The American Journal of Physiology”, 1914